Acufene: un aiuto naturale per combatterlo

Acufene: uno studio in doppio cieco (controllato con placebo) ha dato risultati incoraggianti.

Se hai spesso (o permanentemente) le orecchie che fischiano, ronzano, o peggio… sai bene quanto la vita diventi insopportabile se si soffre di acufene.

Un acufene (dal greco ἀκούω «udire» e ϕαίνομαι «manifestarsi», tinnitus in latino) è un disturbo uditivo costituito da rumori che l’orecchio percepisce come fastidiosi, che possono anche influire sulla qualità della vita di chi ne è affetto.

L’acufene, o tinnito, è un rumore “parassitario”, che si sente senza sentirlo: per alcuni è il suono di un martello su un’incudine, per altri è il rumore di un treno o di una motosega; può essere un fischio, un ronzio, un clic… Può essere percepito in una o in entrambe le orecchie, ma può anche apparire come all’interno della testa, sia davanti che dietro l’orecchio.

L’acufene può essere occasionale, intermittente o continuo: è il risultato di una disfunzione del sistema nervoso uditivo ed è un sintomo che può avere molte cause.

Le cause dell’acufene

I fattori che possono scatenare l’insorgenza dell’acufene sono numerosissimi e, in genere, si distinguono quattro tipi di tinnito, a seconda della loro origine:

  • Acufene normale
    Chiunque può sentire un acufene, spesso sotto forma di suono puro. È un’attività naturale dell’apparato uditivo: per alcuni secondi i neuroni inviano spontaneamente e simultaneamente uno stimolo sonoro. Per chi ha un udito normale, questo tipo di acufene è coperto dal rumore ambientale, nelle persone con perdita dell’udito, invece, i suoni esterni sono meno presenti e gli acufeni si notano molto di più.
  • Disco tinnitus
    Quando sono esposti a rumori estremi, un gran numero di neuroni sono fortemente stimolati allo stesso tempo. Quando si passa da un ambiente rumoroso ad un ambiente tranquillo, si sente così un fischio o un ronzio per un certo periodo di tempo. Questo suono di solito scompare dopo una notte di sonno ma, con una regolare e ripetuta esposizione al rumore, l’acufene può diventare permanente. Indossare una protezione per l’udito è un modo semplice per evitarlo.
  • Tinnito derivante da danni all’apparato uditivo
    Questa è la forma più comune: l’acufene derivante dalla perdita dell’udito legata all’età. È importante fare una diagnosi approfondita, sia medica che audiologica: indossare un apparecchio acustico può, nella maggior parte dei casi, ridurre la percezione dell’acufene.
  • Acufene somatico
    L’origine dell’acufene non è sempre nell’orecchio. L’acufene somatico è causato dal sistema sensoriale dell’organismo. I rumori anomali possono essere causati, ad esempio, da una lesione al collo, da un’anomala circolazione sanguigna o da un aumento del tono muscolare in prossimità della testa.

Ma quali sono le altre cause?

  • Stress: fisico o mentale, è una causa molto comune. In generale, l’acufene, è un primo segno che l’organismo non è in grado di affrontare lo stress.
  • Farmaci: lo sgradevole tinnito può essere un effetto collaterale di alcuni farmaci, come gli antireumatici o gli antidolorifici, i farmaci per la malaria o alcuni antidepressivi. Anche diversi farmaci antipertensivi (come gli ACE inibitori o i betabloccanti) possono causare l’acufene.
  • Sostanze ricreative: le droghe e altre sostanze possono causare tinnito. Pensate ad esempio all’alcol, alla nicotina. L’acufene è talvolta amplificato dopo diversi bicchieri di vino o di birra.
  • Sale: piatti troppo salati o troppo piccanti possono aggravare la sensazione di tinnito o fischio. Gli scienziati sospettano che il glutammato sia responsabile di questo fenomeno, ma al momento non ci sono prove che lo dimostrino.

Fare rumore per coprire il rumore nella testa

Il tinnito cronico, cioè un acufene che persiste, può diventare estremamente fastidioso per chi ne è affetto: i rumori possono arrivare a coprire i suoni e le voci che ti circondano, rendendo difficili la comunicazione e la concentrazione.

Immagina: con un acufene si è costantemente disturbati, anche nel silenzio assoluto della propria stanza, al punto che l’unica strategia per dormire meglio è quella di produrre un rumore costante, per “coprire” il tinnito nella propria testa!
Uno studio del 2013 ha evidenziato che le persone che soffrono di acufene sono spesso sveglie durante le fasi 3 e 4 del sonno, così come durante la fase REM,1 con conseguenti danni per l’umore, per la capacità di apprendimento e la concentrazione durante il giorno, visto che queste fasi sono decisive per la rigenerazione.

Considerando come possa essere difficile vivere una patologia come l’acufene, non possiamo far passare sotto silenzio uno studio scientifico nutrizionale, pubblicato nel novembre 2019 sulla rivista Nutrients2  che mostra risultati incoraggianti contro l’acufene

Certo, questo studio ha coinvolto solo trentacinque persone, ma è stato condotto in modo molto rigoroso seguendo i criteri della ricerca medica: uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, della durata di tre mesi.

Come promemoria, “randomizzato” significa che i pazienti sono stati estratti a caso per ricevere o il trattamento o un placebo, cioè un prodotto che ha tutto l’aspetto del trattamento ma che non contiene alcun principio attivo.

“Doppio cieco” significa che né i pazienti, né i medici che hanno prescritto il trattamento e osservato i risultati, sapevano chi stesse prendendo che cosa, per evitare di essere influenzati.

Il risultato è stato che le persone che hanno ricevuto il trattamento naturale hanno sperimentato una significativa diminuzione dell’intensità del loro acufene, così come del livello sonoro necessario per mascherarlo.

Il trattamento naturale per l’acufene

Il trattamento naturale dell’acufene utilizzato nello studio citato, consisteva nell’assunzione di una serie di integratori alimentari mirati:

  • una volta al giorno:
    • 150 mg di vitamina C,
    • 10 mg di vitamina B6,
    • 200 microgrammi di acido folico (vitamina B9),
    • 150 microgrammi di biotina (vitamina B8) e 25 mg per le altre vitamine del gruppo B;
    • 50 mg di magnesio,
    • un estratto di semi d’uva a forte azione antiossidante (OPC).
  • due volte al giorno:
    • 300 mg di acido alfa-lipoico, anch’esso altamente antiossidante.

Le cellule della coclea (la parte dell’orecchio interno utilizzata per l’udito) sono danneggiate dai radicali liberi, e questo spiega perché “creano” rumori che non esistono.

Le persone che soffrono di acufene hanno livelli di stress ossidativo più alti del normale: i radicali liberi possono essere combattuti dagli antiossidanti.
Da qui la logica dell’assunzione di antiossidanti sotto forma di integratori alimentari per ridurre l’acufene.

Bevi caffè

I risultati di questo studio sono coerenti con quelli di un altro grande studio osservazionale, che ha concluso che le persone che bevono tre tazze di caffè al giorno hanno meno inconvenienti con l’acufene rispetto ad altre.

Questo studio è stato pubblicato nel 2014 sull’American Journal of Medicine3 e aveva coinvolto circa 65.000 donne, seguite per 18 anni.

Questo effetto potrebbe essere legato all’alto contenuto di antiossidanti del caffè, la nostra più grande fonte di antiossidanti tra tutti gli alimenti comunemente consumati.

Acufene: non dimenticare il Gingko Biloba

La medicina convenzionale tratta l’acufene con un farmaco chiamato pentossifillina, che dilata i vasi sanguigni e quindi migliora l’irrigazione dell’orecchio interno. Ma sappi che esiste una pianta o, più precisamente, un albero, che migliora la circolazione sanguigna dilatando i vasi e rendendo il sangue più fluido, senza effetti collaterali: si chiama Gingko Biloba.

[smdmc_products ids=”540″ brand=”Ligne de Plantes” descrip=”Ginkgo Biloba BIO
Azione antiossidante, favorisce la memoria e le funzioni cognitive. Normalizza la circolazione del sangue e favorisce la funzionalità del microcircolo. Antiossidante.
20 ampolle da 15 ml” autore=”Ale” data=”2019-07-05″ valutazione=”Pianta meravigliosa il Ginkgo. Questa preparazione è ottima!” worstRating=”5″ bestRating=”5″, linkname = “”]

È stato condotto uno studio su un estratto liquido di Gingko Biloba (di cui un grammo contiene tante molecole attive quanto 50 grammi di foglie) confrontandolo alla pentossifillina4: sulla base di 197 pazienti per 12 settimane, ha concluso che l’estratto di Gingko è efficace quanto il farmaco.

Speriamo che, se soffrite di acufene, queste informazioni possano aiutarvi ad alleviare il vostro disagio.


Bibliografia

  1. ATTANASIO et al. Sleep Architecture Variation in Chronic Tinnitus Patients. Ear and Hearing, vol. 34.4, pp.503-507, juillet 2013.
  2. Petridou et al. The Effect of Antioxidant Supplementation in Patients with Tinnitus and Normal Hearing or Hearing Loss: A Randomized, Double-Blind, Placebo Controlled Trial. Nutrients. 2019 Dec 12;11(12). pii: E3037. doi: 10.3390/nu11123037.
  3. Jordan T. Glicksman, Sharon G. Curhan, Gary C. Curhan. A prospective study of caffeine intake and risk of incident tinnitus. The American journal of medicine, 10 mars 2014.
  4. Procházková, K., Šejna, I., Skutil, J. et al. Ginkgo biloba extract EGb 761® versus pentoxifylline in chronic tinnitus: a randomized, double-blind clinical trial. Int J Clin Pharm 40, 1335–1341 (2018). https://doi.org/10.1007/s11096-018-0654-4

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