Endometriosi?
Negli ultimi anni ne abbiamo sentito parlare sempre di più, e per una buona ragione: l’endometriosi è una patologia che colpisce una donna su dieci ma, purtroppo, è ancora un concetto abbastanza vago per il grande pubblico.
La ricerca scientifica per comprendere questa malattia — perché sì, è una malattia — sta progredendo lentamente ed i suoi sintomi, simili a quelli di altre patologie, rendono la diagnosi complicata e tardiva, senza contare che poi devi imparare a conviverci. Insomma, un vero percorso a ostacoli ma, fortunatamente, esistono soluzioni per apportare un po’ sollievo.
Poiché ogni donna e ogni endometriosi sono uniche, ovviamente non esiste una ricetta unica (e purtroppo non ne esiste neppure una magica…), ma alcune soluzioni beneficiano già di promettenti prove scientifiche, e aiutano a semplificare la vita quotidiana.
Vediamole insieme.
Endometriosi: in primis, sapere di cosa si parla
Prima di cercare di gestirla, è importante capire di cosa si tratta: l’endometriosi è la presenza anomala di tessuto simile all’endometrio al di fuori della cavità uterina.
Diamo uno sguardo al sistema riproduttivo femminile per capire “dove” si trova il problema
Nella maggior parte dei casi, questi raggruppamenti di cellule si depositano sulle ovaie, i legamenti utero sacrali, il retto, la vescica o la vagina. E, una volta posizionatesi, le cellule sono ‘confuse’: si comportano come se fossero ancora all’interno dell’utero! Queste fuggitive continuano ad obbedire al ciclo mestruale: proliferano, sanguinano e formano cicatrici. Il tutto poi è accompagnato da un’infiammazione, responsabile di un dolore molto intenso, mantenuto da stress ossidativo.1—3
Nell’endometriose, come se non bastasse, sono presenti anche altri sintomi: gonfiore, nausea, grave affaticamento, instabilità emotiva… In alcuni casi, l’endometriosi può persino essere responsabile di infertilità.
E ogni donna la esprime in modo diverso.
Le ragioni dell’insorgenza della malattia non sono ancora chiare. La teoria più diffusa e accreditata è che l’endometriosi insorga a causa di un reflusso trans-tubarico di cellule endometriali vitali durante la mestruazione: la “mestruazione retrograda”, che trasporterebbe con sé queste cellule che poi si depositano all’esterno della cavità uterina.2 Altre teorie sostengono che la malattia possa derivare da una modificazione del tessuto di rivestimento della pelvi o da una disseminazione di tipo metastatico delle cellule endometriali per via linfatica o ematica. È inoltre prevista una predisposizione genetica allo sviluppo dell’endometriosi o una alterazione del sistema immunitario, che permette in alcune donne l’impianto delle suddette cellule mentre lo impedisca in altre.
Uno studio molto recente suggerisce anche un’infezione batterica tra le possibili cause3 e altri studi suggeriscono un legame più globale con uno squilibrio del microbiota.4
Piccoli gesti che fanno una grande differenza
La cattiva notizia è che al momento non esiste un trattamento per curare l’endometriosi, né per prevenirla. L’unica opzione percorribile è quindi alleviarne il più possibile i sintomi. Poiché le crisi si verificano più spesso durante le mestruazioni, la pillola ormonale e lo IUD vengono spesso prescritti per ridurne l’intensità o addirittura eliminarle. I farmaci antinfiammatori alleviano il dolore associato all’infiammazione, mentre il dolore neuropatico viene trattato con antidepressivi.
Si tratta di soluzioni a dir poco radicali, che purtroppo mettono solo in pausa i sintomi.
La buona notizia è che adattare il proprio stile di vita consente di ridurre al minimo alcuni inconvenienti senza effetti collaterali.
Ovviamente, come già detto, non esiste una bacchetta magica, e ogni donna dovrà scoprire che cosa funziona meglio nel proprio caso specifico; ma alcuni metodi sembrano essere davvero molto promettenti.
- La fisioterapia e lo yoga: per rilassare i muscoli e le cicatrici associate all’endometriosi. Questo approccio potrebbe così ridurre l’intensità dei crampi dolorosi.5-6
- L’instabilità emotiva è un sintomo ricorrente dell’endometriosi e lo stress può persino peggiorare le manifestazioni della malattia, favorendo l’infiammazione. La sua gestione, in particolare attraverso esercizi di rilassamento, potrebbe alleviare le crisi associate.7
- Dieta: sempre più studi evidenziano l’impatto significativo della nutrizione sull’endometriosi.
L’infiammazione è direttamente collegata alla progressione della malattia e al dolore, il modello alimentare che ha più dimostrato di essere antinfiammatorio è la tradizionale dieta mediterranea. Una dieta prevalentemente vegetale, senza necessariamente escludere i prodotti di origine animale, ricca di frutta e verdura, cereali integrali, legumi, con un apporto moderato di grassi saturi ma un buon apporto di omega-3, in particolare tramite pesce grasso o verdure come la frutta secca.8
Il tutto ovviamente affinato a seconda della propria sensibilità digestiva.
Un’opportuna rieducazione alimentare e una sistematica gestione dello stress unita a tecniche di rilassamento muscolare, possono essere di grande aiuto.
Curcuma: affrontare il problema alla radice
Questa popolare spezia è ricca di un potente antiossidante chiamato curcumina e diversi studi hanno evidenziato il suo potenziale per migliorare la qualità della vita delle donne con endometriosi.9-11
Grazie alla sua azione contro i radicali liberi, la curcumina contribuirebbe a ridurre l’infiammazione, che è in parte responsabile del dolore. Attenzione però, è fondamentale scegliere la curcuma giusta: la curcumina è naturalmente scarsamente assorbita dall’organismo ma, fortunatamente, esistono tecniche per migliorarne la biodisponibilità e sfruttare appieno i suoi benefici.11-12
È ciò di cui si è preoccupato il laboratorio Kotor Pharma, con il suo preparato ad alto assorbimento.
La Piperina è un alcaloide naturale del pepe nero che migliora molto importante della curcumina da parte dell’organismo (biodisponibilità moltiplicata per 20)
€ 18,50
Magnesio: lenisce il disagio dell’endometriosi
Il magnesio è un oligoelemento utilizzato da molto tempo nell’ambito della salute delle donne. Tra i suoi vantaggi, segnaliamo in particolare la sua capacità di garantire:
- una normale funzione muscolare: il magnesio favorisce il rilassamento muscolare, fondamentale per ridurre il disagio associato ai crampi14-16;
- l’equilibrio psicologico: lo stress può essere ridotto integrando il magnesio.15
Attenzione: il magnesio può agire come lassativo osmotico allorché, per alcune donne, l’endometriosi è accompagnata da dolore durante la defecazione. È quindi molto importante scegliere un magnesio ad alta biodisponibilità e che non disturbi il comfort digestivo.
Magnesium Assimilabile
- Riduzione della stanchezza e dell’affaticamento
- Equilibrio elettrolitico
- Contribuisce al normale metabolismo energetico
- Contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso
- Contribuisce alla normale funzione muscolare
- Contribuisce alla normale sintesi proteica
- Contribuisce la normale funzione psicologica
- Aiuta all’attivazione della melatonina (stress, fatica, insonnia)
- Aiuta alla liberazione della serotonina, abbassa l’irritabilità, lotta contro la depressione.
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PEA: una molecola legata ai messaggi del dolore
La PEA (Palmitoiletanolamide) è un lipide endogeno prodotto naturalmente dal nostro corpo in situazioni di stress o dolore. Gli studi clinici sono ancora limitati ma molto promettenti nel suo impiego sulla dismenorrea secondaria associata all’endometriosi.16
Da seguire…
Melatonina: ritrovare l’equilibrio
Il famoso ormone del sonno che, favorendolo, può interrompere un circolo vizioso causato dall’endometriosi.
Il dolore associato alla malattia infatti spesso degrada la qualità del sonno, fatto questo che attiva i meccanismi infiammatori, che a loro volta aggravano il dolore.17 È il cane che si morde la coda!
L’assunzione di melatonina prima di andare a dormire migliorerebbe pertanto la qualità della vita18 ma non solo: altri studi preclinici sono molto promettenti per quanto riguarda gli effetti della melatonina su numerosi meccanismi legati all’endometriosi.17
Regolatore del sonno e regolatore ormonale.
Svolge un ruolo speciale nella protezione del DNA nucleare e del DNA mitocondriale. Ha anche una funzione importante sul sistema immunitario.
€ 29,50
Antiossidanti contro lo stress ossidativo
Le donne con endometriosi sembrano avere in media uno stress ossidativo superiore al normale nella cavità peritoneale e diversi studi hanno dimostrato la capacità degli integratori antiossidanti di ridurre il dolore pelvico correlato alla malattia.19
L’obiettivo è scegliere integratori che forniscano antiossidanti altamente biodisponibili, come il sulforafano derivato dai broccoli o l’OPC dell’uva.
Potente preparazione composta da glutatione ridotto (GSH), da N-acetilcisteina, estratti di chicco d’uva, da alfa tocoferolo (Vitamina E) e da lisina.
€ 47,20
In conclusione…
L’endometriosi è una realtà complessa che purtroppo ha un impatto davvero significativo sulla vita quotidiana delle donne. Speriamo che la ricerca scientifica acceleri e riesca a trovare presto risposte soddisfacenti.
Nel frattempo, senza pretese, questo è stato il nostro piccolo contributo.
Per una vita più serena, cibo e nutraceutica potrebbero rivelarsi importanti alleati contro l’endometriosi.
Integrando alcune di queste semplici abitudini nella tua routine quotidiana, potresti migliorare il tuo comfort.
Pensaci…
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