Echinacea purpurea: sistema immunitario e apparato respiratorio

L’Echinacea, pianta originaria delle pianure nordamericane che cresce oggi nei nostri giardini, ha molte proprietà. Scopriamole insieme e facciamo il punto sulle ultime ricerche scientifiche che la riguardano.

Echinacea Purpurea, famiglia delle Asteraceraceae
Pianta perenne, con stelo eretto, alto sino a 80 cm, ha foglie di colore verde scuro, con breve peluria sui due lati e margini per lo più dentellati.
L’infiorescenza di Echinacea presenta ligule di colore rosa scuro nella sua parte sterile e porpora con cinque stami nella componente fertile.
Le radici sono di colore dal giallastro al bruno scuro e fibrose.

Cresce spontaneamente in numerose regioni americane lungo gli argini dei fiumi, nelle praterie ombreggiate e nei boschi.
In Europa è coltivata su terreni fertili, ben drenati e preferibilmente calcarei.

Parti usate: aeree
Tempo balsamico di Echinacea: inizio estate, in piena fioritura.
Preparazioni: succo ottenuto per spremitura della parte aerea fresca, soluzione idroalcolica della parte aerea fresca (gradazione 55°); estratto secco della pianta tota.

Echinacea purpurea: tradizione e storia

Il nome Echinacea deriva dal greco echinos che significa “riccio”, e si riferisce al disco spinoso che costituisce la parte centrale del fiore.
Purpurea viene dal latino purpureus, “color di porpora”, in riferimento al colore rosa intenso dei suoi fiori.

Anche Echinacea purpurea, come Echinacea angustifolia, fa parte della tradizione degli indiani d’America e, anche se l’identificazione delle specie botaniche indicate nella medicina popolare non è semplice, possiamo risalire alla storia della varietà purpurea assimilandola alla pianta utilizzata da alcune tribù per il trattamento della tosse e della dispepsia.

Testi del Settecento riportano il suo impiego nelle piaghe da sella di cavallo e nella sifilide.

Per oltre un secolo venne dimentica e solo alla fine dell’Ottocento riprese l’interesse nei suoi confronti all’interno del movimento eclettico, grazie agli studi di Uri Lloyd e John King, che portarono Echinacea all’inserimento nel “Ricettario Eclettico” degli Stati Uniti d’America per le sue virtù carminative.
Le numerose indicazioni vennero studiate e confermate soprattutto per la varietà angustifolia, che fu la pianta su cui si concentrò la ricerca.

Grazie alla popolarità che Echinacea acquisì in America, le venne dedicato grande interesse anche in Europa, in particolare in Germania, da cui partì la richiesta di una partita di semi per avviarne la coltivazione e lo studio come rimedio fitoterapico e omeopatico.
Al momento della fioritura, si scoprì che i semi avevano prodotto la varietà purpurea, per cui in Europa vennero avviati studi in particolare sul succo ottenuto dalle parti aeree di questa varietà.

Furono in seguito promosse ricerche sull’intera pianta, con conferme che hanno permesso l’ inserimento di Echinacea nel 2003 nella farmacopea americana.

Principi attivi e meccanismo di azione

Anche la varietà purpurea presenta le grandi classi di principi attivi delle diverse specie di Echiancea, ma senza grandi differenze tra quelli presenti nella parte aerea e quelli contenuti nelle radici,
Gli studi interessano principalmente i preparati derivanti dalle parti aeree, e non vi sono per ora dati sufficienti che riguardano le sole radici.

Nelle parti aeree di Echinacea purpurea troviamo:

  • Acidi fenolici, derivati dall’acido caffeico. L’acido cicorico in vitro ha mostrato di giocare un ruolo fondamentale nell’aumento della fagocitosi.1
  • Alchilammidi, miscele di isomeri isobutilammidici di acidi grassi alifatici (come l’echinaceina). Le alchilammidi hanno evidenziato effetti inibitori sulla ciclossigenasi e sulla 5-lipossigenasi e, attraverso l’inibizione della produzione di prostaglandine e leucotrieni, determinano l’attività antinfiammatoria della pianta.2 Anch’esse, inoltre, sono in grado di aumentare la fagocitosi.3 Una miscela di alchilammidi, di polisaccaridi e di acido cicorico, isolati da estratti di Echinacea purpurea, ha dimostrato di agire in sinergia, esercitando una forte azione antiossidante.4
  • Polisaccaridi, ad alto peso molecolare e complessi glicoproteici. I polisaccaridi di Echinacea hanno evidenziato di poter stimolare la risposta immunitaria non specifica, Tra questi, l’eterossiliano può attivare la fagocitosi e l’anabinogalattano sembra in grado di indurre i macrofagi a produrre le citochine TNF, IL-1 e l’interferone beta-2.5 I macrofagi attivati dall’arabinogalattano hanno dimostrato un’attività citossica nei confronti di cellule tumorali e di diversi microrganismi.6
    Sembra che i polisaccaridi abbiano un moderato effetto sui linfociti B, ma sembrano privi di attività sui linfociti T.7
  • Flavonoidi: kaempferolo, quercina, rutoside.
  • Composti poliacetilenici, con attività antifungina nei confronti di diversi ceppi di Candida, tra cui anche la albicans.8

Echinacea: ricerca farmacologica di base

Azione sul sistema immunitario
In studi in vivo e in vitro, estratti di Echinacea purpurea hanno incrementato la fagocitosi e l’attività dei linfociti, promuovendo il rilascio del fattore di necrosi tumorale (TNF), di interleuchina 1 (IL-1) e di interferone.9
In studi su polmoni e milza di ratti normali, estratti di Echinacea purpurea hanno stimolato l’attività macrofagica.10
Studi in vivo sui topi hanno dimostrato che un estratto alcolico delle parti aeree di Echinacea purpurea ha aumentato la fagocitosi e le attività metaboliche e battericide dei macrofagi peritoneali. È stato anche registrato un aumento del peso della milza rispetto al gruppo di controllo.11

Azione antinfiammatoria
Gli estratti di Echinacea purpurea hanno evidenziato un’azione inibente della ialuronidasi sia tessutale che streptococcica.13

Azione antimicrobica
Estratti di Echiancea hanno esercitato un’attività antimicrobica su Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Trichomonas vaginalis, Epidermophyton interdigitale.14

Azione antiialuronidasica
Gli estratti di Echinacea purpurea hanno evidenziato un’azione inibente della ialuronidasi sia tessutale che streptococcica.13

Azione antimicrobica

Estratti di Echinacea hanno esercitato un’attività antimicrobica su Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Trichomonas vaginalis, Epidermophyton interdigitale.
Vi sono evidenze preliminari che estratti di Echinacea purpurea siano in grado di svolgere un’attività antifungina nei confronti di diversi ceppi di Candida.15

Azione antiossidante
In vitro, estratti metabolici di radici di diverse specie di Echiancea (Echinacea angustifolia, Echinacea pallida ed Echinacea purpurea) hanno evidenziato un’azione di scavenging dei radicali liberi, cha ha contrastato l’ossidazione di lipoproteine a bassa densità umane.16

Azione antitumorale
In vitro, estratti di radice di Echinacea hanno indotto l’apoptosi su due linee cellulari umane di cancro del pancreas e del colon. In particolare, la varietà pallida ha inibito in maniera significativa l’attività della caspasi e ha promosso la frammentazione del DNA del nucleo.18

Echinacea: ricerca clinica

In letteratura vi sono diverse review che prendono in considerazione trial clinici condotti su diverse preparazioni di Echinacea, giungendo alla conclusione che esse possano essere utili nei primi stadi del trattamento delle infezioni delle vie aeree superiori, ma che ci sono ancora scarse evidenze che supportino l’uso estensivo di Echinacea come preventivo.
I ricercatori suggeriscono che sia indispensabile specificare nei futuri disegni dei trial la varietà di Echinacea, le parti della pianta, il tipo di estrazione e il dosaggio usati, perché molti degli studi effettuati non sono utilizzabili per la mancanza di questi dati.18

Infezioni delle vie aeree superiori
In Germania sono stati condotti 29 studi clinici, di cui 18 randomizzati e 11 in doppio cieco.
La maggior parte di essi ha valutato gli effetti profilattici curativi di estratti della parte aerea di Echinacea purpurea su patologie infettive.
Quattro studi avevano valutato la riduzione degli effetti da chemioterapia. La conclusione è stata che gli estratti hanno una precisa funzione immunomodulante, anche se non sono stati chiariti i rapporti tra modalità di preparazione degli estratti, dose e patologi specifica trattata.19
In un altro studio in doppio cieco, controllato contro placebo, 80 pazienti affetti da raffreddore sono stati trattati con succo di parte aerea e con placebo. Il succo ha ridotto la durata della malattia dai 9 giorni del gruppo placebo a 6.20

Indicazioni per Echinacea

Secondo l’uso tradizionale

  • Raffreddori
  • Rinosinusiti infettive
  • Faringiti
  • Profilassi e trattamento delle infezioni sia acute che croniche di tutti gli organi o apparati
  • Stati generali di depressione del sistema immunitario
  • Terapie citostatiche e malattie autoimmuni cronicizzate (come immunomodulante)
  • Stati infiammatori
  • Infezioni fungine (candidosi vaginale)
  • Artrite reumatoide

Secondo la EBM (medicina basata su prove di efficacia, Evidence-based medicine)

  • Raffreddori
  • Infezioni delle vie respiratorie (come coadiuvante)

Controindicazioni

  • Ipersensibilità accertata alle Compositae.
    Estratti di Echinacea purpurea potrebbero, in via teorica, diminuire l’efficacia di agenti immunosoppressori a causa della sua attività immunostimolante.
  • Come per tutti gli immunostimolanti, se ne sconsiglia l’uso in caso di malattie autoimmuni, sclerosi multipla, collageni, infezioni HIV, AIDS.

Precauzioni d’uso

  • Allattamento
  • Gravidanza

Interazioni

  • Vi sono evidenze preliminari che indicano che Echinacea possa inibire il citocromo P450 (isoenzima CYP3A4). Teoricamente, quindi, la pianta può aumentare i livelli dei farmaci metabolizzati dallo stesso enzima, come lovastatina, ketoconazolo, itraconazolo, fexofenadina, triazolam, ecc.
  • Sempre in via teorica, Echinacea può interferire, a causa della sua attività immunostimolnate, con le terapie immunosoppressive.

Effetti collaterali
Si possono verificare reazioni allergiche locali nell’uso esterno.
Trattamenti prolungati oltre le 7 settimane possono dare disturbi gastrointestinali e fenomeni allergici o cefalea.

Caratteristiche energetiche

Signatura:come per Echinacea angustifolia, la segnatura è probabilmente costituita dal disco spinoso che costituisce la parte centrale del fiore, simile a un riccio di mare o a un porcospino, animale tra i pochi in grado di combattere e uccidere le vipere.

Natura: Fresca.

Sapore: leggermente dolce – amaro.

Loggia energetica: Acqua – Metallo – Terra

Azione energetica

  • Aumenta la wei qi: disordini immunitari, stati infettivi virali e batterici, piaghe e ferite.
  • Elimina il vento-calore: riniti, sinusiti, faringiti, febbre.
  • Tonifico del qi di Stomaco: dispepsia, gonfiori addominali.

Meridiani: Rene – Polmone – Stomaco.

[smdmc_products ids=”603″ brand=”Ligne de Plantes” descrip=”Echinacea BIO Défens
Favorisce le naturali difese dell’organismo.
Funzionalità delle vie urinarie, funzionalità delle prime vie respiratorie.
15 ampolle da 15 ml” autore=”Luce” data=”2019-12-02″ valutazione=”Per la prima volta supero una crisi bronchiale senza cortisone. Ottimo prodotto.” worstRating=”5″ bestRating=”5″, linkname = “”]

Conclusioni

Tropismo:

  • Sistema immunitario,
  • Apparato respiratorio
  • Apparato cutaneo

Gli estratti di Echinacea purpurea sono indicati in caso di raffreddore e influenza, nelle infezioni delle prime vie aeree, nelle situazioni di depressione del sistema immunitario e, per uso esterno, nelle foruncolosi infette, nelle dermatiti, nelle piaghe e nelle ferite.

Come riportato per Echinacea angustifolia, nelle malattie autoimmuni è sconsigliato il suo uso solo nella fase acuta. Nelle situazioni croniche, poiché l’utilizzo di immunosoppressori per lunghi periodi può indurre uno stato generale di immunodeficienza, può essere corretto un uso modulato di estratti di Echinacea che, modificando il terreno, impediscono eventuali e spesso possibili sovrainfezioni.

Le terapie con estratti di Echinacea non devono essere protratte troppo a lungo ed è importante modulare la somministrazione degli estratti, alternando periodi di assunzione con periodi di pausa.

Energeticamente fresca, secondo i principi della Medicina Tradizionale Cinese (MTC), aumenta la wei qi, trattenendo le depressioni del sistema immunitario, le forme infettive acute e recidivanti e, come tonico del qi di Stomaco, la dispepsia.


Bibliografia

  1. Barrett B et al. Echinacea for upper respiratory infection. J Fam Pract 1999 Aug;48(8):628-35.
  2. Melchart D et al. Echinacea for preventing and treating the common cold. Cochrane Database Syst Rev 2000;(2):CD000530.
  3. Giles JT et al. Evaluation of echinacea for treatment of the common cold. Pharmacotherapy 2000 Jun;20(6):690-7. J Altern Complement Med 2000 Aug;6(4):327-34.
  4. Barrett BP et al. Treatment of the common cold with unrefined echinacea. A randomized, double-blind, placebo-controlled trial.Ann Intern Med. 2002 Dec 17;137(12):939-46.
  5. Yale SH, Liu K. Echinacea purpurea therapy for the treatment of the common cold: a randomized, double-blind, placebo-controlled clinical trial.Arch Intern Med. 2004 Jun 14;164(11):1237-41.
  6. Taylor JA et al. Efficacy and safety of echinacea in treating upper respiratory tract infections in children: a randomized controlled trial.JAMA. 2003 Dec 3;290(21):2824-30.
  7. Marc Isabelle, MD. L’échinacée n’est pas efficace pour traiter le rhume. L’Actualité médicale, 24 mars 2004, vol.25, numéro 12.
  8. Turner RB et al. An evaluation of Echinacea angustifolia in experimental rhinovirus infections. N Engl J Med. 2005 Jul 28;353(4):341-8.
  9. Linde K et al. Echinacea for preventing and treating the common cold.Cochrane Database Syst Rev. 2006 Jan 25;(1):CD000530.
  10. Shah SA et al. Evaluation of echinacea for the prevention and treatment of the common cold: a meta-analysis. Lancet Infect Dis. 2007 Jul;7(7):473-80.
  11. Barrett B et al. Echinacea for Treating the Common Cold. A Randomized Trial. Bruce Barrett, MD, PhD; Roger Brown, PhD; Dave Rakel, MD et al. Annals of Internal Medicine. Texte intégral
  12. Schapowal A et al. Echinacea/sage or chlorhexidine/lidocaine for treating acute sore throats: a randomized double-blind trial. Schapowal A, Berger D, et al. Eur J Med Res. 2009 Sep 1;14(9):406-12.
  13. Wahl RA et al. Echinacea purpurea and osteopathic manipulative treatment in children with recurrent otitis media: a randomized controlled trial. Wahl RA, Aldous MB, et al. BMC Complement Altern Med. 2008 Oct 2;8:56.
  14. Cohen HA et al. Effectiveness of an herbal preparation containing echinacea, propolis, and vitamin C in preventing respiratory tract infections in children: a randomized, double-blind, placebo-controlled, multicenter study.Arch Pediatr Adolesc Med. 2004 Mar;158(3):217-21.
  15. Bendel R et al. [Supplementary treatment with Esberitox of female patients undergoing curative adjuvant irradiation following breast cancer].
  16. Bendel R et al. [Additional treatment with Esberitox N in patients with chemo-radiotherapy treatment of advanced breast cancer].
  17. Stimpel M et al. Macrophage activation and induction of macrophage cytotoxicity by purified polysaccharide fractions from the plant Echinacea purpurea.Infect Immun 1984 Dec;46(3):845-9.
  18. Currier NL, Miller SC. Echinacea purpurea and melatonin augment natural-killer cells in leukemic mice and prolong life span. J Altern Comp Med 2001;7(3):241-251.
  19. Currier NL, Miller SC. The effect of immunization with killed tumor cells, with/without feeding of Echilnacea purpurea in an erythroleukemic mouse model. J Altern Comp Med 2002; 8(1):49-58.
  20. Elsasser-Beile U et al. Cytokine production in leukocyte cultures during therapy with Echinacea extract.J Clin Lab Anal 1996;10(6):441-5.
  21. Lersch C et al. Nonspecific immunostimulation with low doses of cyclophosphamide (LDCY), thymostimulin, and Echinacea purpurea extracts (echinacin) in patients with far advanced colorectal cancers: preliminary results.Cancer Invest 1992;10(5):343-8.
  22. Lersch C et al. Stimulation of the immune response in outpatients with hepatocellular carcinomas by low doses of cyclophosphamide (LDCY), echinacea purpurea extracts (Echinacin) and thymostimulin.Arch Geschwulstforsch 1990;60(5):379-83.
  23. Pochernyayeva VF. Echinacea symposium presents new research on Chernobyl victims. 1999 (June); International Echinacea Symposium (Kansas City), American Herbal Products Association. [Consulté le 7 février 2006] www.eurekalert.org
  24. Vonau B et al. Does the extract of the plant Echinacea purpurea influence the clinical course of recurrent genital herpes?Int J STD AIDS 2001 Mar;12(3):154-8.
  25. Mullins RJ, Heddle R. Adverse reactions associated with echinacea: the Australian experience. Ann Allergy Asthma Immunol. 2002 Jan;88(1):42-51.
  26. Gallo M et al. Pregnancy outcome following gestational exposure to echinacea: a prospective controlled study.Arch Intern Med 2000 Nov 13;160(20):3141-3.
  27. Chow G et al. Dietary Echinacea purpurea during murine pregnancy : Effect on maternal hemopoiesis and fetal growth. Biol Neonate 2006; 89: 133-138.
  28. Guilbault Monique. Une marguerite casse-grippe? Magazine Protégez-Vous, décembre 1998.
  29. Brousseau M, Miller SC. Enhancement of natural killer cells and increased survival of aging mice fed daily Echinacea extract from youth.Biogerontology 2005;6:157-163.
  30. Bone K. Echinacea : When should it be used? The European Journal of Herbal Medicine, Vol 3 (3), Winter, 97-98, pp 13-17.
  31. Freeman C, Spelman K. A critical evaluation of drug interactions with Echinacea spp. Mol Nutr Food Res. 2008 Jul;52(7):789-98. Review.
  32. American Botanical Council Clarifies Echinacea Trial Published in Annals of Internal Medicine, 21 décembre 2010.

Lascia un commento