Glutatione: contro le infezioni e l’invecchiamento

Il glutatione: la molecola anti-invecchiamento più importante per mantenersi in salute.

È il segreto per ridurre il rischio di cancro, di malattie cardiache e di demenza senile. Il glutatione è necessario per il trattamento di molte patologie: dall’autismo al morbo di Alzheimer.

Ma, la maggior parte delle persone, non ne hanno ancora sentito parlare.

Più di 89.000 articoli scientifici sono stati scritti sul glutatione, però i medici solitamente ne dicono poco. Solo una minoranza rivela che la maggior parte dei pazienti gravemente ammalati ne sono in deficit, aspetto che compromette il sistema immunitario e rallenta (o impedisce) la guarigione.

Glutatione: il più potente degli antiossidanti

Il glutatione è il più potente antiossidante nel nostro corpo: si trova in tutte le cellule e protegge l’organismo da infiammazione, tossine e agenti patogeni.

Questa molecola ha la capacità di legarsi ai metalli pesanti, ai vari solventi e pesticidi, e li trasforma in composti idrosolubili che saranno così facilmente espulsi dalla bile e dalla vescica.

Quando il fegato è in sovraccarico, il glutatione agisce per distruggere le tossine.

Una buona e una cattiva notizia

La buona notizia è che il nostro organismo è in grado di produrre da solo il glutatione: per fare questo, necessita solo di alcuni aminoacidi (come vedremo in seguito).

La cattiva notizia invece è che una cattiva alimentazione, l’inquinamento, le tossine, i farmaci, lo stress, l’invecchiamento, le infezioni e le radiazioni distruggono le nostre riserve di glutatione.

Quando l’organismo non produce abbastanza glutatione le sue normali funzioni e il sistema immunitario ne sono gravemente compromessi.  Il fegato può finire ingombro e  nell’impossibilità di svolgere pienamente il suo ruolo di disintossicazione.

Rischiamo così una vera e propria disintegrazione su larga scala delle nostre cellule, sotto l’effetto dello stress ossidativo, dei radicali liberi e delle infezioni: cellule impazzite (tumorali) possono moltiplicare senza incontrare alcun limite.

In condizioni normali il glutatione affronta le sostanze cancerogene e rafforza il sistema immunitario antitumorale, riducendo quindi il rischio di:

  • tumore osseo,
  • cancro al seno,
  • cancro al colon,
  • cancro della laringe,
  • cancro al polmone.1

A partire dai 40 anni i livelli di glutatione sono in caduta libera

I livelli di glutatione sono mediamente corretti tra i giovani adulti ma, dopo i 40 anni, il glutatione calerà drasticamente: sarà diviso per quattro tra i quaranta e i sessant’ anni mentre, passati i sassanta, la riserva di glutatione sarà al suo minimo, e tale resterà a 70, 80 anni, ecc.

L’alimento più ricco di glutatione è l’asparago ma lo troviamo solo in primavera: per una cura seria di glutatione durante tutto l’anno, dovremo orientarci verso la supplementazione.

Il problema del glutatione per via orale

Il glutatione può essere assunto per via orale ma è scarsamente assimilato: per un miglior risultato, si consiglia di fornire all’organismo gli “ingredienti” affinché lo fabbrichi in autonomia.

Il glutatione è prodotto direttamente dal nostro fegato a partire da 3 elementi:

  • l’acido glutammico,
  • la glicina,
  • e la cisteina.

Glutatione e cisteina: apporti da sorvegliare

Il nostro organismo non ha difficoltà a raccogliere l’acido glutammico. La glicina può essere interessante sotto forma di integratore alimentare ma è la cisteina che spesso viene a mancare, per produrre sufficiente glutatione.

La cisteina è anch’essa in parte prodotta dall’organismo ma questo non è sufficiente. La troviamo in alimenti ricchi di proteine (carne, uova, latticini) e nell’aglio, nella cipolla e nei peperoni rossi. Ma, per ottenere buoni risultati, dobbiamo ricorrere alla supplementazione.

Il modo migliore per apportare la cisteina è quello di utilizzare il suo precursore: la N-acetilcisteina.

Come indica il nome, la N-acetilcisteina è un derivato della cisteina: all’origine era un farmaco ampiamente utilizzato negli ospedali. Ad esempio, dopo un sovradosaggio di paracetamolo, una dose di N-acetilcisteina somministrata rapidamente aumenta la produzione di glutatione e si evita il decesso per insufficienza epatica acuta.

Ma il suo interesse non si limita solo al fatto che consente di produrre il glutatione.

I medici le hanno scoperto molte nuove proprietà e, la sua popolarità, si è diffusa ben oltre la medicina convenzionale. Ormai la N-acetilcisteina è ampiamente usata come complemento alimentare, in particolare tra gli atleti di alto livello che apprezzano la capacità della N-acetilcisteina di accrescere la capacità respiratoria.

N-acetilcisteina contro la bronchite acuta …

Se si becca un’influenza o un raffreddore, ci sono alte probabilità che la situazione si trasformi in bronchite: congestione delle vie respiratorie, tosse grassa, respirazione “sibilante”, mancanza di “fiato”.
In questi casi la N-acetilcisteina può fare la differenza: fluidifica le secrezioni bronchiali, aiuta ad eliminarle e rende più facile la respirazione. 

La N-acetilcisteina può essere utilizzato a partire dai 2 anni, ma non in gravidanza e in allattamento.
La sua efficacia è stata confermata nei casi di bronchite acuta da uno studio di sintesi nel 2009.2
Del resto, numerosi farmaci che fluidificano le secrezioni bronchiali, hanno la N-acetilcisteina come principio attivo.

… E la bronchite cronica

La bronchite cronica è un’infiammazione dei bronchi che dura almeno 3 mesi ed è legata all’inquinamento, alle allergie, al clima umido, al tabacco o a pneumopatie recursive.
Studi hanno dimostrato che la N-acetilcisteina, assunta dai 3 ai 6 mesi, riduce il numero e la durata degli attacchi di bronchite cronica.3

La N-acetilcisteina è potente

Si possono assumere fino a 1.600 mg di N-acetilcisteina al giorno durante le infezioni brevi, ma è importante non superare i 600 mg di N-acetilcisteina al giorno se assunta per più settimane consecutive.
Uno studio sui topi ha rilevato che dosi molto elevate di N-acetilcisteina somministrate per 3 settimane causano ipertensione polmonare nei roditori.4 Non è certo che l’effetto sia lo stesso sugli esseri umani, ma questo dimostra quanto la sostanza sia potente.

Infine, vi è un altro vantaggio del glutatione e quindi della N-acetilcisteina: un possibile effetto positivo sulla longevità.

Il glutatione protegge il patrimonio genetico

Più si invecchia, più i nostri telomeri si accorciano.

I telomeri sono dei “cappucci” che proteggono le estremità dei nostri cromosomi. Quando i telomeri si accorciano, il materiale genetico è meno protetto e aumenta il rischio di mutazioni anarchiche nei cromosomi e il rischio di cancro.

È stato inoltre osservato che dei telomeri corti sono dei fattori di rischio di aterosclerosi, ipertensione, malattie cardiovascolari, Alzheimer, infezioni, diabete, fibrosi, sindrome metabolica, cancro e influenzano la mortalità in generale.

La lunghezza dei telomeri è stata analizzata in 150 persone di età compresa tra i 60 anni e oltre: coloro che avevano i telomeri più corti, avevano una probabilità 8 volte superiore di morire di malattie infettive e 3 volte maggiore di avere una crisi cardiaca.

Perché? Perché le cellule immunitarie non si replicano più abbastanza velocemente per combattere in modo efficace le infezioni.

Un modo semplice ed efficace per preservare la lunghezza dei telomeri è praticare esercizi fisici ad alta intensità ma, per risultati migliori, è possibile combinare un’altra strategia: recenti ricerche hanno dimostrato che il mantenimento di buoni livelli di glutatione consente di conservare la dimensione dei telomeri.5

Ecco quindi un altro modo per prevenire l’invecchiamento grazie al glutatione

Alfa Glutatione

Antiossidante & disintossicante, il glutatione è il re degli antiossidanti.
Potente preparazione composta da glutatione ridotto (GSH), da N-acetilcisteina, estratti di chicco d’uva, da alfa tocoferolo (Vitamina E) e da lisina.

5/stars
prodotto ottimo, superiore

Bibliografia

  1. Duijvestijn YC, Acetylcysteine and carbocysteine for acute upper and lower respiratory tract infections in paediatric patients without chronic broncho-pulmonary disease, Cochrane Database Syst Rev. 2009 Jan 21;(1):CD003124. doi: 10.1002/14651858.CD003124.pub3
  2. Decramer M, Rutten-van Molken M, et alEffects of N-acetylcysteine on outcomes in chronic obstructive pulmonary disease (Bronchitis Randomized on NAC Cost-Utility Study, BRONCUS): a randomised placebo-controlled trialLancet. 2005;365:1552-60.
  3. Lisa A. Palmer, S-Nitrosothiols signal hypoxia-mimetic vascular pathology, J Clin Invest. Sep 4, 2007; 117(9): 2592–2601, Published online Sep 4, 2007. doi: 10.1172/JCI29444.
  4. Telomeres: One of the Most Promising Anti-Aging Breakthroughs I’ve Ever Seen.

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