Vitamine: l’anima della vita

Anima della vita: fu questa la definizione che Funk – scoprendo la vitamina B attribuì alla nuova sostanza, coniando in seguito il termine VITAMINA.

Le vitamine sono necessarie alla vita, ma:

  • consentono di prevenire o curare patologie gravi quali il cancro, l’infarto, il diabete, il morbo di Alzheimer, la sclerosi a placche l’aids, ecc.?
  • sono in grado di lottare contro i mali quotidiani della civiltà: lo stress, la depressione, la stanchezza, l’insonnia, il mal di testa, i disturbi ormonali, le infezioni, l’osteoporosi, l’impotenza?
  • rappresentano l’elisir di lunga vita o il segreto dell’eterna giovinezza?
  • esiste una differenza tra vitamine naturali e sintetiche?
  • la nostra alimentazione è sufficiente a fornire al nostro organismo le vitamine, i minerali, gli acidi grassi di cui ha bisogno?
  • come mantenere il proprio “stato di benessere fisico, mentale e sociale completo”, definizione stessa della SALUTE?

Le piante e i loro componenti sono la fonte principale di vitamine e minerali.

E non si può parlare di vitamine e di fitoterapia senza arrivare all’esigenza stessa della salute e della vita, cioè a quello che mangiamo: perché bisogna mangiare per vivere, ma l’uomo invecchia in base a come mangia.

I grandi nemici sono i radicali liberi.

A tutte queste domande risponde il Dottor Philippe Lagarde, in modo chiaro e semplice, e lo condivideremo con voi in una serie di prossimi articoli dedicati alle vitamine naturali.

Molti miei colleghi medici ritengono che rivolgersi al grande pubblico per parlare di medicina sia una cosa alquanto complicata e pericolosa. E’ vero che i meccanismi biologici del corpo umano sono così numerosi, così sorprendenti e certamente ancora poco conosciuti, per cui a prima vista sembra difficile far comprendere i processi che sfociano nella malattia a chi non ha fatto studi di medicina. Tuttavia, non condivido affatto questa opinione che definirei antiquata e leggermente velata di orgoglio. Da una parta, è finita l’epoca in cui i medici si rivolgevano a analfabeti, dall’altra non sono affatto convinto che una laurea in medicina sia sinonimo di intelligenza e di logica, anche se costituisce una certa garanzia di conoscenza. Sono certo invece che i lunghi anni trascorsi sui banchi della facoltà abbiano portato molto spesso alla formazione di medici “robotizzati”, prigionieri di un sistema, che non possiedono più né personalità né apertura mentale.

Sono fermamente convinto che far capire ad un pubblico motivato nozioni di biologia, di chimica e di fisica non sia un’impresa folle. E’ una cosa di fondamentale importanza, se vogliamo migliorare la prevenzione delle malattie ed insegnare alla popolazione come conservare la salute.

In questi ultimi anni sono state acquisite conoscenze immense (definite progressi). Tuttavia, più il nostro sapere avanza, più perdiamo la nozione di buon senso e il rispetto della vita e della natura. Paracelso, alchimista e medico svizzero, aveva espresso questa profezia nel 1540: “al di fuori della chimica, brancolerete nelle tenebre”. Le tenebre sono i prodotti transgenici, le clonazioni selvagge etc.
Più analizziamo il problema dall’alto, più ci rendiamo conto che la maggior parte della malattie avrebbe potuto essere evitata o ritardata con mezzi semplici che la natura ha messo a nostra disposizione da moltissimo tempo.

Il più antico sogno dell’umanità è vivere molto più a lungo ed in perfetta salute.
Il desiderio di immortalità fisica risale alla notte dei tempi. Più di 5000 anni fa, il re numero Gilgamesh scoprì il segreto dell’immortalità: Si trattava di un’alga marina. Tuttavia,essendosi distratto se la fece rubare da un serpente e dovette rassegnarsi alla propria condizione di creatura mortale. Ai nostri giorni gli esperti sono categorici: con un po’ di fortuna, è possibile vivere fino a 120 anni adottando misure drastiche ma semplici e alla portata di tutti.

L’invecchiamento è un processo biologico inesorabile e la sopravvivenza massima non sembra poter aumentare. Buffon, il grande naturalista del XVIII secolo, dava prova di rara lungimiranza quando scriveva “nulla può modificare le leggi fisse che regolano il numero dei nostri anni”. In altre parole, se non possiamo far aumentare la durata massima della vita, possiamo gestire la nostra vita, la nostra salute, e possiamo vivere il già a lungo possibile. Per vincere il tempo e le malattie, l’uomo possiede un’arma straordinaria di cui tuttavia non si serve. Si tratta semplicemente dell’alimentazione, che oggi possiamo definire Nutriterapia. Un uomo di 60 anni ha assunto circa 70.000 pasti nel corso della propria vita. Possiamo immaginare le carenze, e quindi i disturbi e le malattie che possono derivarne se la sua alimentazione è poco equilibrata o tossica. Perché, allora, l’uomo rifiuta di utilizzare una medicina naturale, alla portata di tutti, antica come il mondo?

È troppo facile rispondere con tono fatalista: “è il prezzo che l’uomo deve pagare alla propria civiltà”. La “civiltà” ha molti difetti, ma a mio avviso non quello della stupidità. La spiegazione va ricercata in tre ordini di motivi.
Il primo, quello più importante, è la debolezza. Con rare eccezioni, l’uomo non sa resistere al piacere. Ebbene, molto cose nefaste veicolano piacere.
Il secondo è purtroppo il profitto. Le catene alimentari della nostra “civiltà” non si occupano affatto della salute dei consumatori nonostante tutte le belle parole che profondono quando vengono prese con le mani nel sacco. Gli esempi, quelli più riportati dai mass media, della mucca pazza e dei cibi transgenici sono solo la punta dell’iceberg di cui non conosceremo mai la profondità sotto la superficie dell’acqua.

Il terzo è l’informazione e i suoi limiti. L’informazione si scontra con un nemico implacabile e potente: la controinformazione. Creata dai grandi trust agroalimentari, dai laboratori farmaceutici, dalla ricerca a tutto campo, la controinformazione monopolizza la maggior parte mass media e non esita a trasformare i risultati dei lavori scientifici e ad intervenire direttamente sulle politiche sanitarie, E, in ultima analisi, se scoppia lo scandalo, si difende semplicemente rispondendo: “non ne avete la prova”.
Basteranno alcuni esperti internazionali che, come per caso, confermeranno che non si poteva prevedere e che non si può fermare il progresso con semplici supposizioni. Se le prove esistono, i lavori pubblicati verranno eliminati con discrezione.

L’uomo in generale e gli scienziati in particolare giocano con i principi fondamentali della natura come apprendisti stregoni. Non prestano alcuna attenzione agli avvertimenti delle rare persone sensate che esistono tra loro. Negano un precetto fondamentale che Leonardo da Vinci aveva già formulato: “La natura non viola mai le proprie leggi”. La natura sarà più forte della scienza e dell’uomo. Se un giorno non fosse più così, sarebbe vicina la fine dell’umanità. Ma questa natura calpestata rischia di ritorcersi contro coloro che la maltrattano e di far pagare a caro prezzo la loro follia. Purtroppo, le conseguenze ricadranno sulle generazioni future.

Per lo scienziato esiste un paradosso inspiegato. Contrariamente ad altri animali, l’organismo dell’uomo non è in grado di sintetizzare le sostanze definite essenziali: vitamine, minerali e oligoelementi, acidi grassi. L’uomo primitivo, che si nutriva di radici, frutti, larve e pesci, ne trovava in grande abbondanza. Ai nostri giorni, l’ambiente, lo stile di vita, e probabilmente l’organismo dell’essere umano, si sono evoluti profondamente. Un’alimentazione non equilibrata, prodotti impoveriti da tecniche agricole cosiddette industriali e contenenti un numero sempre crescente di sostanze artificiali sedicenti innocue, ingredienti denaturati, talvolta arricchiti di vitamine sintetiche di moda ma in proporzione generalmente non equilibrata, tutto questo fa si che la popolazione si ritrovi carenzata di questi elementi essenziali. “Basta che una carenza, seppur minima, si perpetui negli anni e appariranno danni irreversibili e malattie. Ah! Quanti disturbi e quindi quante sofferenze potrebbero essere facilmente evitati!” (Jean Dausset, Premio Nobel per la medicina).
Dottor Philippe Lagarde

Se cercate la vostra strada verso la Nutriterapia, seguite i consigli del Dottor Lagarde, che condivideremo con voi nei prossimi articoli: potrete evitare non pochi dei mali che affliggono quotidianamente l’uomo moderno, rallentare il processo di invecchiamento, correggere le carenze e di conseguenza prevenire alcuni disturbi metabolici e malattie, potrete rafforzare le difese immunitarie e aumentare le capacità fisiche e intellettuali.

Vi invito a seguirmi nel mondo delle vitamine e delle altre sostanze indispensabili al nostro organismo nell’universo ancora inesplorato delle piante, fonte naturale di questi elementi.
Dottor Philippe Lagarde

Dottor Philippe LagardePhilippe Lagarde, laureato in medicina all’Università di Parigi ed ex esterno, è specialista in Oncologia e Chirurgia Maxillo-Facciale. Gestisce oggi un centro di trattamenti oncologici nella Repubblica di San Marino, anima da 2 anni un corso di Studi Oncologici in Francia, in Italia e in Belgio. È autore di molte opere di successo dedicate al cancro, al suo trattamento ed alla sua prevenzione. Per decenni ha studiato l’impatto sulla salute delle carenze di vitamine e minerali dovute al generale impoverimento degli alimenti prodotti industrialmente. E’quindi un promotore attivo delle metodologie di prevenzione delle malattie incentrate sull’assunzione di integratori di vitamine e sali minerali. Pur essendo uno specialista della chemioterapia classica, è difensore di metodi alternativi che considera adiuvanti e promuove l’utilizzo di diverse terapie per sconfiggere la malattia.

VITA COMPLEX

Integratori alimentari naturali: la natura al servizio della vita

Vita Complex è un’azienda che ha fatto della filosofia del Dott. Philippe Lagarde il suo marchio di garanzia, ideando integratori alimentari con formule proprie, garantendo rigorose norme di fabbricazione e qualità eccellente, difficilmente reperibile nella giungla dei integratori alimentari esistenti.
NatureLab ha scelto Vita Complex.

2 commenti su “Vitamine: l’anima della vita”

  1. Buongiorno, sono passati due anni dal mio intervento per un cancro. A tutt’oggi sono sotto ENANTONE. Gentilmente vorrei avere un recapito email per interloquire con il Dott. Lagarde. Ringraziandovi anticipatamente ,porgo cordiali saluti.

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