Allium sativum
Famiglia delle Liliaceae
Parti utilizzate: il bulbo
L'aglio è conosciuto in Asia, Africa e in Europa come condimento e come medicinale: i Greci lo chiamavano 'rosa fetida' e vietavano l'accesso ai templi a chi ne avesse mangiato.
Avicenna1 consigliava l'aglio contro la tosse e, ridotto in cenere e mescolato con del miele, per la cura delle ecchimosi agli occhi e per la vitiligine.2
Lo considerava anche afrodisiaco e diuretico.
Molto usato nei paesi mediterranei, l'aglio non serve solo a "profumare l'alito del sud", come a molti piace pensare.
La parola aglio deriva dal celtico "all", ovvero caldo, bruciante3 per il sapore, ed è una pianta originaria dell'Asia: i Greci e Romani ne fecero largo uso riconoscendogli proprietà ricostituenti e depurative e, nel Medioevo, l'Allium Sativum era ricercatissimo per combattere epidemie come la peste.
Una delle ricette più note è la minestra all'aglio e all'olio d'oliva, che permette di debellare alcuni vermi intestinali (enterobius vermicularis, i "vermi dei bambini" e ascaridi).
Anche i Maya K'iche' del Guatemala4 usano l'aglio contro i parassiti intestinali, associandolo con un farinello aromatico (Chenopodium ambrosioides) e con la ruta (Ruta chalepensis): le piante vengono tritate, raccolte in un panno e poste sull'ombelico del bambino per una notte.
Per le sue proprietà antinfettive, la minestra d'aglio veniva usata anche per sedare la tosse o curare il mal di gola; mentre uno spicchio d'aglio succhiato curava le angine e si consigliava di mangiarne a chi soffriva di febbri intermittenti.
Uno dei rimedi della pertosse consisteva poi nel consumare aglio mentre la schiena veniva frizionata lungo la colonna vertebrale con un linimento a base di succo d'aglio.
Schiacciato e pestato con olio o grasso, dall'aglio si ricavava un unguento chiamato "senape del diavolo" che veniva applicato sulle piante dei piedi dei paralitici e di chi soffriva di reumatismi.
Esisteva in Corsica anche una preparazione a base d'aglio per uccidere le zecche degli animali: l'aglio era schiacciato, pestato e diluito con del petrolio e applicato sulle zecche per ucciderle.
Per stimolare l'appetito (oressia) in Spagna si usava l'aglio rosa, da assumere la mattina a digiuno per nove giorni consecutivi.
Nel nord-est dell'Algeria l'aglio viene usato contro l'influenza e le malattie da raffreddamento: schiacciato e mescolato a miele o a un tuorlo d'uovo, deve essere assunto due volte al giorno.
Costituenti principali dell'aglio
I bulbilli dell'aglio contengono fino al 65% d'acqua, glucidi (dal 10 al 15%) e piccole quantità di vitamine (A, B1, B2, B3 e C).
Il costituente principale dell'aglio fresco è l'alliina che per l'azione di un'enzima, l'allinasi, viene convertito in allicina, dall'odore pungente e instabile all'aria ma che, in presenza di acqua, si scinde in altri composti solforati come il bisolfuro di allile, principale costituente dell'olio essenziale.
Oltre a questo, importanti sono anche elementi di auto-condensamento dell'allicina: gli ajoeni.
Uso dell'aglio
Quotidiano
Nell'alimentazione, ad esempio tritato con prezzemolo e olio d'oliva e spalmato su un crostino di pane.
Capsule d’olio essenziale
Dosate a 0,01 gr e gastroresistenti: 2 capsule 3 volte al giorno.
Alcolato
Contro l'ipertensione, si prendono da 20 a 30 gocce due volte al giorno per periodi di due giorni intervallati da due giorni di pausa.
Tinture d’aglio
A 1/5 in alcool al 60%: da 10 a 15 gocce due volte al giorno in cure discontinue di qualche giorno (per malattie infettive come epidemie influenzali, diarree, infezione polmonari come bronchiti croniche).
Oggi, alla luce della scienza
L'aglio è una pianta dalle molte proprietà verificate in modo sperimentale:
- è ipotensivo,3
- è un agente ipocolesterolemizzante e ipolipemizzante,4
- è antibatterico e antimicotico,5
- stimola la digestione.
Le sue proprietà antisettiche e antimicotiche sono note e usate da secoli contro malattie quali la peste, il tifo, il colera, l'influenza o per trattare piaghe infette.
Come sostanze volatili prodotte dall'aglio, hanno proprietà batteriostatiche: e infatti i Russi, durante l'ultima guerra mondiale, usavano l'aglio tagliato di fresco fissandolo con ventose vicino alle ferite più gravi.
Le proprietà antisettiche sono dovute all'allicina, attiva in vitro al 1/100.000 contro diversi batteri Gram+ e Gram (stafilococco, streptococco, E. Coli, batteri intestinali).
Da notare anche l'attività antibiotica particolarmente efficace sui dermatofiti e funghi patogeni come la Candida albicans.
L'aglio ha un'attività vermicida contro ossiuri e ascaridi, paralizzati dalle macerazioni o estratti di aglio.
Con l'alcolato d'aglio si ottiene rapidamente un effetto ipotensivo: avere un'alimentazione sufficientemente ricca d'aglio diminuisce l'aggregazione piastrinica6 e aumenta l'attività fibrinolitica, da cui l'importanza di questa pianta nella prevenzione dell'arteriosclerosi. L'effetto antiaggregante dell'aglio è dovuto agli ajoeni che interagiscono direttamente sui ricettori piastrinici del fibrinogeno.
L'aglio ha anche proprietà antitrombotiche7 e ha dimostrato una buona efficacia per le trombosi prodotte su cavie di laboratorio con soluzione d'ADP e d'adrenalina iniettate in via intravenosa.
Una meta-analisi8 di 300 pubblicazioni riguardanti il tema della nutrizione e del cancro, conferma le virtù dell'aglio nella protezione contro il tumore allo stomaco e al colon. Un regolare consumo di aglio sia cotto che crudo (ma non come complemento alimentare dietetico) garantisce la diminuzione del 50% di rischio di cancro allo stomaco e del 33% di rischio di cancro al colon.
Anche la proprietà anti-epatocarcinoma9 dell'aglio è stata dimostrata su cavie di laboratorio: infatti anche se l'allinasi è significativamente alterata durante la fase di asciugatura della polvere d'aglio, è pur sempre in grado di convertire l'alliina in allucina.10
Per finire, ricordiamo una possibile influenza di alcune molecole contenute nell'aglio sull'evoluzione del paludismo: alcuni disolfuri dell'aglio agirebbero in modo efficace in laboratorio contro il plasmodium falciparum, protozoo parassita trasmesso dalla zanzara Anopheles femmina.11
Bibliografia
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- Vuaille B., Le quotidien du pharmacien, n. 2010, 7, 2001
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