Equilibrio acido-base: energia e salute

Sotto qualunque aspetto si osservi la vita, percepiamo che due forze opposte, antagoniste (ma sempre complementari) sono in perpetua lotta, e che la ricerca di equilibrio tra queste due forze è la base stessa della vita.
Un equilibrio perfetto non può mai essere mantenuto in modo duraturo, e sono i costanti tentativi di avvicinarsi a questo equilibrio ideale che definiscono un organismo in buona salute.

L’equilibrio acido-base è un concetto fondamentale che è parte dell’igiene di vita quotidiana: il mantenimento o il ripristino dell’equilibrio metabolico è uno degli obiettivi primari della medicina ortomolecolare.

L’estrema importanza della dinamica acido-base

Tutti conoscono la sensazione, il gusto “piccante” dell’acidità, e quello acre e blando dei prodotti alcalini.
Qualsiasi ambiente, e qualsiasi questo sia, si situa da qualche parte su una scala di acidità/alcalinità, e i tessuti del nostro organismo non sfuggono a questa regola.
L’unico problema è che il nostro corpo, programmato per vivere in equilibrio perfetto, tollera solo piccoli scarti al di sopra o al di sotto di questo equilibrio, e uno scarto importante può causare gravi problemi di salute. Il grado di acidità o alcalinità di una sostanza viene misurato in pH (una scala grazie alla quale è possibile misurare l’acidità), che va da 0 (totalmente acido) a 14 (totalmente basico). Un pH 7 è neutro.

I limiti estremi del pH del nostro organismo sono compresi tra 5 e 9.

  • Il pH del sangue deve rimanere sempre tra 7,32 e 7,42: al di fuori di questi limiti non c’è vita possibile, e ogni variazione verso l’alto o verso il basso avrà conseguenze drammatiche che possono portare fino alla morte.
  • Il pH delle urine di un individuo adeguatamente nutrito e sano sarà compreso tra 6,5 e 7,5.
  • Il pH della pelle è di 5,2.
  • Anche la digestione avviene in un particolare pH, che varia a secondo del cibo ingerito. Ecco perché è così importante la scelta delle associazioni alimentari, e l’ordine dell’assimilazione dei vari cibi.

Nella nostra civiltà moderna, la tendenza all’acidificazione è generale: la malnutrizione (cibo di scarsa qualità e le cattive abitudini alimentari), l’eccesso di cibo, lo stress, i pensieri negativi, l’aggressività e gli eccessi di ogni genere favoriscono l’acidificazione dell’organismo. E l’iperacidità è una delle principali cause della maggior parte delle malattie metaboliche.
Visto che un’acidificazione eccessiva del sangue è assolutamente impossibile, il nostro corpo dispone di “sistemi tampone” che consentono di mantenere il pH del sangue al suo valore obbligatorio:  per fare questo è costretto a “saccheggiare” altri organi per prendervi i prodotti alcalinizzanti di cui ha bisogno. Quando il livello di calcio nel sangue diminuisce di solo il 3% rispetto al pH ideale, il corpo attinge alle sostanze minerali alcaline presenti nelle riserve: nelle ossa, nelle cartilagini, nei denti. È quindi comprensibile che, dopo anni di acidità in eccesso, si installi la demineralizzazione e compaiano patologie quali artrosi, osteoporosi o carie dentarie, disturbi strettamente legati all’acidificazione.

Un eccesso di acidità provoca sempre demineralizzazione.
Ripristinando l’equilibrio acido-base, siamo in grado di rallentare la progressione dell’artrosi o dell’osteoporosi.

Per rigenerare un osso o una cartilagine demineralizzata, è quindi essenziale ristabilire l’equilibrio acido-base, altrimenti la demineralizzazione continuerà e, per ottenere un risultato soddisfacente, è necessario adottare una buona igiene alimentare e uno stile di vita sano. Questo significa che tutti dobbiamo essere consapevoli dell’assoluta necessità di assumerci la responsabilità e il controllo della nostra salute: combattere l’acidificazione eccessiva del nostro corpo dovrebbe essere la prima delle nostre preoccupazioni.

Testando il pH delle urine, si può facilmente determinare se il corpo sta cercando di eliminare un eccesso di acidi. In genere, si trova un pH più acido al mattino (la seconda urina dopo il risveglio), di solito tra il 5,5 e il 6,5; poi un valore di circa 6,5-7 a mezzogiorno, per finire tra il 7 e il 7,5 alla sera. Questo significa che durante la notte l’organismo elimina l’acidità in eccesso accumulata durante il giorno. Ma ciò che dovrebbe essere particolarmente preso in considerazione è il pH dei liquidi intra ed extra cellulari e dei tessuti dell’organismo.

Perché l’acidità e quali sono i suoi effetti

L’organismo può acidificarsi in diversi modi:

  • a causa del nostro stile di vita: pensieri negativi, collera, violenza, stress, eccesso di lavoro, mancanza di sonno, stanchezza, scarsa ossigenazione delle cellule, mancanza di movimento, etc.;
  • per il consumo di cibi acidi e/o acidificanti;
  • per carenza di alimenti alcalini;
  • per eccessi alimentari in generale.

Durante la digestione delle proteine di origine animale, queste sono trasformate in acido urico, acido fosforico, solforico e altri che, successivamente, verranno eliminati dai reni. Nel caso di un eccessivo consumo di queste proteine, il corpo potrebbe non essere più in grado di eseguire il processo di eliminazione degli acidi, che verranno così immagazzinati in varie parti del nostro organismo: tessuti connettivi, articolazioni, muscoli, con conseguente lento ma inesorabile accumulo. E qualsiasi cibo di scarsa qualità o consumato in eccesso produrrà una serie di acidi con lo stesso risultato: è semplicemente una questione di tempo perché compaiano i primi sintomi di reumatismi e di altre malattie. E il fatto che la digestione avvenga in un determinato pH, è l’unico vero e importante motivo per cui valutare le associazioni alimentari.
La digestione inizia nella bocca con la saliva: pH neutro 7-8, ma la digestione di amidi e carboidrati avviene in ambiente basico (pH 7-9), mentre quella delle proteine in ambiente altamente acido, (pH 2-4).  Questo significa che la combinazione carboidrati/proteine (pasta/carne) non è ideale, così come il latte e i formaggi (altamente acidificanti) sono incompatibile con il pane; mentre aceto, pomodoro e vino sono incompatibili con gli amidi ma compatibile con le proteine. Il consumo quotidiano di carne è un eccesso deprecabile che favorisce il deposito di acido urico nelle articolazioni. Un cocktail quotidiano di carne + latticini diventa esplosivo nel corso degli anni.
Anche la frutta, alimento essenziale, può essere pericolosa se associata a cattive compagnie: ecco perché ne viene consigliato il consumo al di fuori dei pasti.
L’esempio di una combinazione diffusa ma particolarmente disastrosa per i bambini, che porta a significativi disturbi ORL (otiti, riniti, bronchiti, bronchioli, tonsilliti) è un pasto con carboidrati (riso, pasta o purè di patate) e uno yogurt dolce come dessert: la miscela di amido/yogurt è incoerente, così come quella amido/zucchero.

E la lista dei disturbi causati da un eccesso di acidità cronica è infinita:

  • crisi di gotta, reumatismi, artrite, poliartrite, artrosi, osteoporosi…
  • afte sulle labbra e nella bocca, fessurazioni delle labbra;
  • reflussi acidi, bruciore di stomaco, ulcere;
  • calcoli renali e alla vescica;
  • problemi di pelle (foruncoli, eczema, herpes);
  • vene varicose;
  • raffreddore, sinusite, otite, bronchite cronica;
  • mal di testa ed emicrania;
  • sciatalgie;
  • crampi muscolari;
  • abbassamento del sistema immunitario;
  • stanchezza, mancanza costante di energia;
  • depressione;
  • una sensazione di arti pesanti;
  • nervosismo, irritabilità, etc.

Come ristabilire l’equilibrio acido-base

La prima cosa da fare è scegliere cibi alcalinizzanti evitando, per quanto possibile, tutti gli alimenti acidificanti. E poi:

  • aumentare il consumo di cibi crudi (in base alla propria capacità metabolica);
  • mangiare lentamente, consapevolmente, nella calma, masticando bene gli alimenti (questo li rende più alcalini);
  • migliorare la qualità di vita;
  • praticare esercizi di respirazione, passeggiate nel bosco o in montagna;
  • praticare attività sportive e armoniose;
  • assumere un rimedio alcalinizzanti naturale (se necessario);
  • seguire una disintossicazione una, due o più volte l’anno, per rigenerare corpo e mente.

In caso di acidità molto pronunciata, può essere necessario assumere prodotti naturali alcalinizzanti: ma state molto attenti con i farmaci di solito prescritti contro l’acidità perché in genere hanno una tossicità significativa (metalli pesanti). Ma non vi è alcun prodotto miracoloso per ripristinare un equilibrio che avete distrutto con le cattive abitudini (alimentari e di stile di vita): solo la consapevolezza e l’azione a lungo termine potranno risolvere il problema.

L’ossigenazione camminando all’aria aperta, l’esercizio fisico, i soggiorni in altitudine, qualsiasi attività che promuove il metabolismo in generale e accelera la frequenza respiratoria può aumentare l’eliminazione di acidi e contribuire così ad una deacidificazione dell’organismo. Infatti una giornata all’aria aperta provoca l’acidificazione dell’urina, dovuta sia all’aumento del metabolismo muscolare produttore di acido lattico che al generale aumento del metabolismo di base. L’ossigenazione ossida molti acidi e ne consente l’eliminazione attraverso i reni.
Attenzione alla “cura del limone”: è un modo eccellente per correggere l’acidosi cronica in un corpo sano, ma non sarà favorevole e avrà anche l’effetto opposto (demineralizzazione) in una persona con un metabolismo lento.

Quanto tempo serve per basificare l’organismo?

È difficile rispondere a questa domanda, perché dipende dal terreno.
Per un individuo con un grande accumulo di acidi serviranno certamente diversi mesi, a condizione che il cibo consumato venga accuratamente scelto e lo stile di vita sia equilibrato. L’assunzione di prodotti naturali alcalinizzanti può accelerare notevolmente il processo, e i risultati sulla salute e il benessere saranno rapidamente percepiti.
Ancora una volta, attenzione ai “medicinali” (chimici) proposti per correggere l’acidificazione: nessuno di questi prodotti è privo di effetti collaterali significativi, tutti hanno una forte presenza di metalli pesanti tossici con dannose conseguenze per la salute globale.

2 commenti su “Equilibrio acido-base: energia e salute”

  1. Vorrei farvi una domanda che può sembrare banale.
    1) Questi sali a chi ha già una digestione lenta e pochi succhi gastrici possono dare più fastidio?
    2) É vero che quando uno ha una forte acidosi si gonfia anche?
    3) Si dice basificante o alcalinizzante?
    Grazie.

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    • 1. I sali di schluss non interferiscono con il processo digestivo, quindi nessun fastidio in tal senso.
      2. Assolutamente sì, il gonfiore è uno dei sintomi principali.
      3. L’uno è il sinonimo dell’altro.
      Saluti

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