Carciofo: la pianta preferita dai vecchi medici di famiglia

I medici di famiglia vecchio stampo consigliano ancora Carciofo come miglior rimedio per le malattie del fegato.

Pianta erbacea, perenne, formata da un grosso rizoma e da un fusto eretto percorso da scanalature, le foglie sono lunghe, ruvide e lobate, di colore verde-grigio e disposte alla base.
I fiori, di colore azzurro-violaceo, sono riuniti in grossi capolini circondati da brattee verdi e spinose, che rappresentano la parte edibile.

Cynara scolymus L.
Famiglia delle Compositae
Parti utilizzate: Foglie caulinari
Tempo balsamico: primavera.

Carciofo: tradizione e storia

Il nome Cynara nasce come cinara, «cenere», perché Carciofo era una pianta concimata con la cenere. Il nome latino, che non contiene la «y», si trasformò poi in Cynara, che richiama un’etimologia greca nel termine κινάρα, «carciofo». Scolimus deriva dal greco σκόλυμος, “scolimo, sorta di cardo commestibile”. Il nome volgare «carciofo» deriva dall’arabo kerschouf.

Galeno e Discoride definiscono Carciofo “caldo e secco, non buono poiché causa di umore malinconici”.
Conosciuto sin dai tempi di Teofrasto ma poco studiato e analizzato, si impone all’attenzione soprattutto come pianta edibile nel XV secolo.

Intorno al 1400, infatti, in seguito alle intense coltivazioni avviate in Italia centrale, Carciofo entra nella letteratura.
Prima del Rinascimento abbiamo informazioni dai testi arabi, che cantano le virtù nascoste di Carciofo sia per la sua azione sulla digestione, sia quale simbolo di verginità e pudicizia.

Castore Durante ne parla sottolineando le proprietà depurative e digestive di Carciofo.
Ne segnala anche l’utilità per pronosticare le gravidanze e il sesso del nascituro. Egli dice, infatti, che se la donna alla quale viene fatto bere un infuso di foglie di Carciofo vomita, significa che è gravida. Le urine della gravida vengono poi tenute in serbo per tre giorni e dopo la filtrazione si osserva il sedimento che si è depositato sul fondo. Se è di colore rosso, il nascituro è maschio; se è di colore bianco, il nascituro è una femmina.

In tempi recenti, troviamo conferma dell‘efficacia di Carciofo nelle affezioni epatobiliari per la sua azione coleretica e colagoga.
Numerosi studi francesi, fra cui Leclerc, Chambrol, Monville, ne hanno sottolineato anche l’efficacia come diuretico, antiuricemico e antireumatico.

Principi attivi e meccanismo d’azione

In Carciofo sono contenuti:

  • Acidi fenolici (caffeilchinonici) e flavonoidi glicosidici
    I flavonoidi scolimoside e cinaroside svolgono un’azione coleretica, mentre l’acido 1,3-dicaffeilchinico, la canarina, ha un’azione diuretica.
    Hanno anche un’attività ipocolesterolemizzante, grazie a un triplice meccanismo d’azione:
    • diminuzione della sintesi del colesterolo, per inibizione dell’idrossimetilglutaril-CoA riduttasi;1
    • incremento della biosintesi di acidi biliari a partire dal colesterolo e conseguente aumento dell’eliminazione degli stessi;
    • inibizione della trasformazione del colesterolo in lipoproteine a bassa densità (LDL), importanti fattori eziologici dell’eterogenesi.

    Flavonoidi e acidi caffeilchinonici sono in grado di stimolare la crescita, la replicazione degli epotociti e il loro contenuto in RNA, con un’azione complessiva di rigenerazione del tessuto epatico. 2 Polifenoli e flavonoidi hanno anche mostrato attività antiossidante.

  • Fitosteroli
    I composti idrossitriterpenici taraxasterolo e faradiolo hanno evidenziato attività antinfiammatoria nell’infiammazione indotta nei topi con TPA (12-O-tetradecanoilforbolo-13-acetato), nonché una marcata inibizione dei tumori della pelle indotti da TPA.3
  • Lattoni sesquiterpenici (cynaropicrina, deidrocynaropicrina e grosheimina).
  • Un olio essenziale, composto principalmente di Sesquiterpeni (beta-selinene e cariofillene).
  • Acidi organici
    Acido glicemico, glicolico, malico, citrico.
  • Polisaccaridi
    Levulosano, un polimero del levulosio, e inclina, un polimero del fruttosio.
  • Tannini.
  • Vitamine B1 e B2.

Carciofo e ricerca farmacologica di base

Azione coleretica
La composizione farmacologica tra gli acidi fenolici cinarina, acido caffeicolo e clorogenico ha evidenziato che l’acido caffeico è responsabile dell’azione coleretica di Carciofo.4 5

Azione epatoprotettiva
Cinarina e acido caffeico, a un livello minore, hanno mostrato una spiccata azione epatoprotettiva nei confronti del tetracloruro di Carbonio.6

Azione ipolipemizzante
Risultati recenti hanno messo in evidenza una modulazione dell’estratto di carciofo (del flavonoide cinaroside, in particolare, che ha come sito primario di azione il fegato) sull’attività dell’idrossimetilglutaril-CoA riduttasi (HMG-CoA riduttasi), che è coinvolta, a livello del reticolo endoplasmatico, nella sintesi del colesterolo.

Azione diuretica
Studi sperimentali e clinici hanno evidenziato un’azione diuretica della cinarina (acido fenolico), attraverso un incremento dell’eliminazione da parte dell’epitelio renale.
L’azione diuretica di Carciofo potrebbe anche essere sostenuta da molecole glucidiche quali l’inulina, come si può dedurre dalla loro presenza in molte piante che possiedono le stesse proprietà, come Bardana, Tarassaco e Cicoria.

Azione antitumorale
Due composti idrossitriterpenici, taraxasterolo e faradiolo, isolati dai fiori di Carciofo, hanno dimostrato una forte attività inibitoria contro l’infiammazione indotta chimicamente nei topi e un’azione antitumorale nel cancro, indotto sperimentalmente, della pelle degli stessi animali.8

Azione sul sistema simpatico-adrenergico (SAS)
In uno studio sperimentale, ratti albini sono stati sottoposti all’inalazione di carbonato di disolfito, che aumenta la secrezione di noradrenalina e adrenalina, per sei mesi, dimostrando che l’assunzione di estratti acquosi di Carciofo al dosaggio di 200 mg/kg era in grado di far tornare alla normalità la secrezione di noradrenalina e adrenalina.9

Ricerca clinica

Dispepsia
Diversi studi clinici hanno dimostrato l’efficacia di Carciofo come antidispeptico. In particolare, si è dimostrato efficace nel ridurre dolori addominali, vomito, meteorismo e nausea.10
In un trial clinico ranadomizzato e controllato, Carciofo ha mostrato di essere un efficace antidispeptico.11

Iperlipemia
Numerosi studi clinici controllati hanno mostrato l’effetto di estratti di Carciofo nel ridurre il colesterolo, il colesterolo LDL e i trigliceridi.12

Insufficienza biliare
L’azione coleretica della pianta è stata valutata da un trial clinico randomizzato, che ha documentato un significativo aumento della secrezione biliare nei pazienti trattati, rispetto al placebo.13

Colon irritabile
Uno studio aperto ha dimostrato l’efficacia di Carciofo sul colon irritabile, ma, prima di accettare questa indicazione, sono necessari ulteriori studi più definitivi.14

Indicazioni per Carciofo

Secondo l’uso tradizionale

  • Dispepsia
  • Insufficienza biliare
  • Ipercolestrolemia
  • Ipertrigliceridemia
  • Prurito infantile
  • Stipsi
  • Oliguria
  • Ritenzione idrica
  • Iperuricemia
  • Reumatismi
  • Iperglicemia

Secondo la EBM (medicina basata su prove di efficacia, Evidence-based medicine)

  • Sindrome dispeptica
  • Dolori addominali
  • Insufficienza biliare
  • Nausea
  • Vomito
  • Flatulenza
  • Iperlipemia
  • Colon irritabile

Tossicità
Non ci sono dati disponibili.

Controindicazioni
Allattamento: è sconsigliato l’utilizzo poiché Carciofo contiene sostanze amaricanti.

Precauzioni d’uso
Gravidanza: non ci sono dati disponibili.
Evitarne la somministrazione in soggetti sensibili alle Asteraceae.
Da usare sotto controllo medico in caso di litiasi biliare, per evitare lo scatenamento di coliche biliari.

Interazioni
Non ci sono dati disponibili.

Effetti collaterali di Carciofo
Non ci sono dati disponibili.

Caratteristiche energetiche

Signatura: l’aspetto coriaceo e “costrittivo” richiama la sua azione astringente e raffreddante.

Natura: Fredda.

Sapore: Amaro.

Loggia energetica: Legno.

Azione energetica

  • Purifica il calore ed elimina le tossine: intossicazione generale, iperglicemia, artrite, reumatismi, gotta.
  • Purifica il Fuoco di Fegato e Vescica Biliare: dispepsia, emicrania, calcolosi, congiuntivite, collera, costipazione, cefalea.
  • Elimina la secchezza-calore e umidifica il Grosso Intestino: stipsi con feci secche, flatulenza, colon irritabile.

Meridiani: Vescica Biliare.

Carciofo BIO
Carciofo BIO
Tonico e digestivo

Carciofo BIO
5/ stars
Un pochino amaro... ovviamente. Ottimo prodotto.

Conclusioni

Tropismo:

  • Apparato epatobiliare
  • Apparato gastroenterico
  • Apparto urinario

Carciofo è una pianta molto tollerata anche dai bambini per diverse forme di prurito e in turbe digestive da insufficienza epatica.

La pianta di Carciofo trova indicazioni nella stipsi da calore, in caso di sindrome dispeptica, insufficienza biliare, dislipidemie, iperuricemia, reumatismi, ritenzione idrica, cellulite e in alcune micosi ed eczemi secondari ad alterazioni della deturpazione epatica.

Il succo fresco di Carciofo, ottenuto per spremitura delle foglie caulinari, è un buon depurativo epatico da usare nei cambi di stagione. Per questi disturbi è utilizzato, spesso, in associazione a numerose altre piante.

Nelle stipsi da eccesso di calore è utile l’associazione con cloruro di Magnesio (1 cucchiaino in acqua), che attira acqua nell’intestino, rinfrescandolo, e fermenti lattici. Meno importante ma rilevante è l’attività diuretica e uricosurica (insieme a Betulla e a Frassino).

Carciofo è usato in associazione con altri fitopreparati (Artiglio del diavolo, Boswellia) nelle patologie artrosiche, laddove la contrattura muscolare riflessa, spesso presente, è direttamente condizionata dall’alterazione della funzionalità epatica, e quando è necessario favorire il drenaggio degli emuntori (fegato, reni, intestino, pelle).

Pianta sicura con sufficienti studi clinici, Carciofo è sconsigliata nei soggetti astenici e freddolosi per la sua natura fredda.

Energeticamente, secondo i principi della medicina tradizionale cinese, la sua natura rinfrescante lo rende utile sia nelle stipsi da stasi del qi di Fegato che nelle stipsi da accumulo di calore. Talora le due forme possono embricarsi, come, per esempio, nei soggetti in cui un’alimentazione iperproteica e ipercalorica (grandi mangiatori) provoca una stagnazione della bile e di conseguenza anche un rallentato svuotamento intestinale. Tipiche sono le feci dure e secche.
È sconsigliato nelle stipsi da freddo (vuoto di yang) con feci scarse e molli.

Carciofo è indicato anche per la congiuntivite da Fuoco di Fegato (la collera che manda il sangue agli occhi).

Infine, Carciofo è consigliato nelle cefalee da stagnazione dell’energia di Fegato, che trovano un valido aiuto anche in Rafano nero e Tarassaco, piante con natura fredda.


Bibliografia

  1. Gebhardt R., Prevention of taurolithocholate-induced hepatic bile canalicular distortions by HPLC-characterized extracts of artichoke (Cynara scolymus) leaves, Planta Med. 2002 Sep;68(9):776-9.
  2. Gebhardt R., Inhibition of cholesterol biosynthesis in primary cultured rat hepatocytes by artichoke (Cynara scolymus L.) extracts., J Pharmacol Exp Ther. 1998 Sep;286(3):1122-8.
  3. Gebhardt R., Antioxidative and protective properties of extracts from leaves of the artichoke (Cynara scolymus L.) against hydroperoxide-induced oxidative stress in cultured rat hepatocytes, Toxicol Appl Pharmacol. 1997 Jun;144(2):279-86.
  4. Gebhardt R, Fausel M., Antioxidant and hepatoprotective effects of artichoke extracts and constituents in cultured rat hepatocytes., Toxicol In Vitro. 1997 Oct;11(5):669-72.
  5. Yasukawa K. et Al, Inhibitory effect of taraxastane-type triterpenes on tumor promotion by 12-O-tetradecanoylphorbol-13-acetate in two-stage carcinogenesis in mouse skin., Oncology 1996
  6. Lietti A., Choleretic and cholesterol lowering properties of two artichoke extracts, Fitoterapia 1977
  7. Adzet T, Camarasa J, Laguna JC. (1987) Hepatoprotective activity of polyphenolic compounds from Cynara scolymus against CCl4 toxicity in isolated rat hepatocytes. J Nat Prod. ;50(4):612-7.
  8. Pérez-García F., Adzet T, Cañigueral S., Activity of artichoke leaf extract on reactive oxygen species in human leukocytes., Free Radic Res. 2000 Nov;33(5):661-5.
  9. Yasukawa K. et Al, Inhibitory effect of taraxastane-type triterpenes on tumor promotion by 12-O-tetradecanoylphorbol-13-acetate in two-stage carcinogenesis in mouse skin., Oncology 1996
  10. Z Khalkova, K Vangelova, K Zaĭkov, An experimental study of the effect of an artichoke preparation on the activity of the sympathetic-adrenal system in carbon disulfide exposure, Problemi na khigienata, 1995
  11. Wegener T, Fintelmann V. (1999) [Pharmacological properties and therapeutic profile of artichoke]. Wien Med Wochenschr.;149(8-10):241-7.
  12. Maros T, Racz G, Katonai B, Kovacs VV. (196) Effects of Cynara Scolymus extracts on the regeneration of rat liver. 1]. Arzneimittelforschung. 16(2):127-9.
  13. R. Kirchhoff, CH. Beckers, G.M. Kirchhoff, H Trinczek-Gärtner, O Petrowicz, H.J. Reimann, Increase in choleresis by means of artichoke extract, Phytomedicine 1994-09-01 Elsevier BV
  14. Walker AF1, Middleton RW, Petrowicz O., Artichoke leaf extract reduces symptoms of irritable bowel syndrome in a post-marketing surveillance study., Phytother Res. 2001 Feb;15(1):58-61.

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