Escolzia: la pianta contro i risvegli notturni

Alcune piante aiutano ad addormentarsi, lo sappiamo tutti. Ma nessuna può combattere i risvegli notturni come l’Escolzia.
L’Escolzia, o papavero californiano, regola infatti l’attività dell’epifisi e la secrezione della melatonina, l’ormone che dona sonni sereni e rigenera il buon umore.

Il papavero di Morfeo

Secondo i greci il dio Morfeo faceva cadere addormentati gli uomini tra le sue braccia toccandoli con un mazzo di papaveri sonniferi. Il Papaver somniferum (questo il nome) gode però di una reputazione solforosa: è classificato come un narcotico tossico e illegale, perché da esso si estraggono l’oppio e la morfina.

Niente di tutto questo invece per il papavero della California o Escolzia (Eschscholtzia californica), della stessa famiglia della Papaveraceae ma che non provoca dipendenza. Eppure anche l’Escolzia contiene alcaloidi, molecole altamente attive sul sistema nervoso centrale:

  • la berberina che possiede un’attività sedativa;
  • la protopina che ha un’azione antispasmodica, rilassante (e anche antibatterica);
  • la criptopina che agisce sul cuore con un effetto calmante;
  • la chelidonina che viene usata come antidolorifico ed antispasmodico nel tratto intestinale e nella colecisti ed è nota anche per la azione disinfettante, antibiotica ed antifungina efficace.

Le sue virtù?
Calma gli ansiosi, aiuta a trovare il sonno ma anche a mantenerlo per tutta la notte.
E può essere utilizzata in modo sicuro anche per i bambini.

Dormire è necessario, anche di notte!

A basse dosi l’Escolzia ha un effetto ansiolitico.1 Assunta nel corso della giornata, può influenzare positivamente la qualità del sonno quando si è sottoposti a stress e surmenage. A dosi più elevate si beneficerà del suo effetto sedativo2 per ridurre il tempo per addormentarsi.
Ma se l’Escolzia si distingue dalle altre piante sedative è soprattutto per la sua azione di lunga durata: agisce per una buona parte della notte e garantisce così un sonno prolungato. Questo effetto sembra dovuto in parte alla protopina, che stimola la sintesi di serotonina e favorisce quindi un sonno ristoratore evitando i risvegli notturni. Questa molecola si degrada lentamente nell’organismo, e l’effetto si prolunga nel corso della notte per la gioia del dormiente

Da 6 a 99 anni

Per precauzione, si sconsiglia di somministrare l’Escolzia ai bambini sotto i 6 anni ma, passata quest’età, vi si può ricorrere in molte circostanze. È consigliata in caso di enuresi notturna (cioè “la pipì a letto”) perché lenisce lo stress; come coadiuvante in caso di agitazione e in caso di pertosse come calmante.
È efficace a qualsiasi età per trattare l’irritabilità, l’instabilità dell’umore, i dolori spasmodici, l’aritmia o le palpitazioni cardiache dovute allo stress. È anche un interessante supporto per disintossicarsi dal fumo o dall’alcool.
Le proprietà analgesiche dell’Escolzia giustificano il suo uso anche nel trattamento di sindromi dolorose a carico dell’apparato digerente, delle vie biliari e, in certi casi, di emicrania. È anche di aiuto nella gastrite, nella colite spastica e negli spasmi viscerali (specie se d’origine psicosomatica).
Fate cure abbastanza lunghe: talvolta servono dalle 2 alle 3 settimane per avvertirne i benefici.

Da usare con saggezza

L’infusione è amara e i principi attivi non vengono facilmente rilasciati nell’acqua. Meglio ricorrere ad estratti secchi, idroalcolici o gliceridi.

Per un effetto anti-stress

Accontentarsi di dosi moderate per evitare l’effetto soporifero, che sarebbe pericoloso al volante o per alcune professioni in cui la vigilanza è essenziale.
Per un adulto di 70 kg di peso: 20 gocce di estratto liquido o 250 mg di polvere in capsule 3 volte al giorno. Aumentare le dosi fino a 50 gocce se l’effetto non è sufficiente.
Per i bambini, la dose viene regolata in base al peso: ad esempio 10 gocce per un bambino di 35 kg.

Per un buon sonno

50-60 gocce in estratto liquido o da 500 a 600 mg di polvere in capsule prima di cena e poi mezz’ora prima di coricarsi o appena prima di farlo, se avete solo problemi di risvegli notturni.

L’Escolzia è controindicata durante la gravidanza e in caso di glaucoma.
Da evitare in caso di dipendenza all’oppio, all’eroina, alla morfina o alla codeina, che sono del stessa famiglia.

5 commenti su “Escolzia: la pianta contro i risvegli notturni”

  1. 50 gocce al giorno du escolzia californica mi han fatto passare i dolori della artrosi. Analgesico efficace. Per i restanti disturbi dipende da cause e gravità

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  2. Vi ringrazio per le vaste informazioni sull’Escolzia. Sto prendendo 20 gc. alla sera per dormire. Grazie è un aiuto importante per chi soffre d’insonnia causata da trasferimento, problemi familiari. Affidarsi alle piante è una grande risorsa. Grazie

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  3. A me la diede anni fa la dott Bovina, splendida omeopata vicino a Bologna, a Giovanni Persiceto.
    Prendo tintura madre della Cemon, 25 gocce.
    Sono fibromialgica, con connettivite indifferenziata e, artrosi primaria..

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