Allergie: l’approccio naturopatico

Le allergie sono di stagione ma non solo: facciamo il punto

La World Allergy Organization (WAO), un’organizzazione internazionale presente in un centinaio di paesi, ha redatto nel 2011 un opuscolo1 che offre un quadro abbastanza completo sul tema delle allergie da cui emergono i seguenti dati:

  • le allergie colpiscono tra il 30% e il 40% della popolazione mondiale;
  • tra 220 e 520 milioni di persone soffrono di allergie alimentari;
  • in Europa, un bambino su quattro soffre di allergie;
  • le principali malattie allergiche (rinite allergica, asma, allergie alimentari) sono problemi cronici dal costo elevato per l’individuo e per la società nel suo complesso (interruzione del lavoro, assenze da scuola, ecc.).

Oltre agli antistaminici e ai corticosteroidi, esistono approcci naturali che siano sostenibili nel tempo?
Ed esistono approcci che vadano alla radice del problema oltre a fornire un sollievo sintomatico?

In questo articolo, la prima parte definisce lo scenario allergico, ed è importante leggerla e comprenderla.
La seconda parte, naturalmente, fornisce le soluzioni che si allineano a questo quadro da un punto di vista naturopatico.

Prima di iniziare, assicuratevi di avere i fazzoletti a portata di mano…

Che cos’è un’allergia?

L’allergia è una reazione anomala del nostro sistema immunitario a una sostanza innocua presente nel nostro ambiente.

Il sistema immunitario ha ottime ragioni per attaccare virus e batteri che entrano nel nostro organismo, ma perché dovrebbe attaccare un granello di polline? O un pelo di gatto?

Di seguito analizzeremo le spiegazioni più probabili.

Gli allergeni esterni più comuni sono: polline, forfora animale, polvere, muffa.

Gli allergeni ingeriti più comuni sono i farmaci, alcune sostanze alimentari come il glutine dei cereali, la caseina del latte, le proteine delle uova, delle arachidi o dei frutti di mare.

Questi allergeni scatenano una serie di sintomi infiammatori che possono interessare:

  • il naso (ostruito, che cola, prurito),
  • la gola (prurito, formicolio),
  • gli occhi (arrossamento, prurito),
  • i bronchi (tosse, senso di oppressione, difficoltà respiratorie),
  • la pelle (orticaria, eczema),
  • l’apparato digerente (crampi, diarrea, vomito).

I sintomi possono comparire molto rapidamente dopo l’esposizione all’allergene (entro pochi minuti), oppure alcuni giorni dopo.

Gli eccessi del sistema immunitario

Da un punto di vista della costituzione, possiamo considerare l’allergia (così come qualsiasi malattia autoimmune) come un’esagerazione del sistema immunitario, che attacca con eccessivo zelo intrusi che non rappresentano un pericolo per la nostra salute.

In termini energetici, il sistema immunitario è troppo “caldo”, troppo reattivo.

Da un punto di vista fisiologico, per capire questa iperreattività dobbiamo guardare all’azione dei linfociti T.
Il linfocita è un tipo di globulo bianco che svolge un ruolo importante nella risposta immunitaria. Sulla sua superficie esterna ha dei recettori in grado di riconoscere gli agenti patogeni, ma può anche riconoscere gli allergeni nella risposta allergica, così come i nostri stessi tessuti in una reazione autoimmune.

Questi linfociti possono essere suddivisi in due classi: Th1 e Th2.2
Le cellule Th1 sono responsabili della distruzione dei parassiti intracellulari.
Le cellule Th2 sono responsabili della produzione di immunoglobuline E (IgE) e della degranulazione degli esinofili, fenomeni direttamente coinvolti nella risposta infiammatoria dell’allergia.
In teoria, queste due frazioni (Th1 e Th2) sono prodotte in modo equilibrato.

Molti ricercatori oggi ritengono che l’allergia sia dovuta a un eccesso di Th2 che si traduce in una sovrapproduzione di IgE dopo l’inalazione, l’ingestione o il contatto con un allergene.3 Si tratta di una situazione nota come atopia.

In questa spiegazione ritroviamo quindi la nozione di eccesso, di iperattività di una parte del sistema immunitario.

Perché questa iperattività?

Ecco le cause più probabili.

Infiammazione intestinale

Forse siete un po’ stanchi di sentire i naturopati ripetere che la cattiva digestione è il fattore scatenante di molteplici squilibri, ma hanno assolutamente ragione. E aggiungeremo un altro livello.

Jean Seignalet nel suo indispensabile “L’alimentation ou la troisième médecine” ci fornisce un’eccellente descrizione del legame tra digestione e sistema immunitario:

  • alcuni alimenti sono comparsi molto tardi nella scala evolutiva dell’uomo (cereali e latticini in particolare), per cui non abbiamo sviluppato enzimi digestivi perfettamente adatti alla loro degradazione;
  • le proteine di questi alimenti vengono quindi scisse solo parzialmente in aminoacidi;
  • alcuni frammenti proteici (peptidi) riescono a penetrare la parete dell’intestino tenue, in piccole ma significative quantità;
  • questi peptidi, che in linea di principio non trovano posto nel flusso sanguigno, vengono identificati dal sistema immunitario, che innesca un processo infiammatorio.

Questo concetto di “carico ematico” di allergeni sarà ripreso più avanti, quando parleremo del fegato.

A causa di questi allergeni alimentare il sistema immunitario è costantemente eccitato e stimolato.

Ma perché l’organismo attacca molecole alimentari innocue?
Questo è uno dei dibattiti attuali.

Alcuni pensano che se la persona fosse in uno stato di perfetto equilibrio, l’organismo non attaccherebbe questi peptidi provenienti da cereali, latte, uova ecc.
Pare abbastanza logica la spiegazione dell’evoluzione umana fornita da Seignalet e da altri sostenitori delle diete ancestrali e oggi il concetto di permeabilità intestinale è ben consolidato.

Sappiamo che molteplici fattori scatenanti aumentano la permeabilità dell’intestino tenue (lo stress è uno di questi – si veda ad esempio uno studio4 sul personale militare in situazioni di combattimento). Questa permeabilità è problematica perché aumenta l’eccitazione del sistema immunitario.

Ma il dibattito non è chiuso: stiamo imparando ogni giorno di più perché la ricerca sulle intolleranze alimentari continua e questa è certamente un’area di conoscenza che si evolverà nei prossimi anni. È importante rimanere sempre aggiornati e soprattutto rimanere aperti e pronti a modificare costantemente le proprie opinioni.

Un mondo troppo igienizzato causa delle allergie

Alcuni ipotizzano che un ambiente eccessivamente igienizzato abbia gradualmente portato all’insorgere di allergie.
Questa ipotesi è chiamata “ipotesi igienica”.

Il sistema immunitario, come un esercito, ha una sola missione: pattugliare e attaccare gli intrusi che si presentano alle porte della fortezza. Quando giorno dopo giorno non si presenta nessuno, l’esercito, frustrato, attacca bersagli immaginari (allergeni) o le sue stesse truppe (malattie autoimmuni).

Questa ipotesi si applica in particolare ai bambini.
I bambini che hanno vissuto in ambienti troppo puliti, ad esempio in un appartamento di città con genitori molto attenti all’igiene, hanno molte più probabilità di sviluppare allergie, mentre coloro che sono cresciuti in campagna, ad esempio in una fattoria, con animali e parassiti vari intorno, sarebbero meno suscettibili all’atopia.

Molti studi hanno esaminato questa ipotesi ed esistono alcune correlazioni tra l’eccesso di igiene e l’atopia.

Lo studio più recente che abbiamo trovato5, comprende 1.127 bambini che vivono in città del Brasile. I ricercatori hanno valutato le infezioni di cui soffrivano questi bambini attraverso analisi del sangue e delle feci e hanno dimostrato che i bambini delle madri più istruite, che vivono nelle migliori condizioni igieniche e con il minor numero di infezioni, sono quelli che sviluppano maggiormente l’atopia.

Va anche detto che alcuni studi6 dimostrano che la somministrazione di vermi parassiti (del gruppo degli elminti) a chi soffre di malattie autoimmuni (sclerosi multipla, diabete di tipo 1, artrite reumatoide e lupus eritematoso sistemico) riduce l’infiammazione.
I vermi costituirebbero infatti un obiettivo molto più logico per il sistema immunitario, che smetterebbe di attaccare le proprie cellule.

In conclusione, condizioni igieniche troppo rigide, soprattutto per i bambini, sembrano essere controproducenti nel contesto delle allergie.

Carico ematico e fegato

È importante comprendere questo concetto per approfondire la discussione.

Un allergene è un antigene, il che significa che verrà riconosciuto dal nostro sistema immunitario per provocare una risposta infiammatoria. Per ogni antigene, il nostro sistema produce un anticorpo, le IgE nel caso dell’allergia.
Le IgE saranno in grado di legare 2 antigeni, in qualche modo “imprigionandoli”, al fine di facilitarne il riconoscimento e la distruzione da parte del sistema immunitario. Questa associazione antigene-anticorpo è chiamata “immunocomplesso”.

Più immunocomplessi ci sono in circolazione, più il sistema immunitario rimarrà “eccitato”.
Questi complessi costituiscono un “carico ematico” che deve essere ripulito.
Il fegato, attraverso i suoi fagociti, è l’organo principale per la disintossicazione dei complessi.

Se il fegato non svolge correttamente il suo lavoro, il carico ematico sarà elevato e si pensa che la persona sarà molto più reattiva agli allergeni. Forse compariranno altre allergie o i sintomi saranno più acuti.
Quindi, come vedremo, uno degli approcci per trattare le allergie, sarà quello di aiutare il fegato a svolgere il suo lavoro di riciclaggio.

Stress e ansia

Ormai è noto che lo stress aggrava l’espressione della maggior parte delle malattie, soprattutto quelle in cui il sistema immunitario è in stato di eccitazione (malattie autoimmuni e allergie).

Uno studio44 condotto su 698 bambini coreani mostra una chiara associazione tra i livelli di stress e l’espressione dei seguenti problemi:

  • rinite allergica,
  • eczema allergico,
  • congiuntivite allergica.

Un altro studio45 dimostra che gli eventi negativi della vita e lo stress cronico hanno un chiaro impatto sugli attacchi di asma allergica nei bambini.

La gestione dello stress è un passo fondamentale nella gestione dei sintomi allergici questo vale per tutte le età.
Ricorda che la mancanza di sonno, così come una dieta eccessivamente glicemica (yoyo iperglicemia-ipoglicemia), porta a un aumento dello stress.

Curare le allergie

Passiamo ora ad analizzare, punto per punto, come un approccio naturopatico possa venire in soccorso di chi soffre di allergie.

Modulazione del sistema immunitario

La parola chiave è “modulazione”, non “stimolazione”: qualsiasi pianta o sostanza immunostimolante peggiora la situazione.

Ad esempio l’echinacea non è assolutamente adatta a calmare le allergie, perché è un immunostimolante: al contrario, le aggrava.
Paul Bergner, fondatore dell’Istituto di Erboristeria Medica del Nord America, fornisce la seguente spiegazione: l’echinacea probabilmente aumenta le frazioni Th1 e Th2 in modo simile. Se esiste già uno squilibrio, l’echinacea non farà altro che aggravarlo.

Vediamo allora quali piante possono essere di aiuto per questa “modulazione” del sistema immunitario.

Astragalo cinese (Astragalus membranaceus)

A differenza dell’echinacea, l’astragalo (huang qi nella medicina cinese) sembra modulare il sistema immunitario.
Se il sistema è carente, l’astragalo lo rafforza.
L’esperienza dimostra che impiega molto più tempo a fare il suo lavoro rispetto all’echinacea, ma sembra che lo faccia in modo sostenibile.
L’astragalo è ovviamente poco adatto alle infezioni transitorie, che richiedono piante che agiscano rapidamente.

Se invece il sistema immunitario è troppo eccitato (malattie autoimmuni, allergie), l’astragalo corregge lo squilibrio Th1/Th2, come dimostrano gli studi seguenti.

Uno studio condotto sui topi7 dimostra che 2 delle saponine dell’astragalo creano potenti effetti immunoregolatori senza stimolare le citochine infiammatorie. In questo studio, l’astragalo stimola il rilascio di citochine di tipo Th1 e sopprime la produzione di citochine di tipo Th2. L’astragalo svolge quindi l’azione desiderata, agendo sullo squilibrio della frazione Th2/Th1.

Un altro studio8 conferma questo effetto regolatore su 90 bambini affetti da asma. Questi bambini sono stati divisi in 3 gruppi: un gruppo che assumeva astragalo, un gruppo che assumeva un corticosteroide e un gruppo che li assumeva entrambi. Un gruppo placebo era composto da bambini sani. L’efficacia totale è stata del 67% per il primo gruppo, del 73% per il secondo e del 97% per il terzo. Inoltre, l’astragalo ha avuto un effetto positivo sulle citochine Th2/Th1.

Un terzo studio9 è stato condotto su 30 pazienti con cancro cervicale. L’astragalo è stato somministrato per via endovenosa, il che rende più difficile concludere se sia stato assorbito dall’intestino. In ogni caso, in queste pazienti esisteva uno squilibrio Th2/Th1 prima dello studio, con una predominanza dei Th2, e l’astragalo è stato in grado di regolare questo squilibrio.

Se non siete ancora convinti, potete consultare altri studi sull’argomento.10, 11, 12

Maïtake (Grifola frondosa) e reishi (Ganoderma lucidum)

Anche i funghi medicinali, grazie ai loro polisaccaridi, godono di un’ottima reputazione per la modulazione del sistema immunitario. Sebbene gli studi siano più scarsi rispetto all’astragalo, l’esperienza clinica conferma i loro effetti modulatori.

Uno studio13 condotto sui topi dimostra che i betaglucani del maitake inducono la produzione di citochine di tipo Th1 (IFN-gamma, IL-12, IL-18) da parte delle cellule della milza e dei centri linfatici e bloccano la produzione di citochine di tipo Th2 (IL-4).

Un altro studio14 che utilizza una miscela di Grifolia, Agaricus blazei e Hericium erinaceum mostra un effetto simile (riduzione delle IgE e delle citochine Th2).

Studi simili esistono per il reishi.
Uno studio15 mostra un effetto regolatore positivo della frazione Th2/Th1 nei bambini affetti da asma allergica. Questi effetti sono confermati da altri studi in vitro e in vivo.16-17

Il ginseng (Panax ginseng)

Il Panax ha un profilo energetico particolare, nel senso che non è adatto a tutti i tipi di costituzione e di persone.
Il suo carattere “caldo” lo rende spesso un po’ troppo stimolante per le persone già “calde”, per i giovani o, in generale, per gli uomini che sono ancora in un periodo “attivo”.

Quando è indicato, invece, ha effetti regolatori sul sistema immunitario in caso di varie allergie (asma, dermatite atopica, ecc.).18, 19, 20, 21

La vitamina D

Citare gli studi che dimostrano il chiaro legame tra lo squilibrio del sistema immunitario e la carenza di vitamina D fornirebbe un elenco davvero troppo lungo. Gli studi sono particolarmente chiari quando le allergie sono di tipo respiratorio.

Ricordate questo:

  • la carenza di vitamina D è sempre più diffusa, soprattutto a causa del fatto che ci esponiamo sempre meno al sole;
  • i livelli sono particolarmente bassi alla fine dell’inverno, quando iniziano a comparire i pollini;
  • gli esami del sangue evidenziano la carenza e si può intervenire con la supplementazione;
  • sebbene sia più raro della carenza, anche l’eccesso di vitamina D può esistere, ed è problematico.

L’unico modo per mantenersi in un buon equilibrio è quello di effettuare regolari analisi del sangue.
L’integrazione quotidiana è preferibile alle mega-dosi di 100.000 o 200.000 UI contenute nelle fiale.

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Riduzione dell’infiammazione intestinale

I fattori digestivi possono essere un fattore scatenante o aggravante di molti tipi di allergie.

Le possibili strategie per migliorare la situazione sono:

  • Diete di eliminazione, con particolare attenzione ai cereali e ai latticini. Questo non è sempre fattibile, poiché la persona deve essere disposta a provare questo approccio per circa 1-3 mesi e in modo rigoroso (particolarmente difficile con i bambini).
  • Piante che ripristinano una buona produzione di succhi digestivi, in particolare di acido gastrico, essenziale per la digestione delle proteine (gli allergeni sono frammenti di proteine). Gli amari in genere svolgono un ottimo lavoro in questo senso (radice di genziana, fiori di centaurea, foglie di carciofo, ecc).
  • Piante lenitive in caso di infiammazione.

Probiotici

I probiotici svolgono un ruolo importante in qualsiasi protocollo antiallergico.
Gli studi dimostrano che i bambini con allergie hanno una flora intestinale diversa da quella dei bambini senza allergie. Uno studio22 su 76 bambini ad alto rischio di atopia ha mostrato che avevano più clostridi e meno bifidobatteri nelle feci.

Anche in questo caso, gli studi che esaminano il legame probiotici-allergia sono troppo numerosi per essere citati: ci limitiamo a fornire recensioni di analisi che riassumono molteplici studi clinici.

La prima rassegna23 riassume 13 studi randomizzati e controllati con placebo su bambini affetti da dermatite atopica, 10 studi incentrati sul trattamento delle allergie e 3 sulla prevenzione delle allergie:

  • nella metà degli studi considerati, i probiotici hanno ridotto la gravità degli attacchi;
  • i miglioramenti clinici erano accompagnati da una diminuzione dei marcatori infiammatori;
  • in 2 studi, i bambini hanno sviluppato la dermatite atopica con una frequenza significativamente inferiore rispetto ai bambini del gruppo placebo;
  • il ceppo più promettente per la prevenzione della dermatite atopica sembra essere il Lactobacillus rhamnosus GG.

La seconda rassegna24 esamina una serie di studi condotti tra il 2000 e il 2008 sui probiotici per la rinite allergica.
I risultati indicano che i probiotici sembrano ridurre la frequenza e la gravità degli attacchi. Inoltre, migliorano la qualità di vita dei pazienti. I risultati sono ottenuti in parte attraverso una modulazione della frazione Th2/Th1.

In pratica:

  • non tutte le marche e i prodotti sono uguali: il probiotico deve contenere una corretta varietà di ceppi e in numero sufficiente;
  • i probiotici devono essere assunti per un lungo periodo, idealmente minimo 3 mesi.

Inoltre, i probiotici sono particolarmente consigliati se si sono assunti antibiotici negli ultimi mesi o se si hanno problemi intestinali.
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Kotor Probiodiet

Pre + probiotici
Benessere ed equilibrio della flora intestinale.
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Riduzione del carico ematico

Il fegato dovrebbe eliminare gli immunocomplessi in modo rapido ed efficiente. Se non lo fa, il carico ematico di allergeni aumenta.

Per facilitare questa eliminazione, sono di grande aiuto le piante depurative e le più semplici sono di solito le più efficaci: come la radice di tarassaco o la radice di bardana. Queste piante sono diuretiche e in rari casi possono aumentare l’ipotensione.

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Drenaggio dei liquidi corporei.” autore=”Giulia” data=”2019-05-05″ valutazione=”Lo uso regolarmente quando la mia pelle ripresenta dermatiti.” worstRating=”5″ bestRating=”5″ linkname = “”]

Antistaminici

Diverse sostanze naturali hanno proprietà antistaminiche e contribuiscono quindi a ridurre l’espressione delle allergie. Ecco alcune piante interessanti e come usarle.

L’ortica (Urtica dioica, U. urens)

Un semplice infuso di ortica è un eccellente antinfiammatorio e si trova facilmente in erboristeria.
Esistono pochi studi clinici su di essa. In uno studio condotto su 69 pazienti affetti da rinite allergica, il 58% dei pazienti che hanno assunto 600 mg di ortica ha notato un miglioramento dei sintomi della rinite allergica e della congiuntivite. Il 48% ritiene che l’ortica sia più efficace dei farmaci antiallergici da banco.34

Uno studio in vitro dimostra che l’estratto di ortica inibisce i recettori dell’istamina e il rilascio di citochine infiammatorie che causano i sintomi dell’allergia.35.
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Ortica BIO

Favorisce i naturali processi depurativi dell’organismo, il drenaggio dei liquidi corporei e la funzionalità delle vie urinarie.” autore=”P.P.” data=”2019-09-16″ valutazione=”Ho visto dei risultati ma devo farne un’altra scatola. Consigliato da medico.” worstRating=”5″ bestRating=”5″ linkname = “”]

Le piante ricche di acido rosmarinico

Rosmarino, salvia, menta e basilico sono piante ricche di acido rosmarinico. Numerosi studi dimostrano che l’acido rosmarinico contrasta il processo infiammatorio delle allergie.

Due studi dimostrano che questo acido calma i sintomi dei pazienti affetti da congiuntivite e rinite allergica.39, 40 Uno studio dimostra che dà sollievo ai sintomi della dermatite atopica.41

Il modo migliore per assumere queste piante è l’infuso di piante fresche, altrimenti di piante fresche essiccate (ma come seconda scelta).

Altre piante antistaminiche

Il farfaraccio maggiore (Petasites hybridus (L.) Gaertn. & al., 1801) inibisce i livelli di istamina circolante e la degranulazione dei mastociti in caso di esposizione ad allergeni.29, 30
Alcuni studi dimostrano che è efficace quanto la cetirizina e la fexofenadina31, 32, 33 (entrambi farmaci antistaminici).
È particolarmente efficace per la rinite e l’asma allergica.
A differenza degli antistaminici, il farfaraccio non ha un effetto sedativo ma attenzione: le varie parti della pianta contengono sostanze tossiche per il fegato (alcaloidi pirrolizidinici) ed è in corso un dibattito sull’epatotossicità di altri componenti del farfaraccio, come la petasina.
È meglio attendere una conclusione definitiva prima di intraprendere una cura o affidarsi ad un medico.

La piantaggine (Plantago lanceolata) è un altro antistaminico del mondo erboristico, che può essere associata all’ortica (con un po’ di liquirizia per fornire un ulteriore effetto antinfiammatorio – sconsigliata se si soffre di pressione alta).

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Piantaggine BIO

Azione emolliente e lenitiva.
Apparato respiratorio e digerente. Pelle.” autore=”Luana” data=”2019-10-16″ valutazione=”Integratore molto puro e molto buono. ” worstRating=”5″ bestRating=”5″ linkname = “”]

La quercetina

La quercetina è un flavonoide presente nelle piante. Due studi indipendenti dimostrano che 100 mg di quercetina assunti per 8 settimane riducono significativamente i sintomi dell’allergia ai pollini.36, 37 La quercetina inibisce anche la risposta infiammatoria innescata dal riconoscimento di un antigene da parte del sistema immunitario.38

La vitamina C

La vitamina C sembra agire come antistaminico,25 con livelli circolanti di istamina inversamente proporzionali ai livelli di vitamina C.

Uno studio26 dimostra che la vitamina C (2 grammi per dose) migliora la funzione polmonare.
Un altro studio mostra che i polmoni iperreattivi si trovano in individui con i livelli più bassi di vitamina C.27.
Studi sui topi dimostrano che la vitamina C riduce l’infiammazione polmonare.28

Si noti tuttavia che vi sono alcune controversie in merito, perché la vitamina C ha anche proprietà immunostimolanti.

Sulla base delle carenze presenti nei paesi industrializzati, sembra ragionevole un’integrazione giornaliera di vitamina C naturale.

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Il trattamento sintomatico delle allergie

Per quanto riguarda l’asma allergica, uno studio dimostra che l’integrazione di magnesio (200-290 mg per 16 settimane) può aiutare a gestire gli attacchi nei bambini42 ed un altro studio43 (che ha esaminato l’integrazione per 12 settimane) conferma questo effetto.

Un infuso di foglie di verbasco (Verbascum thapsus) può calmare l’infiammazione bronchiale, così come una tintura madre o un olio essenziale di pino silvestre.
Anche una tintura madre o un olio essenziale di pino silvestre possono dare sollievo.

L’eufrasia (Euphrasia officinalis) invece è specifica per gli occhi rossi e lacrimosi che accompagnano la congiuntivite allergica (molto usata nei colliri).
Può essere accompagnata da solidago (Solidago virgaurea, S. canadensis) e piantaggine lanceolata (Plantago lanceolata).

L’infuso di solidago può alleviare i sintomi della rinite allergica.

Trattamento delle allergie: semplifichiamo…

Per concludere e in qualche modo riassumere il tutto, suggeriamo il seguente modello di riflessione.

  • Riflettete a fondo sulla vostra digestione negli ultimi anni.
    Ci sono gonfiori e difficoltà croniche? Pensate che alcuni alimenti causino più problemi di altri? Le proteine mal digerite aumentano il carico di allergeni nel sangue.
    Se le strategie di eliminazione sono troppo difficili da gestire, è bene almeno seguire un ciclo di probiotici di qualità. Per migliorare la digestione delle proteine, assumete estratti puri o tintura madre di piante amare 15 minuti prima dell’inizio di ogni pasto.
  • Riflettete a fondo sul vostro livello di stress.
    Dormite bene? Fate attività fisica regolare?
    Considerate almeno un integratore di magnesio e una pianta o una miscela di piante che possano calmare i vostri nervi (ce ne sono molte: melissa, camomilla, passiflora, biancospino,  ecc.)
  • Considerate le piante e gli integratori alimentari che calmano l’eccitazione del sistema immunitario.
    L’astragalo cinese è uno dei migliori.
  • Sfruttate le proprietà antistaminiche di alcune piante.
    Il consumo quotidiano di un infuso di ortica, piantaggine e un pizzico di liquirizia è semplice ed efficace.

Sulla base di questo modello, costruite un approccio che ritenete adeguato alla vostra costituzione, quindi provatelo per almeno 1 mese.
Fate poi un bilancio: se non ci sono miglioramenti, provate altre piante.

Se vi cimentate da soli, prevedete alcuni mesi di tentativi ed errori prima di trovare un approccio che vi soddisfi perfettamente ma non arrendetevi: il mondo dei rimedi naturali è vasto e ognuno può trovare il proprio trattamento per le allergie.

Da ricordare

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Se preferisci l’aiuto di un professionista al “fai da te”, il dottor Francesco Mandò Tacconi è a disposizione: scrivici per informazioni o per prendere appuntamento a [email protected]. Visite anche da remoto.

Referenze

  1. Pawankar R, Canonica G, Holgate S, Lockey R. (eds). World Health Organization (WAO) White Book on Allergy. 2011.
  2. Berger A. Th1 and Th2 responses: what are they? BMJ. 2000 Aug 12;321(7258):424.
  3. Bellanti JA. Cytokines and allergic diseases: clinical aspects. Allergy Asthma Proc. 1998 Nov-Dec;19(6):337-41. Review.
  4. Li X, Kan EM, Lu J, Cao Y, Wong RK, Keshavarzian A, Wilder-Smith CH. Combat-training increases intestinal permeability, immune activation and gastrointestinal symptoms in soldiers. Aliment Pharmacol Ther. 2013 Feb 24.
  5. Figueiredo CA, Amorim LD, Alcantara-Neves NM, Matos SM, Cooper PJ, Rodrigues LC, Barreto ML. Environmental conditions, immunologic phenotypes, atopy, and asthma: New evidence of how hygiene hypothesis operates in Latin America. J Allergy Clin Immunol. 2013 Feb 13.
  6. Ben-Ami Shor D, Harel M, Eliakim R, Shoenfeld Y. The Hygiene Theory Harnessing Helminths and Their Ova to Treat Autoimmunity. Clin Rev Allergy Immunol. 2013 Jan 17.
  7. Nalbantsoy A, Nesil T, Yılmaz-Dilsiz O, Aksu G, Khan S, Bedir E. Evaluation of the immunomodulatory properties in mice and in vitro anti-inflammatory activity of cycloartane type saponins from Astragalus species. J Ethnopharmacol. 2012 Jan 31;139(2):574-81.
  8. Lin Y, Wang B, Luo XQ. Clinical study of astragalus’s preventing the recurrence of asthma in children. Zhongguo Zhong Xi Yi Jie He Za Zhi. 2011 Aug;31(8):1090-2.
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