Il sonno, pilastro essenziale della nostra immunità

Il sonno dimenticato

Molti sono i metodi, gli accorgimenti e prodotti che promettono di “potenziare” le difese immunitarie. A parte il fatto che il termine “potenziare” è un termine errato quando si parla di sistema immunitario (l’obiettivo è che funzioni in modo ottimale), se si vuole che la propria immunità sia al massimo c’è un fattore di fondamentale importanza di cui non si parla mai abbastanza: il sonno!

Ecco un rapido sguardo a ciò che la ricerca scientifica ha da dire sull’argomento.

Il sonno e quello stretto legame tra cervello e immunità

Il cervello e il sistema immunitario sono in costante comunicazione, e un’alterazione dell’uno si ripercuote sull’altro. Niente di più logico se si considera che il sonno è controllato principalmente dal sistema nervoso centrale, cioè dal cervello e dal midollo spinale. Quest’ultimo invia anche segnali che regolano il corretto funzionamento del sistema immunitario.

I disturbi del sonno sono destinati ad avere conseguenze sul corretto equilibrio della nostra immunità.

Studi su modelli animali hanno dimostrato, ad esempio, che la limitazione del sonno REM (il sonno durante il quale sogniamo) può aumentare la produzione di molecole pro-infiammatorie.

Questa comunicazione è a doppio senso, poiché il sistema nervoso centrale è anche in grado di rilevare l’attivazione del sistema immunitario in qualsiasi parte del nostro corpo attraverso la stimolazione delle fibre nervose nel sito di infezione, o attraverso messaggeri infiammatori che viaggiano dal sito di infezione al cervello.

I messaggeri infiammatori possono aumentare il desiderio di dormire e la durata del sonno, costringendo il nostro corpo a entrare in modalità “recupero” e permettendo al sistema immunitario di fare il suo lavoro. Ecco perché spesso sentiamo un forte bisogno di dormire quando siamo malati.1-3

Disturbi del sonno, indebolimento dell’immunità

Quali sono gli effetti di un’alterazione dei nostri ritmi biologici sulla nostra salute?
Per rispondere a questa domanda, ogni anno si svolge un esperimento gigantesco, seguito da oltre un miliardo di persone in tutto il mondo: il cambio dell’ora!

Quando ogni primavera perdiamo un’ora di sonno per passare all’ora legale, si registra un aumento degli attacchi cardiaci e degli incidenti automobilistici nei giorni successivi, e persino un aumento dei marcatori infiammatori. Il nostro orologio interno è così sensibile che basta una semplice ora di differenza per avere conseguenze molto concrete!4

Per quanto riguarda il tema più specifico dell’immunità, un ottimo esempio è quello dei lavoratori che fanno i turni di notte. È stato osservato che questi lavoratori hanno un sistema immunitario più fragile e un rischio maggiore di malattie infiammatorie intestinali, infezioni batteriche e altri problemi del sistema immunitario.5

Alcuni studi hanno testato questo effetto anche sugli animali, dimostrando che lo sfasamento dei cicli giorno-notte indebolisce il sistema immunitario e aumenta la mortalità per infezioni.6

Un debito di sonno che si paga molto caro

L’impatto sulla nostra capacità di difenderci dalle infezioni è ancora maggiore quando il sonno è ridotto. Per illustrare questo aspetto, i ricercatori brasiliani hanno condotto uno studio su topi infettati dalla malaria, una malattia causata da un parassita. I ricercatori hanno privato un gruppo del sonno per 72 ore e hanno lasciato un altro gruppo a dormire normalmente. Al termine di questi 3 giorni, hanno infettato tutti i topi con il parassita e hanno osservato il loro tasso di sopravvivenza. L’effetto è stato piuttosto radicale: 18 giorni dopo l’infezione, tutti i topi privati del sonno erano morti, mentre il 90% di quelli che avevano dormito normalmente era sopravvissuto!7

Avere un “debito di sonno” significativo nel momento in cui ci imbattiamo in un’infezione comporta che il nostro sistema immunitario funzioni meno bene, neutralizza quindi l’infezione in modo meno efficace: il virus o il parassita potrà moltiplicarsi molto più facilmente.
La capacità dell’infezione di diffondersi più o meno rapidamente nei primi giorni determina ovviamente il tasso di sopravvivenza finale.

Un prezioso alleato nella prevenzione

Il sonno è fondamentale per il nostro sistema immunitario innato di fronte alle infezioni, ma è anche essenziale per la prevenzione e per il nostro sistema immunitario acquisito, soprattutto in caso di vaccinazione.

È quanto ha dimostrato uno studio del 2002 sugli effetti della privazione del sonno sull’efficacia del vaccino contro l’influenza stagionale. Giovani uomini in buona salute sono stati divisi in due gruppi. Il primo gruppo ha dormito normalmente per le 2 settimane dell’esperimento, mentre il secondo ha dormito solo 4 ore a notte nella settimana precedente la vaccinazione, per poi dormire molto di più la settimana successiva per compensare la mancanza di sonno.

Nonostante queste notti più lunghe dopo la vaccinazione, gli uomini del secondo gruppo hanno prodotto il 50% in meno di anticorpi rispetto a quelli che avevano mantenuto il normale tempo di sonno per tutta la durata dello studio. La mancanza di anticorpi non è stata recuperata, dimostrando ancora una volta la necessità di non essere privati del sonno quando si è esposti a un’infezione o, in questo caso particolare, a un vaccino.8

La nutraceutica per un sonno di qualità

Anche se le difese immunitarie non sono mai garantite, un sonno di qualità, con una media di 7-8,5 ore per notte, è essenziale per il loro corretto funzionamento.
Ma nel contesto del nostro ambiente moderno, non è sempre facile trovare le braccia di Morfeo.

Fortunatamente, la nutraceutica è in grado di darvi una vera e propria carica. La melatonina aiuta ovviamente ad addormentarsi più facilmente, ma anche altri principi attivi contenuti in diverse piante, soprattutto se opportunamente “calibrati”, migliorano la qualità complessiva del sonno, dal momento in cui ci si addormenta fino al risveglio.

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Importante da ricordare

Ricorda

  • Il sonno e il sistema immunitario sono intimamente legati e sono in costante comunicazione attraverso il cervello.
  • Un sonno ridotto o disturbato ha un impatto negativo diretto sulla capacità del nostro sistema immunitario di affrontare le infezioni.
  • Il ripristino di un sonno di qualità dovrebbe quindi essere una priorità per il corretto funzionamento del nostro sistema immunitario, grazie a uno stile di vita più sano e ad alcuni principi attivi nutraceutici.

Referenze

  1. Besedovsky L, Lange T, Born J. Sleep and immune function. Pflugers Arch. 2012;463(1):121-137. doi:10.1007/s00424-011-1044-0
  2. Besedovsky L, Lange T, Haack M. The Sleep-Immune Crosstalk in Health and Disease. Physiol Rev. 2019;99(3):1325-1380. doi:10.1152/physrev.00010.2018
  3. Irwin MR. Sleep and inflammation: partners in sickness and in health. Nat Rev Immunol. 2019;19(11):702-715. doi:10.1038/s41577-019-0190-z
  4. Rishi MA, Ahmed O, Barrantes Perez JH, et al. Daylight saving time: an American Academy of Sleep Medicine position statement. J Clin Sleep Med. 2020;16(10):1781-1784. doi:10.5664/jcsm.8780
  5. Kecklund G, Axelsson J. Health consequences of shift work and insufficient sleep. BMJ. 2016;355:i5210. Published 2016 Nov 1. doi:10.1136/bmj.i5210
  6. Labrecque N, Cermakian N. Circadian Clocks in the Immune System. J Biol Rhythms. 2015;30(4):277-290. doi:10.1177/0748730415577723
  7. Lungato L, Gazarini ML, Paredes-Gamero EJ, Tufik S, D’Almeida V. Paradoxical sleep deprivation impairs mouse survival after infection with malaria parasites. Malar J. 2015;14:183. Published 2015 Apr 28. doi:10.1186/s12936-015-0690-7
  8. Prather AA, Pressman SD, Miller GE, Cohen S. Temporal Links Between Self-Reported Sleep and Antibody Responses to the Influenza Vaccine. Int J Behav Med. 2021;28(1):151-158. doi:10.1007/s12529-020-09879-4

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