Problemi gastrointestinali? Pensa alla salcerella!

La salcerella (Lythrum salicaria L., 1753) è un antidiarroico naturale.
Il suo potenziale sull’intestino è così importante che veniva utilizzata durante le epidemie di dissenteria.
Il suo soprannome? L’erba della coliche

La Lythrum salicaria o salcerella è una pianta erbacea perenne originaria dell’Europa e dell’Asia che produce folti ciuffi, alti 100-150 cm, costituiti da sottili fusti eretti, semilegnosi alla base, a sezione quadrata, di colore verde-bruno. Le sue foglie sono opposte, talvolta leggermente arrotolate, lanceolate e prive di picciolo. L’intera pianta è ricoperta da una sottile peluria rossastra.
Per tutta la stagione estiva sull’apice dei fusti si può notare una lunga spiga costituita da numerosi fiori rosa intenso, a 5-7 petali; in autunno produce numerose capsule semilegnose contenenti i semi. Mentre è molto diffusa in Europa come pianta ornamentale, in alcune zone del mondo viene considerata pianta infestante e ne è vietata la vendita (è stata inserita nell’elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo).

Per molti secoli sconosciuta

È solo verso il XVIII secolo che alcuni medici iniziano a vantare gli effetti della salcerella per curare la diarrea, e nel XIX vi si ricorre ampiamente, quando le epidemie di dissenteria colpiscono la Svizzera e la Francia. Molte persone all’epoca ne morivano, e la salcerella si rivela efficace per sradicare i sanguinamenti e le abbondanti diarree che caratterizzano questa malattia infettiva. Veniva somministrata in decotto concentrato o in polvere, ed era un’ottima alternativa alla ratania (Krameria lappacea), una radice astringente e antisettica importata dal Sud America, molto costosa e spesso irreperibile.
Il momento di gloria della salcerella però è stato breve: i farmaci a base di sostanze chimiche sono arrivati subito dopo e solo gli erboristi, talvolta, la consigliano ancora.

Benefici sottostimati

La salcerella è adatta per qualsiasi tipo di diarrea: che sia causata da un batterio o da un virus, come spesso è il caso per le gastroenteriti. Gli effetti antisettici e astringenti della salcerella agiscono rapidamente, e senza effetti collaterali.
Nel luglio del 2015, un gruppo di ricercatori ha denunciato come i suoi benefici siano ampiamente sottovalutati: uno studio ha infatti permesso di confermarela sua eccezionale efficacia nei casi di disturbi del transito intestinale. Sono giunti a questa conclusione analizzando tutti i dati statunitensi ed europei a disposizione, dall’uso tradizionale a quello della moderna ricerca scientifica, e incoraggiano i prescrittori ad utilizzarla più spesso, deplorando l’assenza di una letteratura più consistente che potrebbe convincerli a farlo.

[ Piwowarski, Granica, Kiss. Lythrum salicaria L. Underestimated medicinal plant from European traditional medicine. A review. J Ethnopharmacol. 2015 Jul 21;170:226-50. doi: 10.1016/j.jep.2015.05.017. Epub 2015 May 16.]

Come funziona

La salcerella contiene dei tannini particolari, gli ellagitannini C-glucoside, che “stringono le maglie” delle cellule del rivestimento intestinale. Questo permette di fermare i sanguinamenti se necessario, e anche di regolare l’eccesso di muco secreto dalle cellule dell’intestino solidificando così più facilmente le feci. Questi tannini hanno anche proprietà antisettiche e antivirali, utili in caso di gastroenterite o diarrea infettiva.
La pianta contiene inoltre mucillaggini, che ammorbidiscono la mucosa intestinale e trattengono l’acqua, contribuendo così all’effetto antidiarroico. Infine, i flavonoidi e le antocianine svolgono un utile ruolo antinfiammatorio per l’intestino.

Come si consuma

Possiamo assumere la salcerella nella classica infusione, dai 30 ai 60 grammi per litro d’acqua, facendo bollire per 2-3 minuti e lasciarndo in infusione per 20: da berne 3 tazze al giorno lontano dai pasti.
Come estratto idralcolico, dalle 30 alle 60 gocce 2-3 volte al giorno (per un adulto).
Se non si hanno miglioramenti in 2 giorni, rivolgersi a un medico.
Rispettate poi le banali regole di base in caso di diarrea: apportate un’adeguata idratazione e applicate un’igiene corretta (come ad esempio lavarsi le mani accuratamente).
Come precauzione, la salcerella non è raccomandata alle donne in gravidanza. Può essere data ai bambini a partire da 1 anno di età, ma è sempre meglio consultare un medico.

La salcerella non è una pianta magica ma è molto efficace: può sostituire vantaggiosamente i farmaci che di solito vengono prescritti e che possono avere spiacevoli effetti collaterali, come vertigini, nausea, dolore addominale, secchezza della bocca o sonnolenza.

Curiosità

Come molte altre piante, anche la salcerella ha una sua leggenda: anticamente in Francia i contadini la usavano come porta fortuna. Pensavano infatti che ornando gli ultimi carri di fieno della stagione con i fiori della salcerella, questa ne garantisse la perfetta conservazione durante tutto l’inverno.
Dioscoride ne consigliava l’impiego in pozioni per via rettale nella cura della dissenteria; applicata in pessari per moderare il flusso mestruale; istillata nelle narici per frenare le epistassi e applicata sulle ferite come emostatica e vulneraria.
Ledere la impiegò con successo er combattere un’epidemia dissenteriforme manifestatasi fra i soldati francesi di alcuni reparti durante la prima guerra mondiale [Ledere H., /. des Praticiens, 1915] e nel trattamento di una forma di enterite emorragica manifestatasi in alcuni soldati reduci della prigionia dopo la seconda guerra mondiale.
Attualmente viene utilizzata anche nella medicina veterinaria.

Lascia un commento