Menopausa: come finirla con le vampate

La menopausa è un fenomeno del tutto naturale ma i sintomi che la accompagnano non sono una fatalità.
Perchè l’85% delle donne in menopausa sono afflitte da vampate di calore?

E la maggioranza, di questo presunto 85%, ne soffre per più di sette anni! Ma da dove vengono questi sbalzi di temperatura che rendono le notti così difficili?

Attutire la caduta degli ormoni

Certo, le ovaie smettono di secernere estrogeni e progesterone -gli ormoni che regolano i cicli mestruali, ma il testimone  passa naturalmente ad altre ghiandole, tra cui le surrenali, che attivano una secrezione di estrogeni attraverso il tessuto adiposo. Ecco perchè è importante che queste ghiandole siano vitali e che il corpo contenga grassi a sufficienza.

Per finirla con le vampate di calore, pensate a:

  • Evitare lo stress e gli stimolanti – caffè, sigarette, alcool, zucchero raffinato – che alla lunga esauriscono le ghiandole surrenali.
  • Non stancare il fegato, che recicla e sintetizza gli ormoni. Evitare i sovraccarichi alimentari, le emozioni negative, i farmaci inutili,  lo stress e l’alcool.
  • Assumere acidi grassi insaturi ricchi di Omega GLA, come quelli contenuti nell’olio di enotera o di borragine (in opercoli).
  • Consumare piante della famiglia delle Fabaceae: soia, lenticchie, ceci, erba medica, fagioli, ricche di fitoestrogeni. Anche le piante che contengono boro sono interessanti per aumentare i livelli di estrogeni nel sangue: fragole, pesche, mele, cavolo, lattuga.

La natura alla riscossa

La salvia ha effetti dimostrati sulle vampate di calore; inoltre inibisce la produzione di sudore mentre stimola la produzione di estrogeni. Si trova anche in estratto secco o fluido, ma attenzione all’olio essenziale perchè è neurotossico.

L’achillea millefoglie migliora il lavoro del fegato grazie ai suoi principi amari (sesquiterpeni lattonici ) e sostiene la produzione di progesterone.

La ventaglina glabra, ricca di tannini, tonifica i tessuti della zona genitale (da cui il soprannome “il mantello delle signore”). Apporta degli effetti progestinici.

La liquirizia sostiene il funzionamento delle ghiandole surrenali ed interviene anche sull’equilibrio ormonale: secondo il famoso etno-botanico americano James Duke, riesce a regolare i livelli di estrogeni a seconda del bisogno.

L’anice verde ha proprietà estrogeniche dolci, come la liquirizia.

Preparazione

Mescolate le seguenti piante in parti uguali:

  • Achillea millefoglie, Achillea millefolium (sommità fiorite);
  • Salvia, Salvia officinalis (foglie) [ Contro-indicata in pazienti con una storia di cancro ormone-dipendente, da sostituire con cimicifuga (Cimicifuga racemosa), di cui è stato dimostrato un effetto positivo sulla vampate  in combinazione con il tamoxifene, un farmaco prescritto dopo il cancro al seno. ];
  • Ventaglina glabra, Alchemilla glabra (parti aeree);
  • Liquirizia, Glycyrrhiza glabra (radice) [ Controindicata nell’ipertensione: sostituire con anice verde, Pimpinella anisum (frutto) ]

Utilizzo

In infusione 1 cucchiaino per tazza di acqua bollente.

Berne 2-3 tazze al giorno per 3 settimane. Quando le vampate sono sotto controllo, ridurre ad 1 tazza al giorno, poi a 3-5 tazze a settimana per tutto il mese successivo.

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