Astragalo di Cina: il supremo protettore

La radice di Astragalo è sorprendente: aiuta a sostenere il sistema immunitario, protegge il fegato e il cuore.

L’Astragalo proviene dalla Cina, ma è entrato rapidamente in uso nell’erboristeria occidentale. È importante specificare che la pianta che usiamo per le sue virtù medicinali è un genere e una specie precisa di Astragalo: ne esistono infatti più di 2000 specie diverse all’interno del genere Astragalus (alcune sono tossiche e nessuna ha le stesse proprietà dell’Astragalus membranaceus).

Astragalus membranaceus
Famiglia delle Fabaceae
Parti utilizzate: radici di 4 anni.
Tempo balsamico: autunno

Pianta perenne alta sino a 2 metri, Astragalo ha fusto angoloso cosparso di peli bianchi. Le foglie sono imparipennate e formate da 21-31 foglioline ellittiche, coperte da una leggera peluria sulla pagina inferiore.
I fiori, di colore bianco o giallastro, sono riuniti in numero di 10-15 in racemi lassi, il frutto è un baccello.

La radice di Astragalo è lunga da 20 a 100 cm e flessibile. La parte esterna è di colore giallo-brunastro e ha tendenza a rompersi in fibre, mentre la parte interna è bianco-gialla e legnosa.

Contenuti nascondi

1. Astragalo: tradizione e storia

2. Principi attivi e meccanismo d’azione

3. Astragalo e ricerca farmacologica di base

4. Ricerca clinica su Astragalo

5. Indicazioni per Astragalo

6. Caratteristiche energetiche

7. Conclusioni

8. Bibliografia

Astragalo: tradizione e storia

Huang qi è il nome di questa pianta proveniente dalla Cina e da altre zone dell’Asia orientale (Corea, Mongolia, Siberia).
L’utilizzo di Astragalo in medicina tradizionale cinese è molto antico: nei testi classici la troviamo già nel II secolo a.C. nella farmacopea di Shen Nunh, opera che raccoglie 365 tipi di fitocomplessi.

Astragalo rientra nel gruppo delle piante superiori, in grado di tonificare l’energia vitale e aumentare la longevità.
Nella terapeutica tradizionale viene descritta come in grado di tonificare la Milza, di aumentare la wei qi (energia difensiva), di tonificare il Polmone, il qi e il sangue.

Principi attivi e meccanismo d’azione

Anche se non è un dato definitivo, si ritiene che Polisaccaridi e Saponine siano i principali responsabili dell’attività farmacologica di Astragalo (contiene numerose Saponine triterpeniche, conosciute come astragalosidi, classificati da I a X, isoastragalosidi, da I a IV, astragali e soyasaponine).

Saponine triterpeniche
Saponine isolate da Astragalo hanno mostrato un’azione isotropa positiva sul cuore isolato di ratto.
Le saponine triterpeniche, come l’astragalina, incrementano l’AMPc nel plasma e migliorano l’incorporazione di timidina nel fegato.

Polisaccaridi
Diversi test sia in vivo che in vitro hanno evidenziato che i composti polisaccaridi sono collegati a un aumento della risposta immunitaria.
Astragalo contiene, inoltre, un particolare glicano, che nel test della clearance del carbone ha dimostrato di potenziare il sistema reticoloendoteliale e la fagocitosi.

Flavonoidi
I flavonoidi hanno un’azione antiossidante. Secondo uno studio su una sospensione di mitocondri cardiaci di ratto, essi sono le molecole cui si può attribuire la capacità di inibire la perossidi lipidica del 40%.

Astragalo e ricerca farmacologica di base

Azione sull’apparato cardiovascolare
Il decotto della radice di Astragalo, somministrato per via endovenosa in cani, gatti e conigli, ha abbassato significativamente la pressione arteriosa, probabilmente per un effetto di vasodilatazione.
Inoltre, quando usato sul cuore isolato di rana e rospo, ne ha aumentato sia la contrattilità che l’ampiezza delle contrazioni.

Azione immunostimolante di Astragalo
Esperimenti su animali, sia normali che immunodepressi, hanno dimostrato la capacità di implementare la risposta immunitaria delle cellule T.
Astragalo aumenta il numero dei linfociti e dei polimorfonucleati nel sangue periferico, promuove la blastogenesi linfocitaria, stimola l’immunità umorale, aumenta l’effetto citotossico dei linfociti natural killer, con un’efficacia analoga all’interferone-alfa umano purificato.

Azione antiossidante
Astragalo presenta attività antiossidante, inibendo la produzione di radicali liberi, la perossidazione lipidica e aumentando l’attività della superassimo-dismutasi.

Azione sul metabolismo cellulare
Grazie ai suoi polisaccaridi, Astragalo aumenta il metabolismo fisiologico delle cellule, promuovendo la guarigione delle ulcere cutanee e ritardando i processi di invecchiamento cellulare.

Azione sull’apparato nefrourinario
Il decotto della radici di Astragalo ha evidenziato un effetto protettivo dell’apparato nefrourinario nella nefropatia diabetica idotta sperimentalmente nei ratti.

Azione antibatterica
La radice di Astragalo inibisce la crescita di numerosi batteri: stafilococchi, streptococchi emolitici, pneumococchi, Cotynebacterium diphteriae, Bacillus dysenteriae.

Ricerca clinica su Astragalo

La letteratura su Astragalo è prevalentemente composta da lavori in lingua cinese. Questo è il motivo per cui è poco accessibile e, di conseguenza, a tutt’oggi, manca una solida base di evidenze a supporto delle numerose attività terapeutiche riferite ad Astragalo.
Pertanto ne citeremo solo alcune, per le quali sono disponibili dati tradotti in letteratura occidentale.

Cardiopatia e angina pectoris
Alcuni studi, in cui è stato somministrato un composto di Astragalo per via endovenosa, segnalano un miglioramento della funzione ventricolare sinistra e della circolazione coronarica in pazienti con angina pectoris.
In uno studio su 43 pazienti con postumi di un infarto acuto del miocardio si è potuto riscontrare un significativo miglioramento della funzione ventricolare sinistra. Un altro studio su 20 pazienti, affetti da angina, ha dimostrato, mediante ecocardiogramma, un miglioramento significativo (p < 0.01) nell’eiezione cardiaca.
Un ulteriore studio sull’angina in 92 pazienti affetti da ischemia cardiaca ha registrato un miglioramento significativo (p < 0.05) dell’ECG rispetto al gruppo di controllo.

Raffreddore comune
Vi sono alcune evidenze secondo cui Astragalo aumenterebbe l’effetto dell’interferone contro i virus e i livelli di IgA e IgN nelle secrezioni nasali dell’uomo, riducendo l’incidenza e il tempo di decorso di sindromi da raffreddamento.
In uno studio aperto, l’assunzione di 8 g di fitocomplesso per 2 mesi, associata a interferone, si è dimostrata più efficace rispetto al placebo o al solo interferone nel prevenire episodi di raffreddamento.

Malattie virali
Alcuni studi hanno dimostrato che Astragalo è in grado di aumentare la produzione di interferone, incrementando l’attività antivirale di risposta a infezioni virali.

Epatopatie
Un composto di radice di Astragalo si è dimostrato in grado di attivare la deidrogenesi tissutale e liposomiale, di alzare i livelli sierici delle proteine totali e dell’albumina, e di abbassare i valori delle transaminasi.
Inoltre, in pazienti con epatite cronica, sono stati dimostrati riduzione dei livelli di GPT e miglioramento dell’appetito.

Tumori della mammella e del polmone
Esistono evidenze preliminari secondo cui la somministrazione di Astragalo, insieme a Ligustrum lucidum (ligustro lucido), potrebbe incrementare il tasso di sopravvivenza in pazienti affetti da cancro della mammella o del polmone, se associati alla terapia convenzionale. Il dato sembrerebbe correlato a una riattivazione delle T-cellule immunodepresse.

Indicazioni per Astragalo

Secondo l’uso tradizionale

Stati di immunodeficienza
Tumori (terapia di sostegno)
Raffreddore
Influenza
Epatopatie
Insufficienza respiratoria
Diabete
Ipertensione
Ischemia e insufficienze cardiache
Insufficienza vascolare
Nefrite
Astenia
Anoressia
Inappetenza
Distensione addominale
Nausea
Edemi
Dissenteria
Dispnea
Artralgie

Secondo la EBM (medicina basata su prove di efficacia, Evidence-based medicine)

Stati di immunodeficienza
Tumori della mammella e del polmone, come coadiuvante
Epatiti croniche
Cardiopatie e angina pectoris

Precauzioni d’uso

Malattie autoimmuni: teoricamente, a causa della sua attività immunostimolante, non sembra appropriato l’uso di Astragalo in malattie di tipo autoimmune.
Trapianto di organo: in pazienti trapiantati con terapia immunosoppressiva, non dovrebbe essere utilizzato Astragalo.
Malgrado l’estrema sicurezza di questa pianta, non vi sono dati per un impiego sicuro in gravidanza e allattamento.

Interazioni
Immunosoppressori: a causa dell’azione immonostimolante del fitocomplesso, ne è controindicato l’uso associato ad immunosoppressori. Tuttavia, ai dosaggi suggeriti, ad oggi non sono state evidenziate interazioni con altri farmaci.

Effetti collaterali
Al momento attuale non esistono segnalazioni di particolari eventi avversi o di interazioni significative di Astragalo.

Caratteristiche energetiche

Signatura: il nome cinese huang si riferisce al colore giallo della radice, e qi significa “superiore”, a indicare la sua azione di tonico.

Natura: leggermente tiepida.

Sapore: Dolce.

Loggia energetica: Terra – Metallo

Azione energetica

Tonifica il qi di Milza-Pancreas e Polmone: astenia, anoressia, nausea, distensione addominale, diabete, talora edemi, feci molli in pazienti spossati con polso lento, respiro breve e difficoltoso, voce debole.
Determina la salita dell’energia: ptosi, prolassi viscerali, ernie, sanguinamenti soprattutto delle zone inferiori dell’organismo.
Tonifica l’energia difensiva e protegge l’esterno: sudorazioni, raffreddori frequenti, formazione di foruncoli e ascessi a lenta risoluzione.
Favorisce la diuresi e regolarizza il metabolismo dei liquidi: edemi, nefriti, ipertensione.
Riequilibra il deficit di energia e sangue: artralgie e parestesie diffuse degli arti, esiti di ictus cerebrale.

Meridiani: Milza – Polmone.

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Favorisce le naturali difese, immunostimolante.
Azione tonico-adattogena, contrastare i disagi invernali.
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Conclusioni

Tropismo:

Sistema immunitario
Apparato epatobiliare
Apparato cardiocircolatorio
Sistema nervoso

Astragalo è forse una delle poche piante che è in parte farmaco e in parte alimento per la sicurezza d’impiego e, proprio per questo, occupa un posto importante nella categoria dei cosiddetti nutriceutici.

È usato principalmente come tonico in tutte le situazioni di deficit energetico. L’energetica cinese lo vede come complementare a Ginseng, cui spesso lo associa nei deficit di energia. A differenza di questo, Astragalo ha un’azione immunostimolante più specifica, per cui è da preferirsi quando all’astenia si aggiungono situazioni di risposta immunitaria compromessa.

In questo senso, Astragalo è stato da tempo sottoposto a sperimentazione nella terapia di supporto delle sindromi di AIDS con risultati interessanti.

A differenza di Eleuterococco, che regolarizza il sonno e pacifica lo shen, non va usato se all’astenia si associano stati di ansia e agitazione.

Astragalo è utilizzato come stimolante delle difese immunitarie in caso di malattie infettive di vario genere, quali influenza, epatite, cistiti ecc., grazie anche alla sua attività di stimolazione delle produzione di interferone.
Nelle infezioni ricorrenti viene usato come preventiva per terapie cicliche anche di lunga durata (1 dose al dì 15 gg/mese per 2-3 mesi durante l’inverno).

Tonico dell’energia e del sangue, è impiegato nella convalescenza anche di gravi perdite di sangue.

Ha azione diuretica ed è indicato per gli edemi secondari a deficit di circolo con ritenzione di liquidi.

Astragalo ha azione cardiotonica e migliora la circolazione.

Viene frequentemente utilizzato per la sua attività del comparto macrofagico e NK delle terapie di supporto oncologiche. Alcuni autori hanno documentato l’efficacia di Astragalo associato a piccole dosi di IL-2.