Aconitum, per chi pensa di morire!

Aconitum napellus: con questa pianta tutto è intenso.

E vista la sua utilità, non potrà mancare nella vostra farmacia.

L’Aconitum napellus è una pianta erbacea della famiglia delle Ranunculaceae, ed è di una tossicità estrema.
L’aspetto atipico del fiore le è valso diversi soprannomi: “elmo di Giove”, “cappuccio del monaco”, “bocca di leone”. Ammiratene da vicino il bel colore blu scuro se volete, ma che non vi venga l’idea di assaggiarlo: pochi grammi basterebbero per uccidervi.
Questa tossicità, che colpisce i sistemi vitali cardiovascolare e nervoso, è dovuta principalmente a un alcaloide: l’aconitina, e si narra che la magia nera ne abbia fatto grande uso.  Shakespeare lo menziona nelle sue opere, gli antichi greci lo utilizzavano alla stregua della cicuta (altro potente veleno vegetale) ed in tempi più recenti veniva usato per avvelenare frecce e lance.

È grazie alla sua potente tossicità che l’Aconitum napellus è il rimedio omeopatico delle situazioni di emergenza.

Diluendo e dinamizzando la pianta secondo i principi omeopatici (radici e pianta in fioritura) Aconitum scatena un’azione esattamente opposta a quella che è in grado di provocare ed è indicato nei casi acuti, per i malesseri che scoppiano all’improvviso. Può quindi essere utilizzato in tre situazioni:

  • angoscia improvvisa e intensa con sensazione di morte imminente;
  • nevralgie acute e molto dolorose;
  • febbre improvvisa e molto alta.

In uno stato di angoscia intensa la persona è certa che la morte sia vicinissima ma chiede comunque aiuto: e può annunciare anche l’ora precisa del decesso! Questa “premonizione” ovviamente non corrisponde a niente di reale, e la dichiarazione scaturisce da stato di panico totale: questo particolare tipo di attacco di panico può avvenire brutalmente senza alcun preavviso, e sarà più frequente in piena notte, di solito verso mezzanotte.
Aconitum permette di calmare le nevralgie (forti dolori sul percorso di un nervo), in modo particolare quando sono intense, recenti e generatrici di forti angosce notturne. Tra le nevralgie che possono essere trattate con diluzione omeopatica di Aconitum abbiamo la sciatalgia, la cruralgia (che colpisce il nervo femorale), la cervicobrachialgia (collo e braccio) e la nevralgia del trigemino (comunemente nota come nevralgia facciale). Il punto in comune tra questi dolori nevralgici? È il nervo stesso la sede del dolore e non il semplice conduttore del fenomeno doloroso.
Queste sciatalgie possono essere favorite o scatenate da un’esposizione al freddo secco (in particolare la nevralgia del trigemino e la cervicobrachialgia): la presenza di formicolio (o parestesia) nel territorio del nervo colpito è un’ulteriore indicazione che consiglia un trattamento con Aconitum.
Aconitum consente di trattare febbri violente e improvvise, quelle che salgono subito oltre i 39°, in particolare dopo un’esposizione al freddo secco. Il soggetto ha la pelle secca, calda, e un’intensa sete di acqua fredda. Tutto gli sembra avere un gusto amaro (tranne l’acqua fredda) e al salire della febbre può anche avere un mancamento: passa dal viso rosso e bruciante se coricato, al pallore se si siede; ha brividi al minimo movimento.

Nella vostra farmacia

Queste le tre formulazioni per le urgenze:

  • granuli 5CH, servirà per la febbre alta con sete e pelle secca: 5 granuli ogni ora, diradare con il miglioramento fino ad interrompere.
  • granuli 9CH, per le nevralgie da freddo secco con formicolio: 5 granuli ogni ora, diradare con il miglioramento.
  • granuli 15CH, ansie e attacchi di panico.

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