Il Cranberry ha effetti che vanno oltre l’infezione delle vie urinarie?

Il Cranberry è utile contro le infezioni delle vie urinarie, ma sarebbe anche benefico per il microbiota, il cuore e il cervello.

Il Cranberry, o mirtillo rosso americano, è oggetto di un vivace dibattito da quando, secondo una meta-analisi pubblicata su Advances in Nutrition, è stato dichiarato capace di giovare anche alla flora intestinale, al sistema immunitario, al cuore e al cervello.Un annuncio da prendere con cautela?  Quel che è certo è che questa bacca, acidula e rossa, è sotto i riflettori.

Il lavoro di analisi, finanziato dal Cranberry Institute (organizzazione no-profit fondata nel 1951 per incrementare i profitti dei coltivatori di mirtilli rossi), è infatti particolarmente lusinghiero: con il supporto di studi su animali o in vitro, i firmatari segnalano effetti molto ampi sulla salute: lungi dal limitarsi ai benefici contro le infezioni delle vie urinarie, si spingerebbero fino alla protezione del cuore e, questo, grazie ai polifenoli contenuti nella bacca: “I mirtilli rossi sono stati identificati come una delle bacche più sane e ricche di polifenoli”, dichiara infatti Jeffrey Blumberg, primo autore.

Già gli Amerindi usavano il Cranberry per i dolori, per i problemi gastrici e… come inchiostro per le pitture di guerra. Molto piccola eppure molto ricca, questa bacca americana ha conquistato da qualche tempo soprattutto il pubblico femminile.

Il Cranberry protegge la vescica dalle infezioni ricorrenti

Il mirtillo rosso, si sa, è un alleato d’elezione per tutte le donne soggette a infezioni delle vie urinarie: i suoi antiossidanti (ne contiene più del mirtillo, che è il campione della sua classe) e, in particolare, le proantocianidine, hanno il potere di “rivestire” le mucose, come un adesivo, impedendo così ai batteri patogeni di attaccarsi ad esse.

Per lo stesso principio, il Cranberry protegge anche i denti, riducendo la placca e le carie, e rafforzerebbe la mucosa gastrica, evitando le ulcere.

Ma è soprattutto sulla vescica e sul tratto urinario che ha dimostrato la sua efficacia, ed è particolarmente indicato per le giovani donne che tendono a soffrire di cistite ricorrente.
Uno studio condotto nei Paesi Bassi ha confrontato l’effetto del Cranberry con quello degli antibiotici in pazienti cronici: se questi ultimi erano leggermente più efficaci, hanno però causato il 90% di resistenza dei germi (di solito del battere E. Coli), problema che ovviamente non si pone con il frutto.
Un altro studio ha dimostrato il valore di queste piccole bacche nella prevenzione delle recidive, e molti medici le raccomandano per questo.

Un costoso placebo o un efficace rimedio?

Tornando al lavoro pubblicato su Advances in Nutrition, l’interazione dei polifenoli con altri composti bioattivi spiegherebbe gli effetti protettivi del mirtillo rosso sul sistema cardiovascolare e sulla funzione immunitaria, ma anche sul metabolismo e, addirittura, il succo di mirtillo rosso si spingerebbe fino a migliorare il controllo dell’organismo sui livelli di glucosio nel sangue.

Ecco, questo è quanto sostengono gli autori, “dimenticando” però (ad esempio) l’alto contenuto di zucchero dei succhi di frutta utilizzati per assumere il Cranberry: 11 grammi di zucchero in 100 ml del succo di concentrato più famoso sul mercato.

Quanto al fatto che i composti bioattivi di queste bacche possono rafforzare le difese del microbiota intestinale, la letteratura non è assolutamente sufficiente per considerare veritiera questa affermazione.

Insomma, l’ambito meglio documentato per il mirtillo rosso è il suo effetto contro le infezioni delle vie urinarie ma, ricorda: non il succo di frutta, che non ha alcun effetto particolare vista la concentrazione troppo bassa dei principi attivi necessari. Meglio parlare solo di integratori.

Funzionalità delle vie urinarie, drenaggio dei liquidi corpore.
Antiossidante, microcircolo.
Vaccinium macrocarpon Aiton e Ribes nigrum L.: 15 ampolle da 15 ml

Cranberry BIO
5/stars
Fantastico! Ottimo prodotto che mi aiuta sempre. Sapore molto gradevole.

Il Cranberry, tra miti e realtà

A parte… i facili entusiasmi, uno studio pubblicato sull’American Journal of Nutrition ha dimostrato che il consumo di Cranberry ha  ridotto la rigidità arteriosa di un gruppo di pazienti affetti da cardiopatia coronarica, ripristinando la flessibilità delle arterie.

Infatti, grazie ai suoi antiossidanti e alla sua ricchezza di vitamina C, il mirtillo rosso combatte i radicali liberi che accelerano l’invecchiamento. È poi anche altamente raccomandato per gli atleti, perché compensa le perdite di zinco e magnesio.

Pochi forse lo sanno, ma Cranberry protegge anche dalle infezioni respiratorie (le sue proprietà antibatteriche sono ora convalidate, ma solo per la varietà Vaccinium macrocarpon Aiton) e da alcuni virus, tra cui l’influenza e il rotavirus SA-11 (responsabile della diarrea).

4 commenti su “Il Cranberry ha effetti che vanno oltre l’infezione delle vie urinarie?”

  1. Salve,
    assumo anticoagulanti:” Pradaxa”,so che il mirtillo è un anticoagulante naturale,vorrei sapere se idem per il mirtillo rosso meglio evitare?
    Inoltre ho l’Acido Urico leggermente alto,leggevo che meglio evitare quest’integratore.
    Gentilmente cosa mi consiglia?
    Mi è stato prescritto dall’urologo,sebbene lui stesso ha detto di evitare il mirtillo ma poi lo ha prescritto,forse c’è differenza tra quelli nero e rosso?
    Grazie infinite.
    Cordiali saluti
    Vita Bianchi

    Rispondi
    • Buongiorno,
      l’integrazione fitoterapica in generale è altamente sconsigliata quando si assumono anticoagulanti orali, dal momento che possono interferire con l’effetto voluto da tali terapia. Concordo che il mirtillo nero e sconsigliato mentre il mirtillo rosso può essere assunto, dal momento che ha una interazione molto blanda.

      Rispondi

Lascia un commento