Oligoelementi - Integratori Oligotracce

Oligotracce: preparati di puri oligoelementi, efficaci, semplici e naturali.

Gli unici ingredienti di questi preparato sono gli oligoelementi, nelle studiate quantità fisiologiche: catalizzatori essenziali per le reazioni metaboliche e biochimiche del nostro organismo. Sono dispersi in acqua ultrapura, cioè priva di qualsiasi inquinante in grado di interferire e limitarne l’efficacia.

Le uniche sostanze aggiunte (allo scopo di renderne più gradevole il gusto senza comprometterne la qualità) sono il fruttosio e, in alcuni casi, il glicerolo vegetale.

La stabilità microbiologica è garantita da un ciclo di sterilizzazione termica idoneo e controllato, che consente di evitare di aggiungere indesiderate sostanze conservanti.

La dispersione degli oligoelementi nel solvente è la massima possibile, perché ottenuta mediante il potenziamento della già notevole azione solvente dell’acqua ultrapura, a mezzo di un trattamento in ultrasuoni.

Il risultato finale sono dispersioni ioniche ovvero, in alcuni casi, colloidali di grande semplicità e purezza, in grado di massimizzarne l'effetto benefico sull’organismo.

Oligoterapia

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L'Oligoterapia

L’oligoterapia è una medicina di terreno, è un trattamento che tende a correggere uno squilibrio diatesico, riportando ordine dove ci sono disordini biochimici e di conseguenza funzionali.

Nasce nel 1800, ma viene convalidata scientificamente negli anni trenta del Novecento da Jacques Mènètrier che introdusse in forma regolare l’uso degli oligoelementi in terapia, mettendo a punto l’oligoterapia catalitica.

La somministrazione degli oligoelementi deve essere dell’ordine di milionesimi di grammo, e in forma liquida per assicurare la ionizzazione, la biodisponibilità, e mettere al riparo da iperdosaggi pericolosi nel caso dei metalli pesanti.

Gli oligoelementi sono minerali in grado di favorire sia le reazioni enzimatiche che i processi metabolici organici in generale; si tratta cioè di “starter” che permettono ai “catalizzatori” delle reazioni chimiche, gli enzimi, di funzionare correttamente.

Importante è il loro assorbimento perlinguale: le mucose della bocca infatti, ricche di vascolarizzazione capillare, favoriscono un'eccellente permeabilità e una veloce entrata in circolo degli oligoelementi che, evitando così il tragitto gastroenterico, vengono rapidamente assimilati e svolgono più rapidamente il loro ruolo catalitico.

La frequenza di assunzione deve essere nell’ordine di 2 - 3 fiale a settimana per gli oligoelementi diatesici, uguale posologia per gli oligoelementi delle associazioni catalitiche nelle sindromi di disadattamento.

Il ruolo degli oligoelementi

Gli oligoelementi hanno una quadrupla funzione nell’organismo:

  1. 1. anzitutto, sono dei catalizzatori di molte funzioni e reazioni e, la loro presenza, permette delle reazioni chimiche che altrimenti non potrebbero avvenire.
  2. 2.. Hanno un'azione ben specifica e precisa per ogni reazione chimica, oltre ad avere effetti antitossici e battericidi.
  3. 3. Sono dei modificatori di terreno, favoriscono cioè il fenomeno di autodifesa dell’organismo nei confronti delle infezioni.
  4. 4. Sono agenti diretti degli scambi metabolici, hanno un’azione diatesica che favorisce le funzioni vitali indispensabili al buon funzionamento dell’organismo, come la nutrizione, la respirazione…

Gli oligoelementi, in piccole dosi o in “tracce”, favoriscono tutte le funzioni e tutti gli scambi biologici che consentono all’organismo di funzionare armoniosamente.
Un percorso che possiamo riassumere in questo modo:

  • la recettività alle malattie dipende dal terreno del malato.
  • Questa recettività è in rapporto con gli scambi organici, in particolare con le reazioni di ossidoriduzione e di equilibrio acido-base.
  • Questa recettività e, di conseguenza, il terreno, possono evolversi con l’età, con la presenza di stati patologici, con l’azione di agenti esterni, etc.
  • È possibile modificare questa evoluzione agendo sugli scambi organici.
  • Si possono influenzare gli scambi organici grazie a certi oligoelementi.
  • La somministrazione di oligoelementi deve rispettare alcune regole: gli oligoelementi devono essere in forma ionica o colloidale, con proprietà fisico-biologiche, in quantità minime e tali da non costituire una terapia sostitutiva, ma equilibrante.

Il Dottor Vannier scrive: la costituzione è “ciò che si è”, il temperamento è “ciò che si diventa”. Insieme costituiscono “il terreno” o diatesi di ogni individuo.

Il Dottor Mènètrier ha descritto 4 diatesi:

  • allergica o del manganese
  • distonica o del manganese-cobalto
  • ipostenica o del manganese-rame      
  • anergica o dell’oro-rame-argento

oltre a 2 diatesi di disadattamento:

  • ipofiso genitale o del zinco-rame
  • ipofiso-pancreatica o dello zinco-nichel-cobalto.

La classificazione di terreno e di diatesi non ha niente di assoluto, le diatesi possono essere intricate tra di loro o possono passare dall’una all’altra nel corso dell’evoluzione: “il y a ce qu’on nait, et par suite ce qu’on devient”. Questo concetto è alquanto discusso nelle varie scuole di pensiero.

Mènètrier considera le diatesi come l’espressione tra lo stato di salute e quello lesionale.

Lo stato patologico è la conseguenza di turbe sempre più grandi di scambi ionici e di un blocco progressivo delle funzioni regolatrici.

La lesione è il risultato della malattia, provocato da un disordine metabolico su un punto preciso dell’organismo, il “locus minoris resistentiae”.

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