Phyto-Erg: curarsi con le erbe secondo la dottrina umorale

Il sistema farmacologico alla base dei prodotti Phyto-Erg si rifà al pensiero della medicina umorale.
Che cosa significa e come usare i prodotti in un’ottica biologico-olistica.

Ippocrate e la scuola di Kos (V secolo a.C.)

Ippocrate è considerato il padre della medicina scientifica: opera un primo grande scisma sia basando l’approccio medico sull’osservazione della realtà oggettiva, sia definendo le finalità nella guarigione dell’uomo, posto al centro dell’intervento del medico stesso.
Procede, seppure non completamente, alla desacralizzazione della malattia, e con essa della cura: analizza l’eziologia delle malattie non più alla luce delle ire divine ma collegando le situazioni morbose delle condizioni di vita e dell’ambiente in cui il malato vive e la malattia si manifesta.
Per questo Ippocrate fonda, pur essendo lui stesso discendente diretto del dio Esculapio, la prima scuola di medina in cui, abolendo l’aspetto sacerdotale della pratica medica, garantisce l’accesso anche a discepoli esterni, non discendenti dal dio.
Secondo Ippocrate, la malattia non si manifesta per volere di qualche divinità e va, pertanto, trattata liberandosi dalle pratiche di tipo magico o religioso. Sostenendo una concezione razionale della medicina, procede a svilupparne il metodo nell’approfondimento degli aspetti che legano l’uomo alla natura e alle regole che guidano l’intero universo conoscibile: il suo pensiero è decisamente “positivista”, e questo lo porta ad analizzare a fondo le diverse cause delle malattie in relazione all’ambiente in cui si manifestano e le differenti qualità dei rimedi rispetto al sapore manifestato e alla loro natura (calda, fredda, secca, umida).
Conoscere l’uomo e il suo ambiente, attraverso il metodo dell’osservazione, è la base della medicina ippocratica: esperienza e ragione rappresentano la giusta combinazione, che permette di procedere verso la concezione moderna del razionalismo scientifico.
Le cause delle malattie sarebbero infatti da ricercare nell’alimentazione, nelle norme igieniche e nell’ambiente in cui la persona vive. Questi fattori, se non sono equilibrati tra loro, possono alterare gli umori, che sono espressioni, nell’organismo umano, degli elementi naturali.
Al fine di ottenere il ripristino dei flussi umorali corretti, Ippocrate si ispira alle due leggi che accompagnano l’intera storia della medicina: la legge del simile e la legge del contrario (“Similia similibus et contratia contrariis curentur”).
Anche le piante impiegate nella cura possono essere scelte in base al criterio del simile e del contrario a seconda della malattia o dello stato del malato. Poichè guarire non significa rimuovere il male, ma favorire una guarigione spontanea messa in atto dall’organismo stesso dotato di una “vis medicatrix nuturae”, i rimedi potranno agire sugli aspetti positivi, che verranno così sostenuti e rinforzati se “coadiuvati”, oppure scatenare effetti uguali e contrari, se “antagonisti”.

Le piante traggono ed elaborano le loro virtù curative dalla terra “attirandone” qualità affini per forma e sostanza e, come tali, agiscono sull’organismo.
Questo vuol dire che le piante presentano le stesse forze di attrazione che hanno gli organi verso i precursori umorali, per la formazione degli umori stessi.

La dottrina umorale

La dottrina umorale si sviluppa alla scuola di Kos per opera di Polibio: partendo dalle conoscenze filosofiche che con Empedocle approdano alla teoria dei Quattro elementi costitutivi della materia (Fuoco, Aria, Acqua, Terra), si articola la concezione dell’uomo in cui i Quattro elementi si manifesterebbero nella loro mescolanza (Krasis) come umori (Sangue, Flegma, Bile gialla e Bile nera), dalla cui giusta proporzione e libero fluire dipenderebbe lo stato di salute dell’uomo stesso (Eucrasia).
I Quattro elementi presentano qualità diverse: il Fuoco è caldo e secco, l’Aria è calda e umida, l’Acqua è umida e fredda, la Terra è fredda e secca.
Gli umori originano dalla trasformazione cui i l cibo va incontro nello stomaco (“cozione”), dove si creano i loro precursori, di cui tre andranno verso il fegato e da là, attraverso precise catene alterative, si formeranno il Sangue, la Bile gialla e la Bile nera. Uno di questi precursori, il Flegma, prenderà un’altra via e andrà verso l’alto, verso la testa.

• Il sangue è l’umore corrispondente all’unione di Aria e Acqua, ha qualità caldo-umida e corrisponde al cuore.
• La Bile gialla è data dall’unione di Fuoco e Aria, ha qualità caldo-secca ed è prodotta dal fegato.
• Il Flegma, misto di Acqua e Aria, ha qualità freddo-umida e origina dal cervello.
• La Bile nera, combinazione di Terra e Aria, ha qualità freddo-secca e si sviluppa dalla milza.

Ai Quattro umori, e alla prevalenza di un umore sugli altri, corrispondono anche Quattro tipologie umane, per cui il Sangue si manifesta come l’umore prevalente del soggetto Sanguigno, la Bile gialla del soggetto Bilioso, il Flegma del soggetto Flegmatico e la Bile nera del soggetto Melanconico.
Discrasia viene definito lo stato di alterazione nell’equilibrio umorale e identificherà il disturbo caratterizzante la malattia (nosos), che si manifesterà per interazione fra la costituzione dell’individuo (intesa come predisposizione interna) e fattori esterni quali il clima, le abitudini alimentari e igieniche e i traumi accidentali.
L’elenco delle corrispondenze potrebbe estendersi anche alle stagioni, offrendo altre indicazioni su quella che potremmo definire la fisiologia degli umori: infatti, in primavera prevale il Sangue, in estate la Bile gialla, in autunno il Flegma e in inverno la Bile nera, che potranno essere, nel loro andamento stagionale, appunto, causa di squilibrio.

La farmacia di Ippocrate si componeva di rimedi Semplici, fra cui i vegetali unitamente a minerali e animali, e di rimedi Composti, tramite combinazioni diverse dei rimedi Semplici: scopriamo adesso come usare secondo la dottrina umorale i rimedi Composti della farmacia Phyto-Erg.

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