Griffonia: i semi del buon umore

La serotonina è conosciuta come “l’ormone della felicità”: normale, dato che questo neurotrasmettitore ci aiuta a regolare l’appetito, a gestire le emozioni e a dormire come bambini.

Ecco come sfruttarlo al meglio grazie ad un piccolo seme: quello di Griffonia.

Griffonia (Griffonia simplicifolia) è un arbusto rampicante sempreverde, appartenente alla famiglia delle Fabaceae e originaria dell’Africa centro-occidentale, il cui fusto può raggiungere i tre metri di altezza.
I suoi fiori sono di colore verdastro e i semi sono racchiusi all’interno di baccelli dalla colorazione verde-rossastra.
È conosciuta anche con il nome di “fagiolo africano”.

Il principio attivo contenuto nei sui semi, il 5-idrossitriptofano (abbreviato 5-HTP), è un intermedio nella sintesi della serotonina. Oltre a questo, i semi contengono anche altre sostanze di tipo indolico, come l’acido indol-3-acetilaspartico e l’acido 5-idrossi-3-indolacetico (o 5-HIAA).

La droga della pianta è costituita dai semi polverizzati, di colore grigio-marrone, e si può assumere sia come polvere grezza o estratto secco, che come estratto fluido.

Una piccolina che andrà lontano…

La medicina tradizionale africana utilizza tutti gli organi di questo arbusto: le sue foglie vengono impiegate per favorire la guarigione delle ferite; mentre il succo da esse estratto viene utilizzato per il trattamento di disturbi renali.
La corteccia viene impiegata per la preparazione di cataplasmi da applicare sui sifilomi (lesioni che compaiono nella fase iniziale della sifilide)e infine, il decotto ottenuto dal fusto e dalle foglie di Griffonia, viene utilizzato come rimedio contro il vomito, contro la congestione pelvica e, addirittura, come rimedio afrodisiaco.

Ma è il seme che ha catturato l’attenzione degli occidentali, forse perché abbiamo più probabilità di soffrire di depressione e disturbi dell’appetito o del sonno, ambiti in cui Griffonia eccelle.

L’interesse scientifico per la griffonia ha inizio infatti negli anni ’80, quando si iniziò a utilizzare il triptofano sintetico come antidepressivo e contro l’insonnia. Tuttavia, negli USA si verificarono casi di gravi reazioni all’uso di questo aminoacido di sintesi, per cui esso fu vietato dall’FDA (Food and Drug Administration).

Si scoprì in seguito che i problemi erano stati causati da sostanze estranee contaminanti contenute in una fornitura di triptofano di sintesi, ma la proibizione all’uso di integratori a base di triptofano sintetico rimase.

Questo spinse la ricerca a trovare fonti naturali di questo aminoacido, alternative ai prodotti di sintesi, e fu così che si scoprirono le virtù della Griffonia, che entrò di prepotenza a far parte del bagaglio della moderna fitoterapia occidentale.

Il suo principio attivo principale, il 5-HTP, è un derivato amminoacidico e intermedio metabolico nella sintesi della serotonina, effettuata a partire dall’amminoacido triptofano.
Ricorda che la serotonina agisce come un “pedale del freno”: ci permette di rallentare quando tutto sfugge al controllo, e di gestire meglio le nostre pulsioni.

Tuttavia, l’azione di Griffonia è diversa da quella di alcuni psicofarmaci o loro equivalenti vegetali (come ad esempio l’Iperico), che inibiscono la ricaptazione della serotonina ma non apportano alcun precursore.

E dalla Griffonia alla melatonina il passo è breve: con l’aiuto di alcune sostanze nutritive come la vitamina B6 e il magnesio, la serotonina viene trasformata in melatonina, per offrirti un sonno profondo e ristoratore senza risvegli notturni.

L’obiettivo ideale

I semi di Griffonia sono indicati non appena si sospetta una carenza di serotonina o melatonina, cioè in caso di:

    • depressione, da lieve a moderata;
    • depressione stagionale o morale basso;
    • compulsioni alimentari;
    • risvegli notturni;
    • sonno non ristoratore;
    • disintossicazione da antidepressivi;
    • dipendenze;
    • aumento di peso in menopausa;
    • difficoltà a rallentare il ritmo a fine giornata;
    • mal di testa cronici;
    • fibromialgia.
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Il Magnesio contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento, all’equilibrio elettrolitico, al normale funzionamento del sistema nervoso, alla normale funzione muscolare, al normale metabolismo energetico e alla normale funzione psicologica.

La Vitamina B6 contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso, alla normale funzione del sistema immunitario, alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento, alla regolazione dell’attività ormonale e al normale metabolismo energetico.

I semi di Griffonia favoriscono il normale tono dell’umore, il rilassamento (sonno) e benessere mentale e il controllo del senso di fame.
Le radici di Rodiola sono tonico-adattogene (stanchezza fisica e mentale).

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