Il bambù: un’immensa ricchezza minerale per l’organismo

Bambusa arundinacea
Famiglia delle Poaceae (Graminaceae)
Parti utilizzate: germogli, midollo dello stelo.

Il bambù è una grande pianta del sud-est asiatico, molto usata dalle popolazioni locali.
Sono piante sempreverdi e molto vigorose, che possono essere alte da pochi centimetri fino a raggiungere notevoli dimensioni (anche 40 m di altezza e 30 cm di diametro). Le radici sono rizomatose e la loro tipologia di sviluppo è molto variabile: in alcune specie le radici si sviluppano considerevolmente in orizzontale o in verticale e si allontanano molto dal loro punto di origine, in altre invece hanno uno sviluppo molto contenuto, con habitus cespitoso.
Il fusto è cilindrico, con internodi cavi e nodi molto evidenti, dai quali si sviluppano le foglie sottili e lanceolate.
La maggior parte delle specie di bambù sono originarie dell’Asia e si possono trovare ad altitudini variabili, sino ai 3 000 m sull’Himalaya. Alcune specie sono spontanee in Africa (in particolare nell’Africa sub-sahariana e in Madagascar), in America e in Oceania, mentre non esistono specie spontanee in Europa.

Vista la sua longevità, il bambù è per i cinesi un simbolo di lunga vita, mentre in India è un simbolo di amicizia.
La fioritura avviene raramente, e l’evento era considerato un segno dell’incombente arrivo di carestia: credenza dovuta al fatto che i topi, nutrendosi abbondantemente dei fiori caduti, si moltiplicassero poi a dismisura, distruggendo gran parte dei raccolti e delle riserve di cibo. L’ultima fioritura avvenne nel maggio del 2006: si dice che il bambù fiorisca in questo modo soltanto ogni 50 anni!

In molte culture asiatiche si crede che l’umanità discenda da uno stelo di bambù. Nel mito della creazione filippino il primo uomo e la prima donna vennero liberati per l’apertura di un germoglio di bambù emerso su un isola creata della battaglia tra Cielo e Oceano. In Malesia un uomo sogna una bellissima donna mentre dorme sotto una pianta di bambù: si sveglia, rompe lo stelo e vi trova la donna. In Giappone i monasteri scintoisti sono spesso circondati da piccole foreste di bambù, come barriere sacre contro il male.
Anche il bambù delle Hawaii (‘ohe) è una materializzazione corporea (kinolau) del dio creatore polinesiano Kane.

Il bambù è detto “acciaio vegetale”, grazie alla sua straordinaria resistenza meccanica: il suo legno, cavo eleggero, è impiegato da secoli per gli usi più diversi, come ci narra Marco Polo nel suo Milione.

I germogli di bambù sono parte integrante della cucina cinese, il midollo dei suoi fusti contiene proteine, minerali e vitamine ed è molto usato in cosmetologia, per le sue proprietà nutritive e antinvecchiamento. Le foglie, i germogli e gli steli soffici di bambù sono la maggior fonte di alimentazione per il panda gigante della Cina e per la scimmia ragno.

Il bambù è un vegetale ricco di silicio: promotore di crescita e rigenerazione

Lo stelo di bambù ha un tenore eccezionale di materie minerali, e il suo essudato è naturalmente ricco di silicio organico: la sostanza che favorisce la produzione di collagene, una proteina essenziale per l’equilibrio del tessuto cutaneo, dei tendini e delle ossa. Dal midollo dei fusti di bambù Tabashir, un particolare tipo di bambù usato in medicina ayurvedica, si ricava un estratto costituito per oltre 70% di silicio organico biodisponibile, che rinforza le ossa e i tessuti connettivi (pelle, capelli, unghie) prevenendo l’invecchiamento.

Il livello di silicio nel nostro corpo infatti è strettamente legato al grado di invecchiamento, e si riduce in maniera irreversibile. Le aree di crescita e di rigenerazione dove abbonda sono importanti nell’infanzia e nell’adolescenza, per divenire poi sempre più rare: le esigenze non sono più le stesse e la quantità di silicio fissato dall’organismo diminuisce con l’età. Il silicio è coinvolto nella formazione delle ossa, capelli, unghie, cartilagine e pelle come catalizzatore.

Tra i tanti sintomi di un corpo che sta invecchiando, troviamo la comparsa di dolori ossei ricorrenti e di disturbi muscolari di origine infiammatoria, che spesso si accompagnano a un cedimento progressivo del tessuto connettivo.
Ricordiamo che l’elasticità dell’apparato osteoarticolare è uno dei principali indici di salute dell’intero organismo: se ossa, muscoli e cartilagini sono sani e ben nutriti, il collagene riesce a svolgere al meglio la sua funzione di sostegno e anche la pelle resta tesa, compatta e senza rughe. Per evitare o ridurre flaccidità e cedimenti, è consigliabile quindi avere sempre un occhio di riguardo per il nostro “scheletro”…

Il bambù per la salute si rivela così un integratore alimentare che rivitalizza lo scheletro e apporta sollievo alle articolazioni, mantenendole flessibili. È molto efficace per alleviare i dolori articolari e il mal di schiena; è un ottimo rimineralizzante che aiuta a combattere l’osteoporosi e le carenze della menopausa, l’artrosi e tutte le malattie degenerative. I minerali che contiene combattono efficacemente la stanchezza, aumentando la forza fisica del nostro organismo.

Per quanto riguarda la cura dei capelli, la mancanza di silicio li rende deboli e fragili: il silicio organico ne aumenta la crescita, riduce la seborrea e mantiene l’equilibrio idrolipidico del cuoio capelluto. Il bambù è quindi un prodotto particolarmente popolare nella cura dei capelli: è un’ottima difesa che consente loro di far fronte allo stress quotidiano, nutre e ristruttura capelli molto secchi, fragili o danneggiati.
Promuove anche la crescita delle unghie ed è ottimo per la pelle, aumentandone la resistenza e  la secrezione di sebo: particolarmente adatto per la pelle secca. L’estratto di linfa di bambù  rallenta l’invecchiamento e reidrata la pelle in profondità.

Il silicio organico contenuto nel bambù promuove anche l’assimilazione del calcio e del fosforo.

Ti consigliamo il nostro silicio organico liquido (più facilmente assimilabile per il nostro organismo) a base di bambù Tabashir, ortica e equiseto: un ciclo di due mesi e… vedrai la differenza! Se ti interessa, lo trovi qui.

 

13 commenti su “Il bambù: un’immensa ricchezza minerale per l’organismo”

  1. Desidero sapere e conoscere chi ha scritto questo articolo. Costruisco case di bamboo in Costa Rica e vorrei integrate la forza del bamboo con la salute .

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  2. mi piacerebbe sapere di più su questo silicio, visto che io ne ho utilizzati di altre marche. ci sono conservanti? la materia prima da dove arriva? e come mai la medicina ufficiale dice di non avere prova alcuna dei benefici? come viene eliminato dal corpo un eventuale eccesso di silicio? grazie mille

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  3. Buongiorno,
    dispongo di un bambuseto di circa 15 ettari, piantumato perchè sono state raccontate una serie di favole a beneficio, nonostante le promesse siano state disattese, il bambuseto è stato regolarmente coltivato, aggiungo con cura. Fermo restante che la bellezza dell’impianto che cresce di anno in anno è già motivo di ritorno delle spese sostenute, comunque sia non mi dispiacerebbe ulteriore beneficio, per ciò cerco dei partner con i quali valorizzare al meglio i prodotti derivanti, grazie per l’attenzione.

    Francesco

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