Corbezzolo (Arbusto, Albatro)

Arbutus unedo

Famiglia delle Ericaceae
Parti utilizzate: le foglie, i frutti e la radice

Il corbezzolo è un arbusto o piccolo albero sempreverde molto ramificato, con rami giovani di colore rossastro. Le foglie sono dure, lanceolate a margine dentellato con picciolo corto (< di 1 cm).
I frutti e i fiori coesistono spesso.
I fiori, di circa 1 cm, sono bianchi, rosa o sfumati di verde, a campanula e disposti in grappoli.
I frutti, prima gialli, sono bacche globose dal rivestimento rugoso abbastanza resistente, che diviene rosso quando maturi.
Cresce in macchie e boschi sempreverdi, di solito su suoli acidi.

Uniamo le nostre anime, i cuori
ed i sensi in estasi,
in mezzo ai vaghi languori
dei pini e dei corbezzoli.
Verlaine, Le feste galanti, In sordina

Virgilio, per il funerale di Pallade, compagno di Enea, scrive:

Altri al suo corpo,
altri a la bara intenti, avean di quercia,
d’àrbuto e di tali altri agresti rami
fatto un ferètro di virgulti intesto
e di frondi coperto, ove altamente
del giovinetto il delicato busto
composto si giacea
Eneide, libro XI, 63-65

Se per gli Antichi questo arbusto era legato alla morte e all’immortalità, in fitoterapia sono le sue proprietà di disinfettante delle vie urinarie ad essere state evidenziate dalla medicina rurale.
Lo dimostra un’infusione in uso da molto tempo, di cui ecco la ricetta.
Mescolare le stesse quantità di:

  • germogli di ginepro comune;
  • germogli di ginepro rosso;
  • germogli di ginepro licio;
  • rizomi di gramigna;
  • punte fiorite di lavanda;
  • foglie di corbezzolo.

Fare un’infusione con un grosso pugno di questa preparazione in un litro d’acqua aggiungendo alcune bacche di ginepro e frutti di corbezzolo.
Berne anche due litri al giorno, fino a completa guarigione.

In Corsica una ricetta usa i frutti del corbezzolo (chiamati albatre) per aiutare la digestione difficile, eliminare problemi di flatulenza e come depurativo. Le albatre, colte acerbe, vengono messe in infusione in acqua bollente e devono essere consumate zuccherate.

I frutti del corbezzolo vengono poi utilizzati ancora oggi per preparare bevande, confetture e marmellate.

Nella regione di Tunisi, le radici in decozione sono consigliate per le loro proprietà ipotensive e a Siliana i semi come antidiarroici.

Costituenti principali

I rami frondosi contengono entriacontano, nonacosanone, triacontanolo, dotriacontanolo, arbutoside o arbutina (eteroside non fenolica), acido ursolico allo stato libero, acido arbutolico, pigmenti flavonici A e B e un pigmento non flavonico C.1

Le foglie  sono ricche  in tannino (36-37%) [Garnier e al., 1961].
Nei gambi sono stati identificati luppolo, acido ursolico, monotropeina, unedoside, stilbericoside, geniposide e acido betulinico.2 Gli iridoidi gardenoside e asperuloside sono stati isolati nella linfa.3
Nell’olio essenziale ottenuto dalle foglie sono stati identificati trentasette costituenti, tra cui i principali sono: l'(E)-2-decadienale (12%), l’alfa terpineolo (8,8%), l’acido esadecanoico (5,1%), e l'(E)-2-non decadienale (4,8%).4

I frutti contengono zuccheri, pectina, un po’ di ferro, carotene, nicotinamide, tiamina, riboflavina e vitamina C.5 Il pigmento cui si deve il colore rosso è il 3-glucoside cianidina.6

Uso del corbezzolo

Decozione di foglie e/o di frutti

40 gr per litro d’acqua. Berne un litro al giorno.

Decozione di radici

20 gr in mezzo litro d’acqua. Un bicchiere, a digiuno, tutte le mattine.

Marmellata di albatre

Mettere le albatre belle mature in una pentola da marmellata e coprire d’acqua. Lasciare bollire finché non si siano sciolte. Passare in un colino molto fine e spremere per raccoglierne il succo. In un litro di succo sciogliere 750 gr di zucchero facendo cuocere. Quando si caramella, è pronta.

Curiosità

Uno dei nomi arabi (Marocco) del corbezzolo è qâtil âbîhi, che significa “assassino di suo padre perchè i suoi frutti seccano solo quando una nuova talea esce dalla terra”. [Bellakhdar, 1997]

Oggi, alla luce della scienza

Il corbezzolo è antisettico e antinfiammatorio delle vie urinarie grazie all’arbutoside7,8.
La sua efficacia è potenziata dall’alcalinizzazione dell’urina, assunto con del bicarbonato di sodio.

L’effetto antibatterico è attribuito all’idrochinone, liberato a partire dall’arbutoside per idrolisi del glucoside e ossidazione immediata.
L’idrochinone si secerne principalmente come glucuronoconiugazione e solforoconiugazione con picco massimo 6 ore dopo (70-75% della dose somministrata) e si protrae per le 24 ore successive.

La presa orale cronica di corbezzolo ritarda lentamente lo sviluppo dell’ipertensione ma non modifica il livello ultimo della pressione sanguigna o del ritmo cardiaco in cavie spontaneamente ipertese.9

La foglia del corbezzolo, così come il suo frutto, è ricca in tannini e quindi astringente, dato che i tannini (che non sono altro che composti polifenolici ad alto peso molecolare) precipitano le proteine (solitamente in presenza di proantocianidine – tannini condensati) e in particolare le glicoproteine della saliva, facendogli perdere così il suo potere lubrificante.
Da questa affinità per le molecole proteiche derivano le applicazioni dei tannini: per via interna esercitano un effetto antidiarreico, antibatterico e antifungino.10 L’attività antibatterica è debole e moderata, ma sufficiente per l’anti criptococcosi.


Bibliografia

  1. Sosa A., Chemical composition of a mediterranean species of the ericaceae family, Arbutus undo, Bull. Soc. Chim. Biol,. 32, 344-356, 1950
  2. Karikas G.A. et coll., Constituents of the stems of Arbutus unedo, Planta Med., 53(2), 223-224, 1987
  3. Karikas G.A., Iridoids from Arbutus unedo, Fitoterapia, 65(2), 181, 1993
  4. Kivcak B. & coll., Compositon of the essential oil of arbutus undo, Chemistry of natural compound, 37(5), 445-446, 2002
  5. Suls D. & coll., Study of Arbutus uneo and its application in fruit industry, Acta Pharm. Jugoslav, 6, 163, 1956
  6. Proliac A & Raynaud J., Anthocyanin pigments of fruits from arbutus unedo L.(Ericaceae), Planta Med. Phytother., 12(2), 109-112, 1981
  7. Frohne D., Planta Med., 18, 1, 1970
  8. Jahodar L. & coll., Antimicrobial action of arbutin and the extract of the leaves of arctostaphylos uvaursi in vitro, Ceskoslov. farm., 34, 174-180, 1985
  9. Ziyyat A. & Boussairi E.H, Cardiovascular effects of Arbutus unedo L. in spontaneously hypertensive rats, Phytorer. res. 12, 110-113, 1998/li>
  10. Kolodziej H. & coll., Evaluation of the antimicrobial potency of tannins and related compounds using the microdilution broth method, Planta Med., 65, 444-446, 1999

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