Angelica Archangelica: principi attivi, indicazioni ed energia

Angelica (Angelica Archangelica L.) è una pianta della famiglia delle Ombrellifere/Apiaceae che raggiunge anche i 2 metri di altezza.
Pianta biennale, è frequente nella fascia submontana dell’Europa centrale e settentrionale.

Ha fusto eretto, robusto, attraversato da striature rossastre, che si ramifica in alto a portare grandi ombrelle con fiori di colore giallo chiaro. Le foglie sono lunghe, tripennatosette, simili a grandi mani.
Il frutto è un achenio piatto.
La radice, grossa e fittonante, è lunga fino a 30 cm, bruna all’esterno e biancastra all’interno, di sapore dolciastro che tende all’amaro.

Le parti usate sono le Radici (tempo balsamico inizio autunno) e i Frutti (tempo balsamico agosto-settembre).

L’Angelica: tradizione e storia

Il nome Angelica deriva dal latino angelus, a sua volta mutuato dal greco άγγελος (dal persiano angaros, cioè « messaggero, nunzio, portaordini »). È poi divenuto « essere divino » secondo un’etimologia sanscrita giunta nel Mediterraneo dalla Persia. Se ne ribadisce il significato di essere un tramite fra gli uomini e il divino, di portare la parola e la luce celesti sulla Terra.

Secondo la leggenda, la pianta venne donata agli uomini da un arcangelo e per questo è talora anche denominata Erba degli angeli o Erba dello spirito.
Secondo altri miti, invece, Angelica sarebbe stata rivelata in sogno da un angelo per la cura delle piaghe.
Il suo nome potrebbe derivare dall’osservazione che fiorisce nel giorno dell’arcangelo Michele e che per questo avrebbe la caratteristica di proteggere dalle influenze del maligno.
Nella mitologia dei popoli nordici è collegata a fenomeni di estasi e spiritualità. È impiegata nei rituali magici dedicati al sole e alla luna.

Sin dai tempi antichi veniva utilizzata la radice sia come disinfettante che come cicatrizzante nelle punture o nei morsi velenosi.
Durante il Medioevo, i monaci ne fecero un ingrediente fondamentale dei loro liquori tonici e cordiali.
Ebbe fama di essere efficace contro la peste e si diceva che annusare una radice di Angelica imbevuta di aceto potesse preservare dal contagio.

Considerata pianta solare e calda, era indicata come rimedio stimolante, antispasmodico e digestivo.
La sua azione più importante era considerata comunque quella depurativa, capace di eliminare gli umori cattivi, le tossine e restituire agli uomini la loro « purezza angelica ».

Nella tradizione popolare si usavano anche i germogli raccolti in primavera, con i quali si otteneva un’acqua indicata per i dolori mestruali e le dismenorree. Era anche considerata un ottimo rimedio per bronchiti, pleuriti, reumatismi e disturbi del tratto digerente. La si riteneva controindicata ai diabetici perché in grado di incrementare i livelli di zucchero nelle urine.
Il suo infuso era ritenuto utile per eliminare le flatulenze e risolvere le indigestioni.
La sua radice, che entra a far parte dei più importanti elisir del passato, era, soprattutto in epoca medievale, considerata un ottimo tonico nervino, antinfettivo e in grado di ripristinare le forze perdute.
Nella tradizione europea i tonici erano quasi tutte piante amare (Genziana, China, Centaurea, Fieno greco) che, con la loro azione digestiva, operavano una “messa in movimento” dell’energia bloccata con conseguente effetto tonico generale.

Il frutto, particolarmente ricco in olio essenziale, si ritrova citato negli erbari come emmenagogo, espettorante e diuretico e, polverizzato, come antiparassitario.

Principi attivi e meccanismo d’azione

In Angelica, sono stati isolati un Olio essenziale, composto da Monoterpeni (alfa e beta-fellandrene, bisabolene, limonene, nitroderivati del fellandrene); Acetaldeine; Lattoni macrociclici (pentadecanolide).
Inoltre, vi si trovano Flavonoidi (arcangelenone); Cumarine (ostenolo, ostolo, umbelliferone); Furanocumarine (angelicina, bergaptene, imperatorina, xantotossine); Steroli (beta-sitosterolo); Acidi grassi (acido palmizio, oleico e linoleico); Acidi fenolici (acido fenolico, caffeicoli e clorogenico) e Tannini.

Olio essenziale

L’olio essenziale provoca il rilasciamento dei muscoli dell’intestino e dell’utero, mentre l’estratto acquoso determina un’iniziale contrazione della muscolatura, cui segue una fase di rilassamento. Questo conferma l’uso tradizionale della droga negli spasmi intestinali e uterini.
I composti di Angelica che bloccano i canali del Calcio sono anche in grado di rilassare i muscoli lisci degli organi viscerali.
L’azione sulla muscolatura potrebbe costituire il razionale impiego storico di Angelica come ipotensivante (muscoli della parete vasale) e antiasmatico (muscolatura liscia bronchiale).
L’olio essenziale di Angelica ha dimostrato significative proprietà antiruggine e antibatteriche. Svolge anche un’azione amaro-tonica ed espettorante.

Lattoni e flavonoidi

Grazie alla presenza di lattoni e flavonoids, Angelica è un tonico del sistema nervoso centrale senza azione eccitante.
I lattoni e i flavonoids hanno un’azione stimolante delle secrezioni epatopancreatiche e aumentano la secrezione del succo gastrico, migliorando la digestione.

Cumarine e furanocumarine

Le diidropiranocumarine e le diidrofuranocumarine sono in grado di dilatare i vasi coronarici, eliminandone il vaso spasmo, attraverso un’azione calcioantagonista. Si ipotizza che agiscono bloccando l’ingresso del Calcio nella cellula e impedendo la contrazione delle miofibrille. Si ritiene che siano utili nel trattamento dell’ipertensione arteriosa e dell’angina. Inoltre si pensa che abbiano azione antiaritmica, inibente l’aggregazione piastrinica, ipotensivante e implementante del flusso sanguigno verso cuore, cervello ed estremità.
Le cumarine hanno dimostrato di innalzare l’attività immunitaria in pazienti sia sani che oncologici. Sono in grado di incrementare l’attività dei leucociti, dei macrofagi, delle cellule NK, con potenziamento dell’attività macrofagica, della produzione di citochine e di interferone, con effetto finale di tipo immunostimolante.1
L’angelicina (furanocumarina) svolge un’azione sedativa dello stesso ordine di grandezza del clordiazepossido e ha anche un’azione spasmolitica a livello gastroenterico e respiratorio.

Acidi fenolici

Gli acidi fenolici, insieme ai lattoni e ai flavonoids, conferiscono ad Angelica proprietà colagoghe, carminative ed eupeptiche.

Ricerca farmacologica di base

Azione antifungina

Studi su animali hanno documentato un’attività dell’olio essenziale di Angelica contro il Mycobacterium avium e un’azione antifungina contro 14 tipi di funghi.2

Azione cardiovascolare

In vitro, estratti di Angelica di varie specie hanno evidenziato effetti calcioantagonisti, che possono essere rilevanti per i disturbi cardiovascolari.3

Azione sulla muscolatura liscia

I costituenti cumarinici e furanocumarinici di Angelica hanno evidenziato, in vitro, un’azione rilassante sulla muscolatura liscia, tra cui quella del tratto gastrointestinale, dell’apparato respiratorio, tracheale in particolare, e dell’apparato circolatorio.4 Quest’ultimo effetto sembra sia dovuto a un’attività calcioantagonista, con un’azione di vasodilatazione e di regolazione del microcircolo.

Azione di regolazione della muscolatura uterina

Angelica, in conigli anestetizzati, ha mostrato un’azione di regolazione della contrattualità uterina simile a quella mostrata da Angelica sinensis.5

Ricerca clinica

Dispepsia

Una metanalisi di studi su composti contenenti Angelica e altre piante suggerisce che l’assunzione di questi prodotti può ridurre la gravità di sintomi quali reflusso acido, dolore epigastrico, crampi, nausea e vomito in maniera significativamente superiore rispetto al placebo.6

Indicazioni secondo l’uso tradizionale

  • Dispepsia con iposecrezione gastrica;
  • Inappentenza;
  • Anoressia mentale (come coadiuvante);
  • Nausea;
  • Pirosi;
  • Flatulenza;
  • Enteriti;
  • Enterocoliti;
  • Spasmi gastrointestinali;
  • Vertigini;
  • Emicrania da dispepsia;
  • Epatopatia con ridotta secrezione biliare;
  • Bronchite cronica;
  • Tosse secca;
  • Depressione;
  • Astenia;
  • Dismenorrea;
  • Stati di intossicazione.

Indicazioni secondo la EBM

[La medicina basata su prove di efficacia (evidence-based medicine)]

  • Nausea e vomito;
  • Dispepsia;
  • Spasmi gastroenterici con senso di pienezza;
  • Reflusso acido.

Controindicazioni, precauzioni d’uso, interazioni ed effetti collaterali

Angelica non ha alcuna tossicità e viene indicata dalla tradizione come sicura e ben tollerata. Per i suoi effetti sull’utero non deve comunque essere usata in gravidanza. Non esistono studi che ne garantiscano la sicurezza durante l’allattamento, perciò è meglio evitarne l’uso.
Molto controversa è la precauzione secondo cui chi utilizza Angelica non dovrebbe sottoporsi a trattamenti con ultravioletti, stante il rischio di fototossicità derivante dalla presenza di psoraleni.

Ad oggi, ai dosaggi suggeriti, non sono stati segnalati casi clinici di interazione con altri farmaci e piante.
Tuttavia, in via teorica, Angelica può dare interazioni con piante che contengono principi anticoagulanti/antiaggreganti, quali Anice, Arnica, Ginkgo, Aglio, Ginseng, Ippocastano, ecc.
Inoltre, a causa della sua azione sulla secrezione gastrica, può (in via teorica) diminuire l’effetto dei farmaci antiacidi e dare interazioni con bloccanti degli H2 e inibitori di pompa protonica, diminuendone l’efficacia.
Dosaggi superiori a quelli consigliati possono potenziare sia le azioni terapeutiche che gli effetti collaterali dei farmaci antiaggreganti piastrini e anticoagulanti.

Le caratteristiche energetiche di Angelica

Signatura

Il richiamo nel nome alla sua caratteristica “angelica” e successivamente di “essere divino” ribadisce il significato di costruire un tramite fra gli uomini e il divino, di portare la parola, la luce e la purezza celesti sulla Terra.
La forma dell’infiorescenza e la disposizione a raggio dei fiori equidistanti dal centro le hanno valso una signatura solare, da cui la natura calda e la funzione corroborante e rivitalizzante.

Natura

Calda.

Sapore

Dolce – Amaro – Piccante.

Loggia energetica

Metallo – Acqua – Legno.

Azione energetica

  • Tonifica e scalda il qi di Milza e Stomaco: dispepsia, gastrite iposecretiva, inappetenza, anoressia, nausea, flatulenza, enterite, enterocolite, spasmi gastrointestinali, vertigini, anemia, astenia, depressione.
  • Tonifica i Polmoni ed espelle i catarri: bronchite cronica, bronchite asmatica psicogena, asma nervosa, enterocolite, flatulenza, spasmi gastrointestinali.
  • Riequilibra il Fegato: emicrania di origine digestiva, nausea, spasmi gastrici, dismenorrea, asma da liberazione di yang di Fegato.
  • Tonifica il jing di Rene: anemia, astenia, depressione, vertigini, anoressia mentale.
  • Nutre il sangue, lo muove, e calma lo shen.

Meridiani

Polmone – Grosso Intestino – Milza – chong mairen mai.


Conclusioni: tropismo di Angelica

Angelica interessa l’apparato gastroenterico. È un amaro-aromatico, un tonico cordiale, indicato in caso di dispepsie da iposecrezione gastrica, inappetenza, gastralgie da spasmi, emicrania dispeptica, spasmi intestinali, insufficienza epatica con ridotta secrezione biliare, astenia e convalescenza.
L’azione tonica generale e quella depurativa e antispastica nelle bronchiti croniche e asmatiformi sono invece ampiamente riportate solo dalla tradizione e non hanno a oggi trovato conferme in moderni studi clinici. Può essere usata da sola o in associazione con altre piante.
È sicuramente sconsigliata nelle gastralgie da ipersecrezione, dove è preferibile usare piante con tropismo gastrico ma di natura fredda.
Infatti, da un punto di vista energetico, Angelica è di natura calda (pianta solare), con azione riscaldante su tutto l’organismo, indicata, secondo i principi della medicina tradizionale cinese, in caso di dispepsie, inappetenza, anoressia, spasmi gastrointestinali, bronchiti croniche, asma, emicranie digestive, anemia, astenia, depressioni lievi.

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Carciofo, Rosmarino, Angelica, Rafano Nero.

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5/ stars
Lo prendo con regolarità e tengo sotto controllo
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Angelica, Rosmarino, FOS, Inulina, Anice Verde, Finocchio, Fichi, Prugna, Tamarindo

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5/ stars
Più efficace di altri prodotti (come il carbone vegetale). Mi ha aiutato a ritrovare benessere gastro intestinale

Bibliografia

  1. Marshall ME, Mandelsohn L, Butler K, Riley L, Cantrell J, Wiseman C, Taylor R, Macdonald JS. Treatment of metastatic renal cell carcinoma with coumarin (1,2-benzopyrone) and cimetidine: A pilot study. J Clin Oncol 1997 Jun, 5(6):862-6.
  2. Opdyke DLJ. Angelica root oil. Food Cosmetic Toxicol 1975, 13 (Suppl.):713.
  3. Leung AY, Fooster S. Encyclopedia of Common Natural Ingredients Used in Food, Drugs and Cosmetics. 2en ed. New York, John Wiley & Sons, Inc. 1996, pp 32-34.
  4. Reter M, Brandt W. Relaxant effects on tracheal and ileal smooth muscles of guinea pig. Anzeinfforsch 1985, 35(1A): 408-414.
  5. Harada M, Suzuki M, Ozaki Y. Effect of Japanese Angelica root and peony root on uterine contraction in the rabbit in situ. J Pharmacobiodyn 1984, 7(5):304-311.
  6. Melzer J, Rosch W, Reichling J et al. Meta-analysis: Phytotherapy of functional dyspepsia with the herbal drug preparation STW 5 (Iberogast). Aliment Pharmacol Ther 2004, 20:1279-87.

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