Withania somnifera: l’Ashwagandha o Ginseng indiano

Withania può risvegliare l’energia vitale “come fa la pioggia sulle giovani coltivazioni”.

La pianta « rasayana » per eccellenza (che rigenera, ringiovanisce), l’Ashwagandha (Withania somnifera della famiglia delle Solanaceae) è apparsa nella medicina ayurvedica più di 3000 anni fa ed oggi ne è (con il basilico sacro) la pianta più apprezzata.

La Withania è una pianta erbacea a fusto legnoso alla base, che raggiunge i 2 metri di altezza.
Le foglie sono opposte, ovate-lanceolate e a margine intero.
I fiori sono di colore giallognolo e i frutti sono delle bacche di coloro giallo-arancio.
Diffusa in India, cresce spontaneamente anche in Sudafrica e Asia orientale: se ne conoscono oltre 20 specie.

Le parti usate sono le radici, le foglie, la corteccia, i semi e i frutti: praticamente tutto ma in particolare le radici, di cui parleremo qui, chiamandola con il suo nome latino con cui ci è più nota.

Il suo tempo balsamico è l’autunno.

Withania somnifera: tradizione e storia

Il termine Withania è una sorta di importazione linguistica, derivata dall’inglese white (bianco, pallido) in relazione al colore dei suoi fiori, mentre somnifera deriva dal latino somnifer (sonnifero, soporifero).

Il nome indiano Ashwagandha invece deriva da askva, cavallo, e da gandha, odore. Quindi, “odore di cavallo”, che si riferisce sia al forte odore che emana dalla sua radice, sia alla sua azione fortificante, capace cioè di conferire all’uomo la forza e il vigore di un cavallo.

Citata nei testi antichi di medicina indiana, è riportata nel Charaka Samhita e nel Susruta Samhita, testi canonici della medicina ayurvedica, ove è collocata fra i medicinali più importanti della classe dei rasayana, cioè dei tonici ringiovanenti e di lunga vita.
Viene indicata, dalla tradizione, anche per trattare tosse, reumatismi, disturbi ginecologici, ulcere, stati infiammatori, affaticamento e calo della memoria.
È utilizzata sia da uomini che da donne e bambini per sostenere e stimolare l’energia ed è descritta come una pianta capace di risvegliare l’energia vitale in soggetti debilitati, “come fa la pioggia sulle giovani coltivazioni”.
La sua azione tonica si può tradurre anche in effetto afrodisiaco nelle situazioni di calo della libido.

Fa parte anche della medicina popolare africana, dove il succo della sua radice viene usato per trattare il mal di stomaco e le ulcere gastriche.
Il suo decotto è utile nelle malattie da raffreddamento e per la febbre.
Tonica dell’utero, è indicata anche per alleviare il dolore del parto e per facilitare il secondamento.

In ambedue le tradizioni, l’infuso della corteccia è indicato nell’asma e ugualmente trova impiego locale l’uso delle foglie per cicatrizzare ferite, lenire il dolore e trattare le malattie della pelle, quali psoriasi, eczemi e scabbia.

Principi attivi e meccanismo d’azione

I maggiori costituenti della pianta sono i Lattoni steroidei (witaferine, witanosidi I e VII e witasomniferoli A-C), noti come witanolidi; Alcaloidi (somniferina, scopolamina, witanoina e anaferina) e vi sono poi Saponine; Colina; Fitosteroli (beta-sitosterolo); Flavonoidi, Olio essenziale (ipuranolo), Alcoli (vitaiolo) e numerosi Glicowitanoli (sintoindosidi).

Lattoni steroidei

Witanolidi e witaferine hanno mostrato azione antineoplastica negli animali. Inoltre, le witaferine hanno evidenziato proprietà antinfiammatorie, antiossidanti e antimicrobiche. Il witanolide-D e la witaferina-A sembrano essere responsabili anche di un’azione immunostimolante.

Alcaloidi

La somniferina è responsabile di un’azione ipnotica, mentre la scopolamina determina un’azione rilassante sulla muscolatura liscia nella cavia.

Glicowitanolidi

Queste sostanze, e in particolare i sintoindosidi VII e VIII, sembrano responsabili dell’azione adattogena della pianta. I sintoindosidi, inoltre, pare incrementino la mobilità dei macrofagi, la fagocitosi e l’attività degli enzimi lisomiali.

Utilizzo della Withania

Stress fisico e psicologico

  • Classificata nella famiglia delle piante “adattogene” (che aiutano ad adattarsi a situazioni di stress, un termine proposto dai russi nel dopoguerra durante i loro studi approfonditi sull’Eleutherococcus senticosus), Withania aiuta la persona ad adattarsi ad una varietà di situazioni stressanti, psicologiche (lavoro, famiglia) o fisiologiche (freddo, caldo, dolore, ecc.).
  • Gli adattogeni sono generalmente stimolanti ma Ashwagandha si distingue perché è l’unico adattogeno che sia anche calmante: è  così indicata nei casi di insonnia causata da stress.
  • Porta vitalità e maggiore resistenza, preparandoci per le piccole o grandi sfide della vita moderna.
  • Riduce significativamente i marcatori dello stress, in particolare il cortisolo nel sangue.(1)
  • Può essere usata nei casi in cui il Ginseng (Panax ginseng), rosso o bianco, sia troppo stimolante, troppo caldo (in termini energetici) per una persona di natura instabile ed esplosiva.

Attenzione: la persona sana potrebbe trovare nell’Ashwagandha la soluzione per consentire al suo organismo di lavorare meglio, più velocemente, più a lungo… rimandando così il punto di rottura. Ma, in questo caso, senza una rimessa in discussione del proprio stile di vita, si tratta solo di posticipare l’inevitabile burnout.

Squilibri psicologici

  • Ashwagandha è ansiolitica,(1)(3) efficace come il lorazepam in uno studio sugli animali.(4)
  • Aiuta a combattere gli stati depressivi; sia da sola che (sempre sulla base di studi su animali) somministrata con imipramina(5) (consultare sempre il medico prima dell’assunzione congiunta).
  • Migliora il disturbo ossessivo-compulsivo nei topi, con un effetto paragonabile alla fluoxetina, alla ritanserina e alla paraclorofenilalanina.
  • Sembra agire a più livelli, in particolare attraverso il ciclo del GABA (acido γ-aminobutirrico), della serotonina e di altri neurotrasmettitori.
  • Efficace in caso di depressione, “annebbiamento mentale” con problemi di concentrazione, perdita di motivazione e morale causati da un lungo periodo di stress. La persona passa da un livello di cortisolo troppo alto ad un livello di cortisolo troppo basso.
  • Può essere usata per l’iperattività nei bambini con o senza disturbi di concentrazione: è bene considerare Brahmi (Bacopa monnieri) come pianta da associarvi.

Debolezza, cachessia

  • Per i periodi di debolezza e perdita di peso e vitalità, sia nei bambini, adulti o anziani.
  • Per problemi di crescita nei bambini (rif: Mills & Bone).
  • Withania è impiegata per “ricostruirsi”, per uscire da periodi di burnout (ma non per prevenirli, come abbiamo visto).
  • Ideale in caso di stanchezza stagionale (autunno, primavera) o ciclica dovuta al lavoro, per trovare un’energia stabile. Da utilizzare se possibile ben prima che il burnout entri in funzione. Una buona energia fisica ti permette di avere una migliore energia emotiva, una migliore motivazione per porti le domande giuste: sto bruciando la candela ad entrambe le estremità? In caso affermativo, cosa posso fare per cambiare la mia situazione?
  • È usata in medicina ayurvedica per la stanchezza causata da perdite mestruali significative.

Invecchiamento

  • Senza voler considerare Withania una pianta miracolosa o una fonte di giovinezza, studi ed esperienze dimostrano che può ridurre l’incidenza di alcune malattie legate all’età: arteriosclerosi, artrite, diabete, ipertensione e malattie degenerative.(6)
    Grazie al suo contenuto antiossidante, protegge i lipidi dalla perossidazione dovuta allo stress(7) e, sapendo che la parete cellulare è fatta in gran parte di lipidi, ben comprendiamo come questa pianta possa rallentare l’invecchiamento cellulare.
  • Migliora le prestazioni cognitive (18).
  • Utilizzata in medicina ayurvedica per la perdita muscolare e ossea (osteoporosi), la pianta sembra contrastare il processo di degradazione e degenerazione dei tessuti.

Dolore articolare

  • Ashwagandha calma il dolore dell’artrite(14)(15) e protegge le articolazioni (agendo in particolare sulla cartilagine e il collagene) dall’infiammazione e dallo stress ossidativo.(8)(9)
  • La pianta produce anche un significativo effetto analgesico,(6) con possibili applicazioni per l’osteoartrite e l’artrite reumatoide.

Problematiche oncologiche

  • Numerosi studi(10)(11)(12) dimostrano un effetto antitumorale in vitro e su animali per vari tipi di cancro. Risultati promettenti, ma con un’estrapolazione per l’uomo difficile (come sempre).
  • Ashwagandha può essere usata per ridurre l’affaticamento indotto dalla chemioterapia.(13)

Sistema Immunitario

  • Withania attiva il sistema immunitario(19) e può quindi essere utilizzata in caso di bassa immunità: calma/regola il sistema immunitario nelle malattie autoimmuni (rif: Winston);
    Winston lo consiglia in particolare per qualsiasi malattia autoimmune delle articolazioni e dei muscoli: artrite reumatoide, spondilite anchilosante, polimiosite e polimialgia reumatica.
    Ma una minoranza di persone può avere una reazione opposta all’Ashwagandha, cioè un peggioramento dei sintomi. In questo caso è ovviamente necessario interromperne l’assunzione.
  • Può essere usata per sostenere la persona disabilitata da una malattia invalidante con il sistema immunitario compromesso – ad esempio l’AIDS (rif : Tierra).

Alzheimer

  • Molti ricercatori(16) ritengono che Withania sia una pianta promettente per aiutare a gestire la malattia di Alzheimer, grazie ai suoi componenti inibitori della colinesterasi (alcuni farmaci oggi utilizzati per questa malattia sono infatti inibitori della colinesterasi).
    Questo effetto è confermato nei topi,(17) migliorandone il comportamento e diminuendo l’accumulo di peptidi amiloidi nel cervello dei soggetti esaminati.

Impotenza, infertilità, sessualità

  • Withania migliora la qualità dello sperma maschile(20) e la conta e la mobilità degli spermatozoi.(21)
  • La pianta è tradizionalmente nota per migliorare la libido e i problemi di erezione negli uomini, mentre nelle donne rafforza il funzionamento del sistema riproduttivo e ormonale, spesso in combinazione con Shatavari (Asparagus racemosa).
  • È usata come afrodisiaco nella tradizione ayurvedica e, facendo una semplice connessione tra la mancanza di libido e lo stress, è ovvio che se la persona è molto stressata ed esausta, Withania migliora la situazione.

Altri impieghi

  • Essendo antispasmodica e antinfiammatoria, Winston la consiglia per la fibromialgia, la sindrome delle gambe inquiete e la malattia di Tourette (quando è lieve e moderata).
  • Diminuisce la tolleranza alla morfina(22)(23) e alcuni autori suggeriscono un ruolo potenziale nella gestione delle dipendenze.
  • Fornisce un effetto antinfiammatorio simile al cortisone o al fenilbutazone.(23)
  • Withania è ricca di ferro, e può essere utilizzato per l’anemia da carenza – da prendere diluita nel latte intero e addolcito con melassa, anch’essa ricca di ferro (rif: Winston).
  • È usata in medicina ayurvedica per i problemi che interessano la sfera polmonare (asma, enfisema, diversi tipi di tosse) e per le ulcere dello stomaco.

Withania: indicazioni secondo l’uso tradizionale

  • Affaticamento generale;
  • Astenia sessuale;
  • Convalescenza;
  • Nevrosi ansiose;
  • Insonnia;
  • Perdita della memoria;
  • Gastriti;
  • Tosse;
  • Asma;
  • Ritardi della crescita;
  • Artrite;
  • Menopausa;
  • Diabete;
  • Dermatiti;
  • Eczemi.

Withania: indicazioni secondo la EBM

[La medicina basata su prove di efficacia (evidence-based medicine)]

  • Stress;
  • Affaticamento generale.

Controindicazioni, precauzioni d’uso, interazioni ed effetti collaterali

Per mancanza di dati e per il suo impiego tradizionale come abortivo, è controindicata in gravidanza, allattamento e prima infanzia.

A causa della sua azione immunostimolante, l’utilizzo in soggetti con malattie autoimmuni deve avvenire sotto controllo medico.
Lo stesso dicasi per la sua somministrazione associata a farmaci immunosoppressori.

La somministrazione della sostanza, che ha effetti ipnotico-sedativi, teoricamente potrebbe potenziare l’azione di altri sedativi. Tuttavia, la mancanza di studi non consente di attribuire sicuro valore clinico a questi dati.

Emocromatosi

Alcuni autori, in particolare Winston, sconsigliano la pianta in caso di emocromatosi. Infatti è ricca di ferro e sembra aiutare in situazioni di carenza.(25) Controindicata quindi per i problemi di emocromatosi.
D’altro canto Withania aiuta anche il fegato a combattere lo stress ossidativo legato all’eccesso di ferro(26) e, probabilmente, anche altri organi per il suo potere antiossidante. Uno dei principali problemi con l’emocromatosi è lo stress sulle cellule epatiche.
È difficile decidere con certezza.
Il principio di precauzione suggerisce di evitarla nella maggior parte dei casi di emocromatosi. Per informazione, la pianta contiene circa 324 μg di ferro per g di pianta (rif: Lokhande, Singare & Andhale). Una dose giornaliera che varia tra 3 e i 10 g rappresenta tra 0,9 e 3 mg di ferro in più al giorno. Parlarne sempre con il proprio medico.

Le caratteristiche energetiche di Withania

Signatura

L’odore della pianta, simile a quello del cavallo, potrebbe essere un’indicazione della sua azione tonica e fortificante.
La simbologie del cavallo come essere legato alla terra e proiettato al cielo potrebbe avvalorare l’uso di Ashwagandha anche nelle pratiche di meditazione.
In medicina ayurvedica tratta i soggetti e le problematiche di tipo vata.

Natura

Tiepida.

Sapore

Dolce – Amaro.

Loggia energetica

Acqua – Fuoco.

Azione energetica

  • Tonico del Rene: astenia, immunodeficienza, stress, artrosi, perdita della memoria, menopausa, calo della libido.
  • Tonico del Cuore: insonnia, depressione della menopausa.
  • Calma lo shen: ansia, angoscia.
  • Ripara i tessuti: psoriasi, eczemi.

Meridiani

Rene – Cuore.

Conclusioni: tropismo di Withania somnifera

Gli estratti di Withania sono indicati negli stati di affaticamento, di stress, nella diminuzione della memoria, negli stati ansiosi e nelle forme depressive di lieve entità, nell’insonnia e in menopausa.
Nella tradizione ayurvedica troviamo altre indicazioni riguardanti l’apparato respiratorio, la pelle e il sistema endocrino, indicazioni che negli studi occidentali sull’uso di questa pianta non hanno trovato ad oggi conferma.

Energeticamente di natura calda, tratta le situazioni croniche, e comunque quelle di vuoto energetico.
Secondo i principi della medicina tradizionale cinese, è interessante considerare la sua azione di armonizzazione dell’asse Rene-Cuore, che la rende utile nelle problematiche dell’anziano, nella menopausa, nelle dipendenze e nelle nevrosi.

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Bibliografia

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Libri e opere citate

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  • Moore, Michael, « HERBAL MATERIA MEDICA », 5ème édition
  • Tierra, Michael : vedere il sito.
  • Winston & Maimes, « Adaptogens – Herbs for Strength, Stamina, and Stress Relief », 2007

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