Inverno: come conservare il fuoco vitale

Prevenzione: il mantra dell’inverno.

Gli inglesi hanno un detto: “un grammo di prevenzione vale una sterlina di cura” e, come ogni anno (questo ancor di più), all’approccio dell’inverno si parla di prevenzione.
Facile a dirsi. Ma come si fa a mettere in atto una buona strategia?

Nell’approccio classico, si associano le proprietà delle piante con un determinato sintomo.
Raffreddore alla minima corrente d’aria? Piante immunostimolanti.
Bronchi un po’ presi? Piante mucolitiche ed espettoranti.
Sinusite? Piante che asciugano la mucosa respiratoria.
E così via.

È un approccio valido, che si adatta alla nostra visione molto cartesiana della salute, ma esiste anche un altro modo di procedere, un po’ più raffinato, che non è antitetico al primo ma piuttosto complementare.

È quello di lasciare da parte i sintomi e osservare come la nostra energia vitale risponde al ciclo delle stagioni.

Cullati dai cicli delle stagioni

Con l’accorciarsi delle giornate e l’abbassamento delle temperature, la linfa della pianta ritorna alle radici: la sua energia è in discesa e la sua vitalità diminuisce.
In primavera, la linfa ritorna nella parte superiore della pianta e stimola la nascita di nuovi germogli: l’energia è verso l’alto, la vita ricomincia.

Noi esseri umani, seguiamo un ciclo simile a quello delle piante: durante l’inverno, il nostro sangue migra verso l’interno del corpo per proteggere i nostri organi vitali e il nostro metabolismo cala. Infatti, abbiamo bisogno di più riposo, il “freddo” prevale in modo più o meno pronunciato a seconda della nostra costituzione.

Il “bisogno” di calore in inverno

È ormai noto che le piante hanno ciascuna la propria segnatura energetica.
Alcune sono piuttosto ‘riscaldanti’: circolano, eccitano le funzioni, favoriscono un metabolismo più elevato… Altre, hanno valenza opposta: calmano le funzioni, rallentano, “raffreddano”.

In inverno, è assodato, nel nostro emisfero abbiamo bisogno di calore.
Durante le settimane e i mesi invernali, soprattutto quando le temperature sono basse, è quindi saggio consumare regolarmente piante che mantengano un buon fuoco interiore.

Le spezie

Le spezie sono le piante calde per eccellenza.
Eccone tre, da scegliere in base alle tue esigenze e, soprattutto, ai tuoi desideri.

  • Cannella di Ceylon (Cinnamomum zeilandicum)La Cannella di Ceylon riscalda dolcemente e si abbina bene con la forza del tè nero.
    Una tazza di chai alla cannella rinvigorisce dopo una giornata faticosa.
    Ricetta:
    • Acqua: 400 ml
    • Latte di cocco: 200 ml
    • Cannella: 1 bastoncino
    • Cardamomo: 4 frutti secchi (contenenti i semi) schiacciati con un pestello
    • Chiodi di garofano: 3 chiodi schiacciati con un pestello
    • Grani di pepe: 5 grani di pepe schiacciati con un pestello
    • Tè nero di qualità: 1 cucchiaio
    • Miele: secondo i vostri gusti

    Mescolare l’acqua, il latte di cocco e tutti gli altri ingredienti tranne il tè nero.
    Coprire e riscaldare fino a far bollire per 2 o 3 minuti. Spegnere il gas, aggiungere il tè nero, rimettere il coperchio e lasciare in infusione per 10 minuti.

  • Zenzero (Zingiber officinale)Lo Zenzero è più caldo della cannella, e infusi con zenzero fresco che si trovano nella maggior parte dei negozi di alimentari.
    Togliere la pelle, tagliarla finemente e usarne un cucchiaino pieno per una tazza.
    Ogni sorso dovrebbe lasciare una piacevole sensazione di calore ma senza bruciare (alcune persone sono più sensibili di altre) e, se si avverte una leggera sudorazione sul volto, è segno che l’effetto circolatorio sta funzionando.
    Lo zenzero riporta la circolazione alle estremità (mani, piedi e testa).È la bevanda migliore dopo una giornata grigia e umida, quando si ha la sensazione che il freddo sia penetrato nelle ossa e che niente possa riscaldarci.
    Un buon tè allo zenzero, una coperta, un divano, un buon libro, un gatto che fa le fusa (opzionale) ed eventualmente una borsa dell’acqua calda (quasi obbligatoria) sono l’ideale.Lo zenzero riporta la circolazione anche agli organi respiratori, facilitando così la secrezione di muco protettivo di qualità.

    Se siete appassionati di succhi di verdura (che hanno un’energia molto fredda), non esitate ad aggiungere un cubetto di zenzero fresco per bilanciare l’energia.

  • Peperoncino (Capsicum spp.)Per i più temerari, un pizzico di peperoncino in polvere in un infuso di timo sarà la bevanda ideale per combattere il freddo invernale.
    Naturalmente, le dimensioni del pizzico e il potere riscaldante del peperoncino usato (la famosa scala Scoville) faranno la differenza. Procedere per gradi…Il peperoncino è una grande pianta circolatoria: dà una spinta di vitalità e stimola temporaneamente il metabolismo, quel tanto che basta per riprendersi da una giornata fredda o, al contrario, per prepararsi ad affrontare il freddo al mattino.Per chi ama sperimentare (e ha accesso all’alcol puro), si può fare una tintura con 500 ml di alcol puro (a 96°) per 100 g di polvere di peperoncino. Lasciare macerare per 2 settimane mescolando ogni giorno. Filtrare. Provatene 2 o 3 gocce in una tazza di limone caldo.

Le piante aromatiche

Le piante ricche di oli essenziali sono prevalentemente di temperamento caldo.
Dal punto di vista circolatorio sono meno attive delle spezie, ma le loro sostanze aromatiche portano un grande vantaggio per proteggere l’albero respiratorio.

Ottime quindi le infusioni, da consumare regolarmente durante l’inverno.

Ecco una lista di piante da avere a portata di mano:

  • Timo (Thymus vulgaris), cime fiorite essiccate, per la protezione bronchiale.
  • Rosmarino (Rosmarinus officinalis), foglie essiccate, per una mente lucida e un fegato in ordine.
  • Issopo (Hyssopus officinalis), cime fiorite essiccate, un infuso di… balsamo di tigre.
  • Santoreggia montana (Satureja montana), cime fiorite essiccate, per un aiuto al sistema immunitario e alla digestione.
  • Origano (Origanum vulgare), cime fiorite essiccate, a supporto del sistema immunitario e antibatterico/antivirale.

Se avete accesso a queste piante in uno stato fresco (giardino o natura), ancora meglio!
Mescolatele insieme, create i vostri sapori, accompagnatele con un pizzico di buon miele (timo, lavanda, abete – una vasta gamma di proprietà e sapori).
Saranno le vostre preziose alleate durante l’inverno.

In conclusione…

Siamo spesso (troppo…?) concentrati sull’approccio sintomatico dell’inverno, e basiamo tutte le nostre strategie sul sistema immunitario e respiratorio.

Ma che ne è del nostro metabolismo, del nostro fuoco vitale che viene spinto in gran parte dal flusso sanguigno?

Questo fuoco è alla base del sistema immunitario e respiratorio.

Sostenere la nostra vitalità durante l’inverno può essere fatto in modo semplice, alimentando con “braci” il nostro fuoco interiore grazie alle spezie e alla piante ‘calde’.

Preparate le vostre riserve!

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